giovedì 13 settembre 2007
GAY CAMALEONTI
Sono un ragazzo di 17 anni, gay non c’è bisogno di dirlo, anzi gayssimo, se no non stavo qua, io vi voglio parlare di una cosa che io chiamo il paradosso gay e forse è solo il mio paradosso individuale. In pratica io faccio sempre e solo in contrario di quello che vorrei fare e quello che vorrei fare non lo faccio mai. Ma non solo perché mi sento costretto, certe volte è una specie di gioco e c’è pure da divertirsi. Perché? I misteri del mio cervello non li capisco nemmeno io. Insomma adesso è cominciata scuola e la cosa da una parte non mi piace perché si deve studiare e perché è una palla tremenda, ma dall’altra ci sto benissimo perché a scuola non ci si va solo per studiare, io, almeno, non ci vado solo per studiare, ci vado un po’ come se andassi a caccia, sì avete capito bene, a caccia, ovviamente a caccia di ragazzi gay. Io di gay non ne ho mai visto uno, uno vero, quelli in televisione certe volte mi fanno pensare male, cioè penso che magari non sono gay ma ci si fanno passare solo per approfittare della situazione perché oggi a certi livelli a essere gay ci si guadagna, va be’, che stavo dicendo? ... Ah... della caccia, io non è che vado a caccia per sputtanare i ragazzi per carità! Questo manco lo penso... pure se c’è chi lo fa e io certa gente la strozzerei, io vado a caccia per me, una caccia di sussistenza, perché anche se adesso lo sto dicendo così, giocando giocando, io mi sento solo come un cane, un blog come questo mi piace e non mi spaventa tanto perché è tutto virtuale, che ci sono delle persone dietro è ovvio ma io non so chi sono e loro non sanno chi sono io, è per questo che riesco a scrivere, se poi quello che ho passato io serve a qualche cosa, meglio. Insomma sto cominciando il quarto scientifico e un ragazzo gay non l’ho mai visto, dalle parti mie non esistono e se esistono (e qualche volta penso proprio di no) vuol dire che si sono rintanati bene... la cosa della caccia ci sta bene no? ... la caccia, la tana... La scuola mia è grossa, siamo 1.500 e non c’è un ragazzo gay, nemmeno uno... si sono proprio nascosti bene! Io dico “si sono nascosti” ma dovrei dire “ci siamo nascosti” perchè un camaleonte sessuale peggio di me non esiste, se c’è qualche pericolo io divento etero subito... così funziona, mi sono imparato tutto un gruppo di barzellette a base di ragazze e di tette e pure peggio, perché così, se ce n’è bisogno sparo tutto il repertorio e mi metto a ridere come un cretino, gli eventuali assalitori, non nel senso che assalgono me ma nel senso che si fanno assalire dal dubbio che io sia gay, mettono i dubbi da parte e io resto nel branco. Devo confessare che ho fatto pure delle carognate che quando le ho fatte mi facevo schifo da solo, ma poi ho rimediato: ci stava un ragazzo l’anno scorso, uno etero al 100% secondo me, ma sai, un ragazzo caruccio, il tipico ragazzo imbranato di buona famiglia, insomma, io non so perché la gente pensa che i gay siano effeminati o cose del genere, a me voi non mi vedete ma se mi vedete per la strada vi piglia un accidente, io non c’ho paura di fare a botte con nessuno e se facciamo a botte a rimetterci sono sempre gli altri, va be’... che stavo a di’ ... ah di Filippo, del ragazzo caruccio... insomma l’hanno messo in mezzo con la storia che era gay e non era vero, a me non m’hanno messo in mezzo perché di me c’hanno paura. Per i compagni miei io sono etero spaccato e Filippo è gay! Capito l’assurdo! Ma il pregiudizio è pregiudizio e non se lo tolgono dalla testa, insomma l’hanno messo in mezzo, prima una mezza parola e quello ha abbozzato, poi una parola intera e poi gli davano proprio fastidio ma di brutto e io non lo sopportavo proprio e un giorno l’hanno messo in mezzo, ma proprio con giochi pesanti (perché queste cose succedono!) e io non ce l’ho fatta più e mi sono buttato in mezzo proprio in modo violento, che a me quando mi piglia mi piglia... A uno gli ho dato uno sganassone così forte che gli ho spaccato un dente e quello ha cominciato a sputare sangue, un altro l’ho pigliato per il collo e quasi lo strozzavo, insomma si sono messi paura, hanno mollato Filippo e se ne sono scappati e me ne dicevano da tutti colori mi dicevano che ero uno str... perché mi mettevo a difendere i froci. Filippo s’era proprio spaventato, c’aveva paura che gliel’avrebbero fatta pagare ma gli ho detto: “Ma che paura c’hai che se quelli mi vedono a me si cacano sotto!”, il giorno appresso si sono stati tutti buoni, io ho fatto finta di niente e mi sono messo di nuovo a raccontare tutte la barzellette zozze a base di donne e facevo finta di niente, ai caporioni li prendevo a pacche sulle spalle, un po’ per scherzare e un po’ per fargli male, perché i gusto di fargli male a quelli ce l’avevo proprio, e quelli ci dovevano stare, a uno dei più str... l’ho pigliato per il naso e un altro po’ glielo staccavo, c’avevo proprio preso gusto e quelli si stavano buoni e non dicevano niente, Filippo c’aveva paura di andare in giro da solo e gli ho detto: “Che paura c’hai, tu stai con me!” e lui m’ha detto: “Ma se vai in giro con me ti pigliano per gay” e io gli ha detto: “E a me che me frega!”, poi m’ha detto che lui non era gay (e io ci credo) e io gli ho detto (e dicevo proprio la verità): “Ma guarda che a me non m’è mai passato per la testa che tu sei gay, tu sei un ragazzetto serio...” lui ha sorriso ma a me mi bruciava che stavo parlando male dei gay... insomma, non dico che siamo diventati amici, questo sarebbe troppo, ma ci rispettavamo e uscivamo sempre da scuola insieme. Quegli str... che l’avevano menato ce l’avevano con me sempre per la storia che io difendevo i finocchi... hai capito che succede: io sono l’etero al 100% che s’è messo in testa che i finocchi non si possono menare! E’ un paradosso gay tipico, uno come me che più gay non si può che si deve mettere a fare a botte per cercare di non fare mettere sotto un etero spaccato! E’ un paradosso ma la vita è questa! Quest’anno l’aria a scuola è migliore i caporioni se ne sono andati, ma se n’è andato pure Filippo perché i genitori in un ambiente come quello non ce l’hanno voluto lasciare. Filippo era l’unico gay in tutta la scuola! Pazzesco! Io quando devo essere etero sono etero e basta! L’ho detto sono camaleonte!
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