Caro Daniele,
per prima cosa ti rinvio al post “Trasparenza gay lettera a un lettore” per dovere di trasparenza appunto.
E adesso ti dico la mia. Credo di capire molto bene quello che passi, in pratica userei le stesse parole che usi tu perché ho vissuto cose molto simili a quelle di cui parli: “essere emotivamente coinvolti verso qualcuno e rendersi conto dell’assurdità di questo coinvolgimento, capire che si commettono scemenze solo per un bisogno disperato di aggrapparsi a qualcuno, per coprire un vuoto abissale che toglie luce a ogni aspetto della vita senza credere davvero più in niente” E’ vero, “la depressione è una brutta bestia, perché annienta ogni barlume di fiducia verso il domani, e se manca questa è la fine”. Mi hai invitato a farmi vivo, se mi va, figurati se mi faccio scappare l’occasione! Io la depressione l’ho assaggiata e non ci sono finito dentro con tutte le scarpe perché ho trovato due ragazzi (entrambi etero) che mi hanno voluto bene e mi hanno fatto ritrovare la fiducia nella vita. Ricevere il tuo commento, per me ha un senso importante, riempie la mia vita, mi fa capire che posso avere ancora qualche cosa da dire, che esisto e non solo per guardarmi allo specchio. Grazie e, se dopo avere letto il post sulla trasparenza pensi ancora che ne valga la pena, torna su questo blog, perché pubblicherò qui alcune mie poesie scritte in momenti neri, quelli in cui mi trovavo totalmente solo.
Aggiungo una richiesta: non mi lasciate solo, datemi una mano, con commenti come quelli bellissimi che ho ricevuto oggi o con proposte, o scrivendo una storia. Stare insieme allarga l’anima.
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