Ciao Project,
ti
scrivo per spingerti ad andare avanti con “progetto gay” perché sono
convinto, e lo so perché l’ho sperimentato in prima persona, che si
tratti proprio di uno strumento fondamentale di educazione sessuale, in
pratica l’unico strumento in rete che permette ai ragazzi gay di avere
delle risposte serie su tante cose che non potrebbero affrontare da
nessun’altra parte. Ho letto il manuale di sesso gay che hai appena
messo in rete, è veramente una cosa importante. Ti racconto la mia
storia (ti avevo scritto tanto tempo fa e abbiamo pure parlato su msn),
poi, se vuoi la puoi pubblicare, penso che avrebbe senso farlo perché
credo che tanti ragazzi abbiano passato cose analoghe a quelle che ho
passato io. Ho 25 anni, non sono proprio giovanissimo ma ti posso dire
che sto imparando solo adesso ad apprezzare il fatto che sono gay e a
vivere l’omosessualità in un altro modo.
Io
sono della generazione del computer e sono figlio unico, tra l’altro di
genitori anziani, mio padre ha quasi 70 anni e mia madre ne ha poco
meno di 60. Dei miei genitori posso dire solo bene. A casa mia sono
stato sempre bene, si sono preoccupati per me ma mi hanno lasciato
sempre una notevole libertà sostanziale. A 19 anni viaggiavo per
l’Europa in tenda coi miei amici, non mi hanno mai angosciato con le
classiche domande tipo “ce l’hai la ragazza?” o simili, però con loro
l’argomento sesso è stato sempre tabù, è come se loro avessero in mente
che loro in quelle cose non c’entrano niente e fino a un certo punto va
pure bene. Avevo già il mio bel pc a 14 anni e ci smanettavo molto. I
miei un po’ per mentalità, perché non andrebbero mai a frugare fra le
mie cose, e un po’ perché non capiscono nulla di pc non sarebbero
certamente mai entrati nel mio pc e io all’inizio lo usavo solo per la
scuola e non ci avevo messo nemmeno password, poi, spinto soprattutto
dai racconti dei compagni di scuola, comincio a mettere su google parole
tipo sesso, fi.a, e simili. Quello che ne viene te lo immagini. Mi
salvo i siti e poi penso che è rischioso e allora mi studio come mettere
la password, ci perdo due ore per capire che dovevo fare ma poi ci
riesco. Avevo appena fatto 14 anni, aspetto che papà e mamma vadano a
letto e poi via sesso senza freni, cioè seghe senza fine su foto e video
con un ragazzo e una ragazza, fino a notte alta, ma tutto
apparentemente rigorosamente in chiave etero. Lo dico perché adesso lo
so benissimo, un porno etero può essere interessatissimo pure per un
ragazzino gay, perché non c’è solo la ragazza, ma io allora a questo
tipo di ragionamento non ci arrivano, per me se c’era una ragazza il
video era etero e quindi mi stava benissimo. Per qualche giorno è andata
avanti così, io mi sentivo grande perché pensavo al sesso, la mattina a
scuola ero talmente rimbambito che mi addormentavo in classe. Ero al
punto che mi facevo una sega tre o quattro volte al giorno. In pratica
la pornografia mi monopolizzava completamente, ero arrivato al punto che
il coso mi faceva proprio male e pensavo di avere fatto un guaio
proprio a insistere troppo, ma per fortuna non era così. Ero un po’
succube di queste cose e un po’ cominciavo a pensare che era proprio
troppo e che mi potava fare male alla salute e allora ho cominciato a
ridurre il numero delle seghe ma contemporaneamente volevo che fossero
proprio una cosa potente e quindi sceglievo con cura le foto o il porno
da utilizzare, anche se allora i porno erano brevissimi. Un bel po’ di
volte sono finito in siti che non si chiudevano più e ho chiuso tutto io
spegnando il pc, allora non c’era l’adsl e c’era il rischio dei dyaler,
che ti caricavano sulla bolletta cifre altissime, ma per fortuna non ci
sono mai incappato, poi da quando ho saputo che con l’adsl non c’era il
rischio del dyaler, ho fatto cambiare abbonamento ai miei e ho messo
l’adsl, almeno da quel punto di vista stavo al sicuro. Avevo fatto da
poco 15 anni e avevo notato una cosa, che cioè anche se mi facevo le
seghe sui siti porno etero, in effetti nella realtà, a me delle ragazze
non me ne fregava niente e senza internet, quando provavo a andare solo a
fantasia manco mi si alzava. Mi ricordo che la cosa all’epoca mi mise
molto in agitazione, andai a leggere articoli sull’impotenza e mi
sembrava di avere tutti i mali del mondo. Poi è successo un fatto che mi
ha proprio sconvolto. A scuola, la mia classe era quasi del tutto
maschile ed eravamo un sacco, noi facevamo ginnastica senza le ragazze
alla prima e alla seconda ora, le ragazze la facevano con le altre
ragazze il pomeriggio. Alla fine del secondo anno, all’inizio di maggio,
il prof. ci dice che il lunedì successivo ci avrebbe portato allo
stadio comunale di atletica e ci dice “vi portate tutto, pure il sapone,
lo sciampo e l’asciugamano perché allo stadio ci stanno le docce.” A
scuola invece non c’era proprio niente se non un campetto da calcio e
una palestra, ma ancora con tutti gli attrezzi di legno attaccati ai
muri, come tanti anni fa. Arriva il lunedì successivo, beh diciamo che
mi è proprio cambiata la vita. Non c’erano solo i miei compagni ma
c’erano pure i ragazzi grandi del quarto e del quinto. Le docce erano
enormi e negli spogliatoi c’era un vai e vieni di ragazzi nudi che io
sono partito a razzo con un’erezione che non riuscivo a trattenere.
Ovviamente non ho fatto la doccia, non ero proprio in condizioni
possibili, sono entrato nello spogliatoio per primo e ne sono uscito per
ultimo, poi quando ho visto che qualcuno si avviava verso le docce, a
fine mattinata, mi ci sono fiondato e sono uscito dopo l’ultimo dei miei
compagni. Per fortuna che avevo la borsa a tracolla, perché invece di
mettermela sulle spalle me la sono messa appesa al collo in modo che mi
ricadesse sul davanti a coprire l’erezione. In pratica non avevo più
dubbi, non avevo ancora 16 anni. Da quel giorno non ho più usato siti
porno etero, ormai mi sentivo completamente gay. Devo dire che non ho
avuto nessun problema ad accettare la cosa, perché mi veniva
assolutamente naturale e anche senza porno farmi le seghe a fantasia mi
veniva benissimo perché il ricordo della mattinata allo stadio è ancora
adesso una delle mie fantasie sessuali fisse.
Qui
comincia la seconda parte della storia e forse la più sgradevole. Avevo
appena cominciato a girare sui siti gay, tante cose mi sembravano
quadrare perfettamente col mio modo di fantasticare sui ragazzi:
accarezzarsi, abbracciarsi, baciarsi, e voler vedere e toccare le parti
intime dell’altro ragazzo e anche lasciarsi andare a lui esattamente
nello stesso modo, tutto questo mi tornava molto bene e anche
masturbarsi reciprocamente, ci avevo già pensato da solo tantissime
volte dopo la famosa mattinata allo stadio, il sesso orale, ancora
ancora, non era mai stato una cosa spontanea, ma in un certo senso mi
dicevo che in effetti lo avrei anche fatto da tutte e due le parti,
diciamo, però molti porno andavano avanti con la penetrazione e
francamente era una cosa che non solo non mi era mai passata per la
testa ma sinceramente mi ripugnava, non per una questione di moralismo
ma proprio non riuscivo a concepirla. L’idea del sesso orale era una
cosa diversa, non spontanea, ma alla fine possibile pure per me ma la
penetrazione no, né da una parte né dall’altra. Da qui ho cominciato a
chiedermi se io fossi veramente gay, tante battute che sentivo sui gay
alludevano a quella cosa, nei porno era una cosa frequente, non proprio
sempre presente ma molto presente. Ho cominciato a fare una selezione
dei video eliminando tutti quelli che finivano con la penetrazione e
salvando tutti gli altri, e poi vedevo solo quelli che avevo salvato
perché li sentivo più miei. Poi ho cominciato a fissarmi sul fatto che
io fossi immaturo, perché leggevo che quando dicevano rapporto completo
volevano proprio alludere alla penetrazione e mi dicevo che se ci deve
essere per forza e a me non piace è segno che io non sono gay veramente …
ma allora che cosa sono? Sono uno che preferisce fermarsi a una cosa
incompleta e quindi ho paura del vero sesso gay. Provavo a farmi le
seghe forzandomi a delle fantasie sulla penetrazione ma la sentivo
proprio come una cosa del tutto estranea. Questo fatto per me è stato
molto condizionante, in pratica anche se avevo amici che pensavo fossero
gay non avevo mai provato nemmeno lontanamente a rompere il ghiaccio e a
ogni tentativo da pare loro avevo risposto in modo molto freddo perché
in effetti non mi sentivo pienamente gay e pensavo che comunque non
avrebbe funzionato, che magari avrei dovuto adattarmi per forza, cosa
che però non mi piaceva per niente. Poi sono capitato sul tuo blog, e lì
c’era il link al romanzo Andy. Sono rimasto incuriosito e mi sono messo
a leggere e più andavo avanti più mi piaceva, il testo era cesurato ma
comunque si capiva lo stesso. Io mi dicevo: “stai sicuro che tanto ci
arrivano pure questi! (intendevo alla penetrazione)”. Arrivo alla fine
del capitolo 3 e leggo questo brano:
- Marco ma tu stai con me solo per guardarmi negli occhi e per prepararmi la colazione?
- No, non solo per quello.
- E per che altro? Dillo! Non ti sentire condizionato!
- Be’, anche perché mi piacerebbe fare sesso con te!
- Oh! Finalmente! E che cosa significa per te fare sesso con me?
- Be’, lo sai!
- No, non lo so, me lo devi dire tu!
- Dai non mi mettere in difficoltà!
-
Ma se ti senti in difficoltà per questo stasera mi sa che di sesso ne
faremo ben poco! Dai di’ quello che ti piacerebbe fare! Forza, non fare
storie!
[...omissis...
(Andy cerca in ogni modo di fare dire a Marco quali siano le sue
fantasie sessuali, quelle che egli vorrebbe realizzare con Andy. Marco
all’inizio è reticente poi, sempre usando un linguaggio non troppo
direttamente sessuale, parla delle sue fantasie. Tuttavia l’elenco delle
fantasie sessuali di Andy è decisamente breve)]
- E poi?
- E poi basta!
- No, dilla tutta senza ipocrisie!
- No! E poi basta!
- No! Non è vero, raccontala tutta la storia!
- No! Proprio basta!
- Come hai detto?
- Basta, finito! Non c’è altro!
- Non ti vergognare, Marco, e il resto?
- Niente resto!
- Che vuol dire niente resto?
- Vuol dire che a me il sesso da dietro non mi piace… come te lo devo dire.
- Mi stai sfottendo?
-
No! E’ proprio così, se non ti sta bene mi dispiace, potrei pure
cercare di adattarmi ma non mi verrebbe spontaneo, mi sembrerebbe una
forzatura, nelle mie fantasie queste cose non ci sono mai state.
Andy si fece più serio.
- Sei sicuro, Cucciolo?
- Ci mancherebbe altro, io le mie fantasie le conosco bene, ma perché fai quella faccia?
- Perché veramente non sono mai passate per la testa nemmeno a me.
- Non mi sfottere Andy, dimmi la verità!
- Te lo giuro, non ho mai pensato di fare l’amore in quel modo, è un’idea che non mi ha mai nemmeno sfiorato.
- Andy, non mi prendere in giro su queste cose, sono troppo importanti!
- No, Cucciolo, è tutto vero! Quando guardavo i film porno e arrivavo a quel punto passavo oltre...
- Mannaggia! Possibile? Siamo uguali anche da questo punto di vista.
Project,
ti giuro che la lettura di questo brano mi ha proprio mandato il cuore a
mille. Quindi mi sono detto, c’è un romanzo gay che parla di due
ragazzi gay che hanno la stessa idea del sesso gay che ho io! E loro
sono gay, sono i protagonisti di un romanzo dove c’è scritto proprio
“romanzo gay”. Così ti ho scritto, forse te lo ricorderai ancora
“Forsegay”, abbiamo parlato su msn e mi hai detto che la storia di Andy è
una storia vera. Io non ti ho nemmeno detto perché mi interessava
tanto, forse te lo ricorderai, ti avevo chiesto se secondo te Andy e
Marco fossero veramente gay al 100% e tu eri rimasto perplesso e mi
avevi detto: “Ma perché? Si può essere più gay di così?” Ormai avevo
capito che i gay come me esistono e forse non sono rari, ma mi restava
l’idea che io un ragazzo come me, cioè col mio modo di vedere le cose
del sesso non lo avrei mai trovato, i gay così potevano anche esistere
ma io non ne avrei mai trovato uno. Dopo un po’ di tempo ho conosciuto
all’università un ragazzo perché studiavamo insieme, non aveva la
ragazza, non parlava di ragazze e vedevo che a me ci teneva veramente,
ma non avevo il coraggio di rompere il ghiaccio, per fortuna lo ha fatto
lui, io col solito dubbio evitavo di fare anche il minimo passo avanti,
poi ci siamo detti esplicitamente che eravamo gay e che ci piacevamo.
Gli ho detto però che per fare sesso con lui avremmo dovuto fare due
cose, gli ho detto: “La prima è il test aids” e mi ha detto: “Ok! Nessun
problema, io non sono mai stato con nessuno! E la seconda?” Gli ho
risposto: “Devi prima leggere un romanzo e mi devi dire che cosa te ne
sembra, ok?” Mi ha detto: “Certo! Quale?” e gli ho dato il link di Andy,
lo ha detto in due giorni e poi ci siamo rivisti. Io ero molto ansioso e
gli ho chiesto: “Che ti sembra del romanzo?” Mi ha detto: “E’
bellissimo! Una delle cose più belle che ho letto!” Io gli ho chiesto:
“Ma secondo te Marco e Andy sono gay?” Lui ha risposto: “Se non lo sono
loro non so proprio chi potrebbe essere gay!” e allora gli ho detto: “Ma
loro non fanno sesso da dietro.” Mi ha guardato perplesso e mi ha
detto: “Ma per te è così fondamentale?” Gli ho risposto “No, e per te?”
Non sapeva che dire, poi si è deciso: “Se posso essere sincero non ho
mai capito che cosa ci trovano. Io la vedo come una forzatura, è una
cosa che non mi è mai venuta in mente.” Gli ho detto che mi levava un
peso enorme e che adesso ci mancava solo il test, poi gli ho chiesto se
si sentiva proprio gay e non magari gay solo fino a un certo punto. Mi
ha guardato e mi ha detto: “Ma chi te le ha messe in testa tutte queste
stupidaggini? Cero che mi sento gay al 100%! Poi chi la penetrazione la
considera una cosa fondamentale faccia quello che vuole, sono affari
suoi, ma che pensi che io mi devo sentire da meno per questo? Ma sarebbe
proprio assurdo!” Beh, adesso lui è il mio ragazzo già da un bel po’ di
mesi, il sesso va bene, ma in realtà ci pensiamo poco. Bisogna finire
gli studi e trovare un lavoro in modo da poter vivere insieme, perché il
nostro sogno è quello. Adesso, Project, di questa mail fanne quello che
vuoi, ma sappi che Andy ha fatto la felicità mia e del mio ragazzo. Io a
progetto gay devo proprio tanto. Anche il mio ragazzo ha letto questa
mail e te la mandiamo insieme. Ci sono tante persone che ti vogliono
bene anche se non ti conoscono di persona.
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