Un altro elemento che mi colpisce tra le cose citate da Distillato7 è “l’appoggio di altri individui che comunque va sempre preso con molta prudenza”. Noto che non parla di aiuto ma di appoggio. Provo a tratteggiare la differenza tra i due concetti e mi piacerebbe molto sapere quello che ne pensa Distillato7. Dal mio punto di vista sono portato a considerare appoggio ogni atteggiamento che favorisce il mio essere quello che sono, in sostanza trovo appoggio in un’altra persona quando mi dà una mano ad essere gay e non certo quando cerca una “sua” gratificazione personale nel sentirsi “come si deve” per il fatto che mi subissa di belle parole. In sostanza l’appoggio lo vedo più collaborativo e meno manipolativo, più concreto e meno retorico. Condivido al 100% quello che dice Distillato7.
Su un ultimo punto sento il bisogno di fermarmi, cioé sulla rarità di quelli che possono CAPIRE DAVVERO (il maiuscolo è di distillato). Ciò che mi è venuto spontaneo alla lettura di queste parole può sembrare molto retorico ma credo sia profondamente vero. CAPIRE DAVVERO un’altra persona significa amarla, amarla per quello che è. Tutto questo può non avere niente a che vedere col sesso. Voglio dire che la parola amore deve essere allargata fino a ricomprendere tutti i casi in cui due individui si sentono necessari l’uno all’altro, qualunque ne sia la ragione. Voglio dire (e non è un paradosso) che tra due gay (per esempio di età molto diversa) o tra un gay e un etero, o tra un gay e una donna ci possono essere dei veri rapporti d’amore che non si possono riportare in modo semplice alla sessualità e forse con essa non hanno nulla a che fere ma sono veri rapporti d’amore, quelli sono modi di CAPIRSI DAVVERO. Capire un altro individuo non è una questione di cervello ma d’amore.
Leggo adesso il commento di Distillato a “Gay arrabbiato”. La persona reale alla quale è riferibile quel post forse non lo leggerà mai. La reazione che hai provato tu nel leggere il post, per quanto sia forte, non è paragonabile a quella che ho provato io quando ho sentito dire quelle cose da chi le ha vissute direttamente. La carica di rabbia e di frustrazione era veramente distruttiva. Con quel ragazzo ho avuto solo contatti telefonici, parlava in modo convulso, ripeteva le cose anche tre volte di seguito per paura che non avessi capito bene, dopo tre o quattro lunghe telefonate di sfogo al numero non ha risposto più nessuno per diversi giorni. Poi ho ricevuto un sms che diceva “parlare con te mi mette in mente idee assurde che mi fanno solo stare peggio”. Non ho avuto più contatti con lui e non ne so nemmeno il nome di battesimo. Sapeva dell’esistenza di questo blog, vorrei tanto che leggesse queste righe e quelle che ha scritto Distillato7 e che sapesse che a me, personalmente, ha dato una lezione di dignità. Questo è un fuori programma ma è in fondo la parte fondamentale di questo post.
Grazie Distillato7, e dirti grazie e poco.
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