mercoledì 4 marzo 2015

JOHN ADDINGTON SYMONDS, UN PROBLEMA DI ETICA MODERNA 2

III.
LETTERATURA – descrittiva.
L’inversione sessuale può vantare una letteratura moderna voluminosa, poco nota ai comuni lettori. Una parte considerevole di questa letteratura è pornografica e non c’è bisogno di soffermarci su di essa.1) Interessante è invece la letteratura descrittiva, scientifica, storica, antropologica, apologetica e, polemica. Mi propongo di affrontarla ora con un paio di libri per ciascuno di questi tipi.
Il primo che cade sotto la mia mano è scritto da un ufficiale francese, ex capo del dipartimento di polizia per il buon costume a Parigi.2) Il signor Carlier, per dieci anni, ha avuto ottime opportunità di studiare le abitudini dei prostituti professionali e dei loro frequentatori. Carlier ha condensato i risultati della sua esperienza in sette capitoli molto sgradevoli, che offrono un quadro rivoltante del vizio e dell’estorsione elevata a sistema nella grande metropoli.
“Nei numerosi libri”, dice il signor Carlier, “che trattano della prostituzione, le passioni contro natura sono state finora sempre volutamente omesse. Ufficialmente l’opinione pubblica non le riconosce, il potere legislativo neppure se ne preoccupa. La polizia è lasciata sola a reagire contro di loro e la lotta impari potrebbe un giorno cessare, in quanto non è sostenuta da alcun testo del codice e da alcuna regolamentazione dello stato. Quando ciò accade, la pederastia diventa una calamità assai più pericolosa e più scandalosa rispetto alla prostituzione femminile, la cui organizzazione condivide in pieno. Un magistrato ha dichiarato una volta che a Parigi c’è la scuola dove si formano i criminali più abili e audaci, e come un dato di fatto, produce associazioni di mascalzoni speciali, che usano la pederastia come mezzo di furto e di ricatto, non fermandosi neppure prima di arrivare all’omicidio, nell’esecuzione delle loro trame. ”
Si vede da questo esordio che il signor Carlier considera l’argomento interamente dal punto di vista della prostituzione. Egli ha dimostrato abbondantemente che la prostituzione maschile è organizzata a Parigi con lo stesso sistema della prostituzione femminile, ed ha dimostrato che da questo sistema derivano gli stessi pericoli per la società.
Un animus violento contro le passioni innaturali gli fa esagerare questi pericoli, perché è chiaro che il vizio normale non è meno privo di sordida immoralità e di crimini di violenza rispetto al suo gemello contro natura. Entrambi sono fornicazione; e ovunque, a Corinto, come a Sodoma, la prostituta va di pari passo con il bullo, il ladro, e il tagliagole.
Con riferimento alla situazione giuridica di queste passioni in Francia, egli dice: “La pederastia non è punita dalle nostre leggi e può venire solo alla portata del codice in virtù delle circostanze in cui può essere praticata. Se i fatti avvengono in presenza di testimoni o in un luogo aperto alla vista di chiunque, ci sarà un oltraggio alla decenza. Qualora dei minori siano sedotti, ci può essere la prova della istigazione abituale di minorenni alla corruzione, o addirittura lo stupro. Ma la passione in sé non è soggetto a sanzione penale, ma è solo un vizio derivante da uno dei sette peccati capitali Non abbiamo alcuna intenzione di analizzare questo istinto perverso. Dal momento che la legge non se ne occupa, noi faremo come la legge Passeremo sotto silenzio tutti i suoi dettagli privati, occupandoci solo di quello che l’occhio può vedere, cioè di quello che può essere definito vera e propria prostituzione.”
Il signor Carlier procede descrivendo le due classi principali di prostituti maschi, che in Francia sono conosciute come zie [tantes] e amanti. [amateurs] I primi sono suddivisi in rami minori, con le denominazioni di jésus, piccoli jésus, corvette (termine navale) e soldati. Gli altri, cioè gli amanti, chiamati anche rivettes, si distinguono per i loro gusti relativi ai diversi tipi di tantes.
Coloro che sono interessati a tali questioni possono rivolgersi alle pagine del signor Carlier per informazioni di dettaglio per quanto riguarda le abitudini, i cenacoli, le case di dissolutezza, i bulli, gli utili, i metodi di estorsione, le abitazioni, i balli, i banchetti, e persino le feste di matrimonio di queste persone. Si rivela così un mondo particolare del vizio clandestino in una grande città e documenti autentici, abbondantemente presentati, rendono l’immagine vivida nei suoi dettagli. Dai documenti ufficiali passati per l’ufficio del signor Carlier in dieci anni (1860-1870), si compila un elenco di 6.342 pederasti di cui la Polizia è venuta a conoscenza: 2.049 parigini, 3.709 provinciali, 484 stranieri. Di questi 3.532, più della metà, non poteva essere condannata per atti illegali.
Pur dedicando gran parte della sua attenzione ai prostituti di professione che si vestono come le donne, e sono diventati esattamente simili ai giovani effeminati descritti in “Monsieur Vénus”,3) Carlier fornisce alcuni dettagli curiosi circa l’esercito francese. I soldati non sono meno ricercati in Francia che in Inghilterra o in Germania, ed esistono case speciali per la prostituzione militare sia a Parigi sia nelle città di guarnigione. 4) Su questo punto va osservato che Carlier esprime un parere molto forte per quanto riguarda la contagiosità della passione innaturale. E certamente molti fatti conosciuti circa l’esercito francese dimostrano che queste abitudini sono state contratte in Algeria, e si sono diffuse in misura formidabile attraverso interi reggimenti.5)
In conclusione, il signor Carlier, anche se deplora così fortemente l’impunità concessa di diritto dalla legge francese all’inversione sessuale, ammette che questa non ha aumentato il male. Parlando dell’Inghilterra, dove le sanzioni legali sono abbastanza pesanti, dice: “Anche se lì lo chiamano il crimine senza nome, in Inghilterra ha almeno tanti devoti, come in Francia, e sono altrettanto depravati.” 6)
IV.
LETTERATURA – MEDICO-LEGALE.
Il libro di Carlier affronta gli aspetti esterni della sessualità invertita, come questa esiste a Parigi sotto la forma particolare della prostituzione. L’autore confessa di non sapere nulla di più sul tema di quello che è venuto a sua conoscenza nella pratica quotidiana del suo mestiere di poliziotto. Scrive con animosità scusabile. Vediamo subito che non è né un filosofo per natura, né un uomo di scienza, ma solo un cittadino, dotato della antipatia del cittadino normale per le passioni diverse dalle sue. Posto a capo dell’Ufficio del buon costume, Carlier si è trovato in rotta di collisione con una tribù di gente che non poteva legalmente arrestare, ma che egli odiava cordialmente. Erano palesemente viziosi; e (ciò che era particolarmente odioso per l’uomo normale) questi esseri degradati erano tutti maschi.
Vide che l’intolleranza pubblica verso le “passioni innaturali”, che lui calorosamente condivideva, incoraggiava un sistema organizzato di ricatto. Senza soffermarsi sulla domanda se l’opinione pubblica potesse essere modificata, denunciò quella banda nociva come parassiti della società. Il fatto che l’Inghilterra, con i suoi divieti legali, soffrisse nella stessa misura della Francia dalla maledizione della “pederastia”, non fu sufficiente a fermarlo. Di conseguenza, la luce che ha gettato sul tema di questo trattato illumina solo le tane scure del vizio del sesso maschile in una grande città. Egli ci lascia dove eravamo circa il problema psicologico ed etico. Egli mostra quali profonde radici la passione affondi nei centri della civiltà moderna, e come essa alimenti condizioni di infiammabilità nel medesimo tempo dolorose per le sue vittime e imbarazzanti per un agente di polizia.
Gli autori che si occupano di medicina legale hanno il posto seguente nella fila di testimoni letterari. Non è loro compito indagare la condizione psicologica delle persone sottoposte all’azione delle leggi. Essi sono interessati alla legge stessa, e a quelle circostanze fisiche che possono portare nel funzionamento della legge all’imputazione dell’accusato o al rimandarlo libero dalla punizione.
Eppure la loro funzione, importando la qualità del medico nella sfera della giurisprudenza, li rende più preoccupati del problema di fondo di un semplice agente di polizia. Ci aspettiamo un imparziale esame scientifico da tali autorità, e in qualche misura lo troviamo.
Gli scrittori più importanti di medicina legale al momento presente in Europa sono Casper (edito da Liman) per la Germania, per la Francia Tardieu, e Taylor per l’Inghilterra. Taylor è così reticente sull’argomento del reato innaturale che il suo manuale su “Principi e Pratica della Giurisprudenza medica” non richiede un esame minuto. Si può tuttavia osservare che crede che le false accuse siano ancora più comuni in questa materia che nel caso di stupro, dal momento che troppo spesso diventano mezzi di ricatto. Per questo motivo egli lascia l’indagine di questi crimini agli avvocati.
Sia Casper e Tardieu discutono il tema dell’inversione sessuale con antipatia. Ma ci sono dei punti notevolmente diversi nel metodo e nelle conclusioni dei due autori. Tardieu, forse perché è francese, educato alla scuola di Parigi, che abbiamo imparato a conoscere da Carlier, presuppone che tutti i soggetti della passione siano criminali o viziosi. Egli non opera alcuna distinzione psicologica tra pederasta e pederasta. Egli non trova altro nome per loro, e guarda tutto l’insieme come esseri degradati volontariamente che, per la gratificazione di desideri mostruosi, si sono desessualizzati. Gran parte del suo lavoro è dedicato a descrivere quelli che ritiene essere i segni di immoralità attiva e passiva nei corpi delle persone dipendenti da queste abitudini.7) E’ evidente che la fantasia ha agito potentemente nella formazione delle sue teorie. Ma non è questo il luogo per discutere i dettagli.8)
Casper e Liman avvicinano l’argomento con quasi uguale disgusto, ma con più riguardo per la verità scientifica rispetto a Tardieu. Essi sottolineano che il termine pederasta è del tutto insufficiente a descrivere le varie categorie di persone di sesso maschile affette da inversione sessuale. Si aspettano chiaramente, col tempo, una di mitigazione generale delle sanzioni in vigore contro tali individui. Secondo loro, le leggi penali della Germania settentrionale, in occasione della loro ultima revisione, sarebbero state probabilmente modificate, se i giuristi non fossero stati dell’avviso che le credenze popolari sulla criminalità dei pederasti dovevano essere considerate.9) Di conseguenza, un gran numero di persone irresponsabili, secondo il parere di esperti come Casper e Liman, sono ancora esposte a punizioni per effetto di leggi emanate sotto l’influenza di errori volgari.
Questi scrittori non si preoccupano delle definizioni dei codici, e nemmeno della diagnosi psicologica delle persone accusate. Il loro compito consiste nello stabilire le regole in base alle quali un’autorità medica, consultata in un caso dubbio, può formare la sua visione circa la colpevolezza o l’innocenza dell’imputato. La loro attenzione è rivolta principalmente alla rilevazione di segni sui corpi degli individui incriminati.
La questione della diagnosi fisica li conduce ad una grave critica verso Tardieu. Attaccano polemicamente ciascuno dei punti che Tardieu ha tentato di stabilire. Devo accontentarmi di fare riferimento al passaggio del loro lavoro che si occupa del tema importante.10) Basti dire qui che rifiutano tutti i segni come almeno dubbi, tranne una certa deformazione di una parte del corpo, che può eventualmente essere considerata come prova della prostituzione abituale, quando si verifica in presone abbastanza giovani. Certamente ammettono che le ferite, le violente abrasioni della pelle, in alcuni luoghi, e alcune affezioni sifilitiche favoriscano fortemente la presunzione di un atto criminale. Infine, dopo aver insistito sulla precarietà dei presunti segni di Tardieu, e sottolineando la responsabilità assunta dai medici che basano il loro giudizio quei segni, i due tedeschi riassumono le loro conclusioni con le seguenti parole (p 178). “E’ estremamente notevole che mentre Tardieu cita 206 casi, e riferisce una lista selezionata di 19, che gli sembrano mostrare queste conformazioni particolari degli organi, presenta invece un solo caso in cui la conformazione sembra priva di dubbi. Lasciate che uno sfogli i suoi 19 casi, e sarà inorridito dalle condanne senza esitazioni pronunciate da Tardieu.” Le due note di esclamazione che chiudono questa frase nel testo originale sono pienamente giustificate. E’ davvero terribile pensare che una persona, implicata in qualche folle accusa, possa vedere il suo destino fissato da un dottrinario come Tardieu. L’antipatia e l’ignoranza nei giudici e nel pubblico, in combinazione con criteri erronei di valutazione nello specialista, non possono non condurre in questi casi a qualche grave travisamento della giustizia.
Allontanandoci dal problema della diagnosi e dalla polemica contro Tardieu, va osservato che Casper è stato il primo scrittore di questa categoria a stabilire la distinzione tra perversione innata e acquisita dell’istinto sessuale. La legge non riconosce questa distinzione. Se un atto criminale è dimostrato, la condizione psicologica dell’agente è giuridicamente indifferente – a meno che si possa dimostrare che lui era chiaramente pazzo e irresponsabile, nel qual caso può essere consegnato ad un manicomio invece ad un carcere. Ma Casper e Liman, dopo aver studiato la questione delle malattie sessuali in generale, e dato il giusto peso alle opere di Ulrichs, richiamano l’attenzione sulle grandi differenze che esistono tra le persone nelle quali gli appetiti anormali sono innati e quelle in cui sono invece acquistati. Le loro rappresentazioni dei due tipi meritano di essere tradotte e presentate in una forma un po’ condensata. 11)
“Nella maggior parte delle persone che sono soggette questo vizio, esso è congenito, o comunque l’inclinazione sessuale può essere seguita all’indietro nel tempo fino agli anni dell’infanzia, come una sorta di ermafroditismo fisico. Il contatto sessuale con una donna ispira loro vere sensazioni di disgusto. La loro immaginazione si diletta con bei ragazzi o con statue o immagini di bei ragazzi. Nel caso di questa numerosa classe di pederasti non c’è quindi nessuna fantasia depravata al lavoro, nessuna crisi morale conseguente alla sazietà di appetito sessuale naturale.12) Il loro impulso congenito spiega il fatto, inoltre, che molti pederasti sono dipendenti da ciò che può essere definito una voluttuosità platonica, e si sentono attratti verso gli oggetti del loro desiderio con un calore di passione più fervente di quello che è comune nei rapporti tra sessi opposti, e che, in altri casi ancora, essi sono soddisfatti con abbracci, da cui ottengono un piacere reciproco. Westphal sostiene che questa espressione anomala l’appetito sessuale è spesso il sintomo di una condizione neuropatica o psicopatica molto più frequentemente di quanto si creda.” 13)
“Nel caso di un’altra classe di uomini, al contrario, il gusto per questo vizio è stato acquisito nella vita, ed è il risultato di un eccesso di sazietà nei piaceri naturali. Le persone di questo tipo a volte indulgono ai loro appetiti lordi alternativamente con entrambi i sessi. Una volta ho osservato un uomo, che dopo aver contratto una malattia venerea con le donne, adottò la paderastia per paura di un’altra infezione, ma era, si deve ammettere, una persona debole di mente. In tutte le grandi città d’Europa il vizio va strisciando, non notato dai non iniziati. Sembra che non vi sia alcun punto abitato del globo dove non possa essere scoperto. Ho detto: non notato dai non iniziati, a ragion veduta. Nell’antichità i membri della setta avevano i loro propri mezzi di riconoscimento reciproco. E nel tempo presente, questi uomini si riconoscono a prima vista. inoltre, si trovano ovunque, in ogni luogo della società, senza alcuna eccezione ‘Riconosciamo subito l’altro’, dice l’autore di una relazione alla quale farò riferimento nel seguito: ‘Un semplice scambio di sguardi è sufficiente; e non sono mai stato ingannato. Sul Rigi, a Palermo, al Louvre, nelle Highlands della Scozia, a Pietroburgo, allo sbarco nel porto di Barcellona, ho trovato gente, mai vista da me prima, e che io individuato in un secondo’. Diversi uomini di questo tipo che ho conosciuto (continua Casper) sono certamente abituati a vestire e si adornano in maniera piuttosto femminile. Tuttavia, ci sono pederasti irriconoscibili, che presentano un aspetto completamente diverso, alcuni dei quali, anziani, negligenti nel loro abbigliamento, le persone delle classi inferiori, poi, non si distinguono per nulla nella loro esteriorità da altre persone dello stesso livello.”
La Scienza medico-legale ha fatto un notevole passo quando Casper ha adottato la distinzione dei due tipi di inversione sessuale. Ma, come sempre accade nell’analisi dei fenomeni finora trascurati, la classificazione è di gran lunga inferiore alle necessità del problema. Mentre tratta di inversione sessuale acquisita, pensa solo ai debosciati. Egli non sembra aver considerato una domanda più profonda – più profonda nel per il suo peso sul modo in cui la società dovrà fare i conti con tutto il problema – il problema di quanto questi istinti siano in grado di essere comunicati per contagio a persone nella pieno esercizio del vigore sessuale.
Ha lasciato fuori del suo conto il gusto, la moda, la preferenza, come fattori di diffusione delle passioni anomale. Anche se questa è una questione minore, è singolare che egli abbia dovuto limitare le sue osservazioni sulla massoneria tra i pederasti a coloro in cui l’istinto è acquisito perché esiste altrettanto o anche più tra quelli in cui essa è congenita.
Il risultato di tutta la questione, tuttavia, è che il miglior libro sulla giurisprudenza medica ora esistente ripudia le enormità del metodo di Tardieu, e dà per dimostrato che “la maggior parte delle persone che sono soggette” all’inversione sessuale vengono al mondo, o abbandonano la culla, con la loro inclinazione chiaramente definita.
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1) La letteratura antica abbonda di prosa e poesia relativa all’ amore omosessuale. Solo una parte di questa letteratura può essere chiamata pornografico: tra i Greci, la Μοῦσα Παιδική, alcune parti di Luciano, alcuni accenni occasionali in Ateneo e Aristofane forse meritano il nome di pornografia; tra i romani, la Priapea, il Satyricon di Petronio, alcune elegie e satire. La letteratura italiana può mostrare la Rime Burlesche, l’Ermafrodito di Beccadelli, il Canti carnascialeschi, le poesie maccheroniche di Fidenzio, e il racconto notevolmente esplicito intitolato “Alcibiade fanciullo a scola.” Balzac ha trattato il tema, ma con riserva e delicatezza. Di Mirabeau “Erotika Biblion” è una sorta di classico sull’argomento. Nella letteratura inglese, se si eccettuano Sonetti di Shakespeare, le poesie di George Barnfield, alcune parti di Marlowe, “Roderick Random, la satira di Churchill “The Times”, le passioni omosessuali sono state raramente trattate, e nessuna di queste opere è pornografica. In Germania, il conte von Platen, vittima di Heine, era certamente un Urning; ma le sue imitazioni omosessuali della poesia persiana sono pure, benché appassionate. Non conosco se non i titoli di alcuni libri tedeschi nettamente pornografici. Quello che segue sembra essere di questo tipo:. Mannesliebe, oder drei Jahre aus dem Leben eines Jungen Mannes ”
2) Les Deux Prostitutions, par F. Carlier, Ancien Chef du Service actif des Mœurs à la Préfecture de Police. Paris, Dentu, 1889.
3) Paris, Brossier 1889.
4) Nel romanzo militare recentemente pubblicato ” Sous Offs ” (Lucien Descaves, Paris, Tresse et Stock, 1890) alcuni dettagli sono dati riguardo a stabilimenti di questo tipo. Vedere pp. 322, 412, 417, per una descrizione della rivendita di alcolici chiamata “Aux Amis de l’Armée”, dove alcuni camerieri si trattenevano per fare spettacolo, e anche alcuni dei frequentatori, tra cui in particolare l’aiutante Laprévotte (vedi p. 44).
5) Sulle abitudini della Legione Straniera, vedere Ulrichs, Ara Spei, p. 20; Memnone, p. 27. Anche il rapporto del generale Brossier, citato da Burton, in “Arabian Nights”, vol. X. p. 251.
6) p. 459
7) Tardieu, op. cit., pp. 213-255.
8) Nell’affrontare Tardieu, Casper-Liman, e Tarnowsky, ho indirizzato il lettore a passaggi nelle opere delle tre autorità mediche che hanno parlato in modo più deciso di questo argomento. Dopo aver confrontato le loro prove, mi sembra che le cose stiano così. Sia le prostitute che i prostituti sono esposti a notevoli rischi di deformazione fisica nell’esercizio del loro commercio illecito. Ma sia i maschi che le femmine, se mantengono le loro propensioni viziose nei limiti della temperanza, non offrono deformazioni fisiche all’osservazione. Solo quegli uomini che per anni hanno praticato la prostituzione promiscua guadagnano epiteti come il εὐρύπρωκτος in gergo greco, o culo rotto in Italiano.
9) Casper-Liman, op. cit., vol. i. p. 164.
10) Casper-Liman, op. cit., vol. i. pp. 174-181.
11) Op. cit., vol. i. pp. 164-166.
12) Aver criticato Tardieu per il suo uso dell’epressione pederasta, Casper e Liman non possono trovare di meglio.
13) Westphal: Die Conträre Sexualempfindung. Archiv für Psychatrie, vol. ii. I.
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Se volete, potete partecipare alla discussione di questo post, aperta sul Forum di Progetto Gay:  http://progettogayforum.altervista.org/viewtopic.php?f=20&t=4983

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