sabato 10 novembre 2007

COME HO CAPITO DI ESSERE GAY

Io, adesso, ho 21 anni e mi sento gay, cioè, anche se non ho mai fatto sesso con un ragazzo, mi sento gay, so che sono gay, adesso lo so e lo accetto, cioè mi sta bene, so che sono gay e basta, ma in effetti non è così da troppo tempo, diciamo che il vero salto di qualità l’ho fatto a 19 anni, forse prima, diciamo a 18, ma non di meno, prima ero etero, o almeno pensavo di esserlo, cioè mi comportavo da etero. Io fino a 18 anni sono andato dietro alle ragazze, l’ho fatto, e con le ragazze qualche esperienza sessuale l’ho avuta. Cioè per dire meglio erano loro che venivano appresso a me... questo è il punto, io sono un bel ragazzo, almeno me lo dicono, e a 16, 17 anni avevo già un fisico notevole, e le ragazze mi sono sempre venute appresso e quando mi facevano la corte io finivo per cedere proprio perché mi sentivo corteggiato. La prima esperienza diciamo così sessuale con una ragazza l’ho avuta a 17 anni, abbracci, baci, toccarsi, anche intimamente, ma niente altro, io mi eccitavo, cioè in sostanza l’erezione mi veniva, non è che mi sembrasse di essere al colmo della felicità, ma non ero del tutto passivo, cioè, almeno un po’ mi piaceva e io pensavo che il sesso fosse quello, un po’ di intimità, farsi corteggiare e avere l’erezione. Al resto, francamente non ci pensavo e non capivo perché le ragazze ci rimanevano male quando le cose finivano lì. Una mi chiese di farmi vedere nudo, io le ho detto: però pure tu, e l’abbiamo fatto e io ero in erezione... poi è finita lì. Con cose del genere, in sostanza, per me era ovvio che ero etero, il sesso era quello che vivevo io con quelle ragazze e io ero etero, anche se non capivo il trasporto che i miei amici provavano quando parlavano di ragazze, io ci stavo, quando ne avevo l’occasione, cioè quando mi venivano a cercare, ma io non andavo a cercarle, anche se la cosa non era poi così significativa perché loro mi cercavano abbastanza spesso. Mi masturbavo pensando alle ragazze, non molto frequentemente per la verità, ma lo facevo. Tutto questo è andato avanti fin dopo i miei 18 anni. Io sono di Aprile e i primo dubbi, per dire così, li ho avuti nel giugno dopo il diciottesimo compleanno. Anche qui la storia è un classico. Ciccio e Raffaele mi invitano come ospite alla loro palestra, io ci vado. Che cosa poteva avere da temere un etero “convinto” come me? Niente! E così ci vado. Ciccio, il nome stesso lo dice, è tanto un bravo ragazzo ma la mamma l’ha fatto troppo abbondante e, francamente, non è mai stato il mio tipo. Raffaele invece era proprio un ragazzo super, alto, sorridente, biondo scuro, con i capelli lisci, occhi azzurri, insomma un ragazzo veramente bello. Io apprezzavo Raffaele, non ne ero affatto innamorato, scherzavamo un po’ su chi fosse il più bello, ma io ero etero, con le ragazze avevo l’erezione e quando stavo vicino a Raffaele no, almeno fino allora non mi era mai successo. Ce ne andiamo in palestra e Lele si spoglia nudo e resta così per un pezzo. Io non l’avevo mai visto nudo. L’effetto è stato immediato, ho avuto un’erezione incontrollabile e sono uscito dallo spogliatoio per non farmi scoprire, facendomi scudo con la borsa... quando un po’ mi è passata ho messo la testa sotto il rubinetto, poi mi sono asciugato la testa e sono uscito e me ne sono andato a casa e a casa mi sono masturbato pensando a Raffaele. Niente di simile al masturbarsi pensando alle ragazze, era una cosa più forte di me, una sensazione violenta e dolce nello sesso tempo, lo volevo, volevo Raffaele, non riuscivo a non pensarci. Raffaele non mi aveva mai corteggiato, ma io lo volevo disperatamente. Ogni volta che lo pensavo andavo in erezione, una cosa automatica, incontrollabile. Mi sono detto: io sono gay! La riprova l’ho avuta “al negativo” nei giorni successivi, la ragazza con la quale avevo avuto i primi contatti sessuali, quella, per capirci, con la quale ci eravamo messi nudi insieme mi si era rimessa appresso e voleva che ci riprovassimo, ma a me non me ne importava più niente! Io avevo in mente solo Raffaele. Qualche giorno dopo Ciccio e Raffaele mi hanno invitato di nuovo alla palestra ma io non ci sono andato perché non sapevo come fare. Naturalmente Raffaele non si era accorto di niente e il suo comportamento nei miei confronti non è cambiato di una virgola, con me era disinvolto, scherzava ma io lo fuggivo perché quando mi si accostava mi veniva l’erezione, bastava solo che mi venisse vicino, dopo un po’ mi hanno invitato di nuovo alla palestra con un “se ti va!” che sottolineava che altre volte io ero scappato senza dire niente o avevo evitato di andarci. Questa volta ho detto di sì. Nei due giorni precedenti c’è stato un vero training autogeno, ho cercato in tutti i modi di condizionarmi per evitare di andare in erezione nello spogliatoio . Mi sembrava di essere riuscito ad ottenere buoni risultati, anche perché ero riuscito a masturbarmi un giorno sì e un giorno no, cosa che dopo la storia di Raffaele era al limite dell’impossibile perché lo facevo anche due volte al giorno. Vado alla palestra con Ciccio e Raffaele... ma è stato inevitabile e sono scappato un’altra volta e sono andato a sedermi sulla panca fuori dallo spogliatoio. Dopo poco Raffaele è uscito e mi ha chiesto che cosa avevo, ovviamente io non glielo potevo dire e gli ho detto che mi sentivo male, lui mi ha preso la mano e ha misurato il polso, avevo 120 battiti al minuto a riposo! Mi hanno portato un bicchiere d’acqua, poi ho detto che stavo meglio e che potevano andare a fare il loro allenamento e se ne sono andati. Avrei voluto vedere Raffaele sotto la doccia ma il coraggio non l’ho mai avuto. Adesso sono passati tre anni, io e Raffaele siamo amici ma a me fa sempre lo stesso effetto e la cosa mi imbarazza moltissimo, ma adesso almeno so che sono gay e per fortuna sono ancora giovane e penso che potrò trovare un ragazzo che voglia stare con me. Non ho mai più cercato una ragazza, adesso cerco il ragazzo dei miei sogni, uno che somigli a Raffaele in tutto, tranne che nell’essere etero.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao....ho letto la tua storia ( be è piuttosto ovvio dato che sto lasciando un commento!) e ora sto un pò meglio perchè so che al mondo c'è un altra persona che si è trovata nella mia "stessa" situazione; ti ammiro perchè tu sei riuscito ad accettare quello che sei. Io sono in uno stato di puro panico ma allo stesso tempo quello che secondo me, fino ad ora, era sbagliato mi attrae. Spero anch'io un giorno di riuscire ad accettarmi così come sono senza odiarmi.

Anonimo ha detto...

ciao, ho letto la tua storia mi trovo in una situazione simile, e mi chiedo se raffaele fosse gay potreste avere una storia felice insieme...come puoi essere sicuro del suo essere etero?...e se fosse come te che ti sei accorto di essere gay a 20 anni anzichè prima, o se fingesse di essere etero per vergogna a chissà cos altro...sono domande che mi pongo continuamente nella situazione in cui mi trovo...tu no??