giovedì 10 gennaio 2008

AMORI E FANTASIE DI UN RAGAZZO GAY

Sono rientrato dall’ufficio in questo istante, Matteo non ha chiamato, si presume che quindi che ci si debba vedere oggi pomeriggio, mi fa piacere che non stia male. In effetti oggi mi dovrebbero ridare anche altre foto di Matteo, altre 50 fotografie, e in sei di queste fotografie c'è anche Flavio, è bello avere tanti modi per ricordarsi delle persone alle quali si vuole bene. Ma torniamo al futuro di Matteo, non devo chiedermi quale sarà il futuro di Matteo come se questo potesse in qualche modo modificare il mio punto di vista su di lui e non devo nemmeno pensare al futuro di Matteo come ad una eventualità pericolosa per me, devo assumere un più difficile punto di vista cioè devo pensare al futuro di Matteo sotto il profilo della utilità per Matteo, ma purtroppo a questo punto il discorso si interrompe. Quale sarà la migliore strada per la vita di Matteo? Come posso fare a fare una valutazione del genere? Devo lasciare a lui la valutazione di quello che può essere meglio per lui, perché in fondo io non c'entro affatto, se provassi a chiedere a Matteo di modificare anche minimamente la sua ottica non farei che ingerirmi indebitamente in cose che sono solo sue. Matteo dice che vuole avere figli, vuole avere famiglia, vuole fare una vita normale perché si sente portato a tutte queste cose, quando lo dice non riesco a capirlo, pensa di potersi adeguare ad una vita matrimoniale nonostante tutto. Quando dice che, dopo, i nostri rapporti non si perderebbero ugualmente dice una cosa difficile da credere, perché dopo non dovrebbe rispondere solo a se stesso, e la moglie credo che farebbe moltissima fatica ad accettare che Matteo non fosse totalmente suo, ammesso e non concesso che riesca comunque ad esserlo almeno parzialmente, il che già mi sembra già decisamente poco credibile, io so bene che queste difficoltà sono molto difficili da superare, e che tra le chiacchiere e la realtà ci potrebbe essere una differenza enorme, comunque la scelta di Matteo, per assurda che sia, deve essere accettata, rispettata comunque, e si tratta in effetti proprio di una scelta, non si tratta di proseguire cose compatibili, cioè, il problema è un po' diverso da quello dell'accettazione del fatto che Matteo possa avere un'altra relazione sessuale con un altro ragazzo, perché quello lo capirei pure, ma mettersi con una ragazza per una scelta tutta teorica mi sembra incredibile, anche se lui ci crede, e forse ci crede perché nonostante quello che dice per lui fare l’amore con una ragazza è una cosa al limite accettabile, nella prospettiva dei figli. Lui queste cose le ha già fatte, Carla aveva finito per accettare che Francesco fosse innamorato di Matteo, la cosa era strana, ma nello stesso tempo non le portava via Matteo, ma non poteva accettare che Matteo volesse bene a Francesco, perché questo non poteva significare che anche Matteo in fondo corrispondeva, in qualsiasi modo lo facesse, ai sentimenti di Francesco. E in fondo Matteo e Carla hanno rotto proprio per questa ragione, perché anche Matteo amava Francesco. Mi chiedo se le ragazze che Matteo frequenta sanno della mia esistenza e della mia presenza, intendo dire se si rendono conto del rapporto che ho con Matteo, in un certo senso le espressioni di Matteo "io il giorno che stavo male ho telefonato a te, non mi sarebbe venuto in mente di chiamare nessun altro" oppure "quando volevo andare a vivere all’etero pensavo che ti avrei dovuto lasciare" non sono delle banalità e, se comprese nella loro reale portata, possono mettere in pratica in crisi il rapporto tra Matteo e una ragazza, che già, in fondo, nasce sulle sabbie mobili e con capisco proprio come possa essere pensabile, quando questo rapporto diventasse affettivamente impegnativo, in qualche modo potrei assumere il ruolo un po' della suocera, un po'... ma un po' di che? Non riesco in effetti a definire il ruolo che mi verrebbe dato ma so solo che sarebbe un ruolo non positivo, forse non per la cosa in sé che comunque è strana ma per il fatto che sarei visto come un concorrente vero all'affetto di Matteo, Matteo ha regalato alle ragazze le foto che gli ho fatto io e deve avere detto che le ho fatte io, mi domando se le ragazze si siano mai chieste come mai io ho fatto a Matteo 120 foto, forse non se lo sono chiesto, però lui di me ne ha parlato di sicuro e anche parecchio perché la ragazza che sta cercando di avvicinare ha aggiunto i saluti per me nella sua ultima lettera. Bisognerebbe sapere il taglio che Matteo ha dato alla cosa, in effetti Matteo dice che lui non ama la formalità e che dice quello che pensa, ma a me la cosa non sembra troppo chiara. La famiglia di Matteo, che lo vede in giro con la ragazza, non si chiede perché Matteo sta praticamente sempre a casa mia, viene in viaggio con me e mi chiama dieci volte al giorno. In realtà non so che cosa dire, a Francesco che gli chiedeva se io sono gay, lui ha risposto: "sì e no, ma non potresti capire". Chissà che cosa racconta Matteo, certo mi piacerebbe saperlo, il padre di Matteo una volta ha chiamato a casa, mio padre gli ha detto che Matteo era uscito con me e il padre ha risposto: "Se sta con suo figlio sto tranquillo". Probabilmente la famiglia non ha capito gran che. Matteo è più grande di me, non è un ragazzino, mi illudo qualche volta di avere io un ruolo protettivo nei suoi confronti ma capita spesso che i ruoli si invertano, tante volte capita che sia Matteo a coccolare me e la cosa mi sembra nello stesso tempo inattesa e tenerissima perché permette anche a me di stare in una posizione calda e protetta, mi permette di sentire la presenza di Matteo come qualcosa di autorevole, come qualcosa che riesce a farmi stare calmo, è in effetti la stessa sensazione che diceva all'inizio di provare lui nei miei confronti, cioè Matteo non cerca solo se stesso, Matteo non parla solo di se stesso come pensavo potesse succedere, ma mi lascia parlare e partecipa alle cose che dico e poi, in modo molto dolce e molto forte, mi porta piano piano lontano dalle interpretazioni negative e riduttive, verso modi di vedere le cose e di giudicare che mi piacciono tanto perché sono costruiti emotivamente su una base affettiva piuttosto che razionale. Matteo ama poco le parole e molto i gesti comunicativi e io piano piano sto cominciando ad adattarmi a questo linguaggio, cioè ormai tra noi il sesso ha anche una dimensione caldamente affettiva. Pensavo di conoscere le mie reazioni e invece forse le conosco poco e Matteo riesce a intuire le cose anche al di là delle mie verbalizzazioni, Matteo non ha paura e mi sembra anche in questo proprio totalmente libero, lui dice che i cuccioli o i bambini non chiedono permessi, quando vogliono qualcosa la prendono e basta, la capacità intuitiva di Matteo è sottile e più penetrante di un ragionamento, non ha bisogno di trovare ragioni, gli basta lasciarsi guidare dalle sensazioni che molto spesso hanno in sé un principio di verità molto forte. Ormai sono le 13.30, se Matteo non ha chiamato, l'appuntamento resta fissato per oggi pomeriggio alle 16.00 all'università, e poi si può studiare un po'. Mi ricordo una cosa che mi ha detto avantieri: "tu non vuoi accettare che le cose che provi sono cose che si provano per amore", in un certo senso Matteo dà per scontato che si tratti di un rapporto d'amore e penso che lo dia per scontato non solo per quanto riguarda me, ma anche per quanto riguarda lui, questa cosa mi esalta, Matteo direbbe "mi sublima", mi piace tantissimo, mi sento corrisposto in modo forte, mi pare di vivere, anzi sento di vivere in una realtà di affetto caldo e dolcissimo.

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