giovedì 8 novembre 2007

CIAO JAVIER 3

Oggi è stata una tipica giornata convulsa avrei voluto fare mille cose che mi interessavano e invece ho fatto altro dalla mattina alla sera... parenti che arrivano da lontano... aeroporto, disbrighi di pratiche, supermercato, cucina, intrattenimento ospiti con faccia più o meno allegra.. stanchezza terribile, fiato corto, sensazione di buttare via il tempo appresso a brave persone con le quali non avrò mai la possibilità di fare un discorso serio, in sostanza una recita continua, non sgradevole, per carità, sono realmente brave persone ma non appartengono al mio mondo e non si può fingere una partecipazione effettiva di fronte a se stessi... Insomma vedevo scorrere le ore e pensavo che avrei voluto stare al mio computer per cose che mi premono veramente. Ho sentito Javier in chat stamattina poco prima di uscire di casa e dopo che abbiamo scambiato le prime battute, l’idea di chiudere il computer per andare in aeroporto si sembrava ancora più sgradevole... ci siamo dati appuntamento per stasera, ma Salvatore mi ha informato che stasera Javier non potrà... e allora gli dedico questo post. Caro Javier, abbiamo scambiato solo poche frasi oggi... ma ti posso dire che ne sono rimasto colpitissimo, hai usato espressioni molto forti... e molto vere, in pochissime battute hai dato un’immagine di te e quella immagine mi è rimasta in mente e ho ripensato alle cose che hai detto, anche se di te in pratica non so quasi nulla. E adesso ti voglio palare di una cosa che mi è accaduta stasera su msn, avevo conosciuto ReMindZ su uno dei miei blog. (Storie Gay http://nonsologay.blogspot.com/) con lui sono stato in chat parecchie volte ma erano alcuni giorni che non ci si sentiva. L’ultima volta la chat era stata gradevolissima, scherzosa, insomma veramente una cosa bella e poi credo di poter considerare ReMindZ un amico, però era un po’ di tempo che non si sentiva. E quando succedono queste cose il cervello si mette in moto. Non si tratta di una conoscenza episodica, con ReMindZ c’è un contatto non formale, il non sentirlo non poteva derivare da incomprensioni, che ormai credo tra noi sono molto improbabili. Oggi abbiamo parlato.... non una chat nel senso di chiacchiere ma un modo di sentirsi vicini... un modo di rendersi conto che quello che si dice non cade nel vuoto e che nella vita di un’altra persona puoi non sentirti un intruso, e in fondo i colloqui con ReMindZ non sono mai stati banali. Gli ho detto che qualche volta temo di essere importuno ed evito di chiamarlo in chat, mi ha detto: fallo sempre, tu puoi. Queste sono state le parole conclusive della chat, e credo che non le dimenticherò più! E ancora adesso sto ripensando alla chat con ReMindZ, quanti pensieri. Ormai ci si conosce un po’ e si finisce per partecipare veramente l’uno alla vita dell’altro

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