domenica 13 gennaio 2008

LA MIA INTIMA DEPRESSIONE

Carissimi, purtroppo vorrei potervi dare buone notizie riguardo la mia vita, ma purtroppo la depressione si intensifica dentro di me e le esperienze vissute non sono delle più rosee. Del resto tutti, e non solo noi gay, soffriamo moltissimo per via delle etichette, dell'educazione, delle baggianate che ci sono state insegnate. L'educazione moderna bada solo ed esclusivamente al mondo esteriore, quindi: essere bravi a scuola, essere vestiti in un certo modo, a 15/20 avere la ragazza, a 30/35 mettere su famiglia magari, sono tutte cose che la società (cioè i nostri genitori) pretendono da noi (inteso come umanità e non come gay in senso stretto). Il problema essenziale è che nessuno si preoccupa di educare i bambini prima di tutto ad amare se stessi, avere fiducia in se stessi e permettergli di "bruciarsi" con il fuoco interiorizzando, così, il fatto che il fuoco brucia. La maggior parte delle madri si preoccupa molto e soltanto del male fisico e non di quello psichico, minacciando costantemente il bambino per "proteggerlo" dal bruciarsi, ignorando il fatto che il bambino vivrà, poi, chiuso e protetto in un "fantastico" carcere (causa della maggior parte delle depressioni, tra cui la mia). Purtroppo io, come voi del resto, ho vissuto sempre, sin da piccolissimo, senza possedere quei "requisiti" per sentirmi parte integrante della società (cioè della famiglia), (e qui nasce la "fantasia" (perché di fantasia generale si tratta) delle persone emarginate). Purtroppo mi sono innamorato molte volte, ma, a parte qualche sguardo, non sono riuscito ad ottenere neanche un'amicizia, soltanto fughe o per volontà o per destino. Mi sono trovato a 15 anni a dover competere con le ragazze (che ho sempre vissuto come cause perse) ed infatti, come è naturale, non avevo molte possibilità, le coppiette si formavano e la mia solitudine si intensificava. Purtroppo, al contrario di molti gay, non possedevo e non possiedo il mitico "radar" gay che mi permette di riconoscere gli altri gay, così, nonostante cercassi di trattenere e reprimere il più possibile i miei sentimenti, mi sono innamorato di persone che non solo mi hanno rifiutato, ma mi hanno anche trattato male (non per cattiveria, ma per rifiuto, sempre per l'educazione di cui sopra) senza neanche avere la possibilità di esprimere i miei sentimenti (questo perché ho la grande "sfortuna" di essere una persona così sincera e pulita che i miei sentimenti per quanto cerchi di soffocarli vengono rivelati e capiti). Purtroppo soffro di dipendenza da cibo (che è esattamente come la dipendenza dalla droga o dall'alchool) e sono in cura da uno psicanalista che mi sta aiutando molto. Io non ho nessuna fiducia nel mio futuro, ma credo nell'Amore che alberga dentro ognuno di noi e ho fiducia in quell'Amore. Io ne provo moltissimo (e come me moltissime altre persone), ma per il momento non riesco a trovare un modo per poterlo esprimere....
Avrei veramente voluto raccontarvi una bella storia, ma purtroppo la mia realtà e il mio stato mentale mi hanno impedito di viverla. Vi auguro ogni bene con la speranza di vedervi intimamente felici. Un grande abbraccio. Marco.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao marco, quasi per caso mi sono imbattuto nella tua storia. Non so quanti anni hai nè di dove sei, probabilmente abitiamo anche molto lontano...Io sono un ragazzo di 27 anni e sto in toscana, mi farebbe molto piacere sapere qualcosa in più di te e nei limiti del possibile aiutarti a sentirti meglio..In questa sede è difficile poter parlare meglio, se ricapiti qui fammi sapere se 6 interessato a conoscersi, e ti lascio num cel oppure email..Nel frattempo ti auguro buona fortuna. Un bacio