mercoledì 5 marzo 2008

Amico fragile

Amico fragile
Sto scrivendo la mia vita
con le dita, sulla sabbiai
n riva al mare.
Atti concreti, pesantis
ono proiettati subito
in un mondo
del quale si ha difficoltà
a ricordare il sapore.
Non è il tempo.
No, non è il tempo
che ingoia tutto,
e tutti,
senza curarsi di versare una lacrima.
E' lui
implacabile come il mare.
Imprevedibile come il mare.
Insensato, proprio come il mare.
Scivola sulla mia vita,
lambisce le mia dita
quando ancora sono intente a scrivere,
e le lacrime che ha dentro
e non riesce a piangere
si trasformano in un'onda che cancella
tutto.
Sé e me.

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