mercoledì 3 aprile 2013

GAY E EDUCAZIONE SESSUALE


Negli ultimi giorni ho avuto modo di esaminare con attenzione un documento estremamente interessante dell’Ufficio Regionale per l’Europa della Organizzazione Mondiale della Sanità (Centro federale per l’educazione alla salute), intitolato STANDARD PER L’EDUCAZIONE SESSUALE IN EUROPA. 
L’edizione italiana è promossa dalla FISS (Federazione Italiana Sessuologia Scientifica). Il documento è del 2010 e, dopo aver presentato un panorama dell’educazione sessuale in Europa, definisce gli standard che dovrebbero essere seguiti per l’educazione sessuale come sono andati maturando attraverso le attività di educazione sessuale già funzionanti in Europa e attraverso i contributi scientifici delle molte discipline interessate.
La lettura di questo saggio mi ha portato a riflettere sull’enorme bisogno di educazione sessuale e sulla risposta sostanzialmente nulla delle istituzioni pubbliche, almeno in Italia. L’educazione sessuale viene di fatto delegata al gruppo dei pari, alle istituzioni religiose e anche, ormai su larga scala, alla pornografia.
Una educazione sessuale seria, costruita sulla base delle indicazioni provenienti da specialisti di varie discipline, non legata a insegnamenti di tipo confessionale e rispettosa dei diritti sessuali delle persone è uno dei pilastri per il miglioramento non solo della condizione degli omosessuali ma per l’incremento del benessere personale e collettivo di tutti. 
Sottolineo che l’educazione sessuale deve essere aconfessionale e obbligatoria, nel senso che non deve essere consentito per nessuna ragione ai genitori di intervenire per chiedere la dispensa dei figli dalla partecipazione alle attività educative, perché questo sarebbe una lesione dei diritti dei figli in nome delle convinzioni dei genitori.
Moltissimi ragazzi, gay e non solo, hanno avuto modo si sperimentare l’assoluta impreparazione dei docenti nell’impartire una seria educazione sessuale e addirittura la presenza di atteggiamenti preconcetti e discriminatori.
L’insegnamento di contenuti tipici della educazione sessuale è spesso veicolato attraverso altre discipline sulla base del sentire personale dei docenti e senza nessuna base scientifica, molti hanno rilevato che le lezioni di religione si trasformano spesso in spazi di educazione sessuale indiretta. Una educazione sessuale seria potrebbe avere un impatto sociale fortissimo, non solo nella riduzione delle malattie sessualmente trasmesse, delle gravidanze indesiderate in età adolescenziale e del bullismo, ma nel migliorare la relazionalità sessuale e affettiva delle persone, nel metterle in grado di fare le loro scelte sulla base di una informazione scientifica obiettiva, nel favorire un atteggiamento di serenità rispetto al piacere sessuale, nell’aumentare l’autostima e il senso di responsabilità. Il fatto che la sessualità diventi, per i gruppi di adolescenti e spesso anche per gli adulti, oggetto di ridicolo e di barzelletta è il segno della immaturità nell’affrontare questi argomenti. 
Il documento al quale ho fatto riferimento, proprio perché è rivolto a tutti, elabora un progetto di carattere generale. 
Questo post rappresenta una concreta proposta. Vi invito a leggere il documento e a segnalare le vostre passate e presenti esigenze di educazione sessuale. 
Potete aggiungere un commento a questo post oppure inviare una mail all'indirizzogayproject@ymail.com
In particolare vi invito a segnalare:
1) Se avere ricevuto qualche forma di educazione sessuale e da quali fonti.
2) Se la scuola vi ha dato qualche forma di educazione sessuale.
3) Che cosa vi è mancato di più in termini di educazione sessuale.
Ovviamente ciascuno può scrivere quello che crede giusto anche al di là di queste indicazioni. Io cercherò via via di riassumere quanto emerge dalla discussione per definire delle linee guida di una educazione sessuale che sia utile anche ai non eterosessuali e non li discrimini.
L’intenzione è quella di precisare degli standard per l’educazione sessuale relativi alla sessualità non etero.
Come primo contributo, riporto qui di seguito il cap. 2 del documento citato all’inizio dal quale estraggo tre definizioni che possono essere la base del lavoro successivo.
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2. Sessualità, salute sessuale ed educazione sessuale – definizioni e concetti
I concetti di sesso, sessualità, salute sessuale, diritti sessuali e i concetti direttamente interrelati vengono, in una certa misura, interpretati in modo differente in diversi paesi o culture.
Anche quando sono tradotti in altre lingue può accadere che vengano intesi diversamente. Sono perciò necessari dei chiarimenti su come questi termini vengono utilizzati nel presente documento.
Nel gennaio 2002 l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nell’ambito di un’iniziativa più ampia, ha indetto una riunione tecnica di consultazione allo scopo di definire alcuni di questi concetti, per i quali non esistevano definizioni concordate a livello internazionale. Dalla riunione scaturirono definizioni operative dei concetti di sesso, sessualità, salute sessuale e diritti sessuali. Quantunque non siano ancora diventate definizioni ufficiali dell’OMS, queste definizioni si trovano sul sito web dell’OMS e il loro utilizzo va incrementando. Anche nel presente documento esse vengono utilizzate come definizioni operative.
“Sesso” : si riferisce alle caratteristiche biologiche che in generale definiscono un essere umano come femmina o maschio, sebbene nel linguaggio comune con tale termine si intenda spesso l’attività sessuale.
“Sessualità”: come concetto esteso, essa è definita, concordemente alla definizione operativa OMS, nel modo seguente: “La sessualità umana è una parte naturale dello sviluppo umano in ogni fase della vita ed include componenti fisiche, psicologiche e sociali […]”.
Una definizione più estensiva, suggerita dall’OMS, recita: 
“La sessualità è un aspetto centrale dell’essere umano lungo tutto l’arco della vita e comprende il sesso, le identità e i ruoli di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione. La sessualità viene sperimentata ed espressa in pensieri, fantasie, desideri, convinzioni, atteggiamenti, valori, comportamenti, pratiche, ruoli e relazioni. Sebbene la sessualità possa includere tutte queste dimensioni, non tutte sono sempre esperite o espresse. La sessualità è influenzata dall’interazione di fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, etici, giuridici, storici, religiosi e spirituali.”
Per una serie di ragioni quest’ultima definizione è molto utile: sottolinea che la sessualità è un aspetto centrale dell’essere umano, che non è limitata a determinate fasce di età, che è strettamente connessa al genere, che comprende vari orientamenti sessuali e che va ben oltre la riproduzione. 
Questa definizione chiarisce altresì che la “sessualità” comprende ulteriori elementi oltre a quelli meramente comportamentali e che essa può variare in grande misura a seconda dell’influenza di un’ampia gamma di fattori. Indirettamente, questa definizione indica anche che l’educazione sessuale deve essere intesa come riguardante aree molto più ampie e variegate della sola “educazione relativa al comportamento sessuale”, con la quale, sfortunatamente, viene talvolta erroneamente confusa.
“Salute sessuale”: questa è stata inizialmente definita in una riunione tecnica dell’OMS nel 1972
“La salute sessuale è l’integrazione degli aspetti somatici, affettivi, intellettuali e sociali dell’essere sessuale in modalità positivamente arricchenti e che valorizzano la personalità, la comunicazione e l’amore”.
Sebbene sia alquanto datata, questa definizione viene ancora utilizzata di frequente. Nel corso della consultazione tecnica OMS del 2002 è stata concordata una nuova proposta di definizione, che recita:
“La salute sessuale è uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale relativo alla sessualità; non consiste nella semplice assenza di malattie, disfunzioni o infermità. La salute sessuale richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e alle relazioni sessuali come pure la possibilità di fare esperienze sessuali piacevoli e sicure, libere da coercizione, discriminazione e violenza. Per raggiungere e mantenere la salute sessuale, i diritti sessuali di ogni essere umano devono essere rispettati, protetti e soddisfatti.”
Questa bozza di definizione non solo enfatizza la necessità di un approccio positivo, il piacere come aspetto essenziale e la nozione che la salute sessuale comprende non solo aspetti fisici ma anche emotivi, mentali e sociali, ma mette in guardia rispetto a possibili elementi negativi e per la prima volta menziona l’esistenza dei “diritti sessuali” - due tematiche quasi totalmente assenti nella definizione del 1972. Inoltre, l’attenzione non è incentrata sui potenziali elementi negativi come sovente accade nella letteratura di settore riferita ad HIV e AIDS. In breve, si tratta di una definizione equilibrata.
La salute sessuale è uno dei cinque aspetti essenziali della Strategia globale per la salute riproduttiva approvata dall’Assemblea Generale dell’OMS nel 2004.
Va evidenziato che fin dai primi anni ‘50 l’OMS ha definito e affrontato la “salute” in modo molto ampio e positivo, riferendosi ad essa come a un “potenziale umano” e non meramente come assenza di malattia, includendo non solo aspetti fisici ma anche emotivi, mentali, sociali ed altri ancora. Per queste ultime ragioni, si ritiene che le definizioni dell’OMS siano accettabili e utili basi di partenza per un dibattito sull’educazione sessuale. Pertanto, in questo documento è utilizzato il termine “salute sessuale” che però comprende anche il significato e la nozione di “benessere sessuale”. La salute sessuale non è influenzata solo da fattori individuali, ma anche di tipo sociale e culturale.
“Diritti sessuali”: comprendono in particolare il diritto all’informazione e all’educazione. 
Come si è detto in precedenza, la riunione OMS del 2002 ha prodotto anche una proposta di definizione di diritti sessuali che recita:
“I diritti sessuali comprendono diritti umani che sono già riconosciuti da leggi nazionali, dalle carte internazionali sui diritti umani e da altre dichiarazioni di consenso.
Essi comprendono il diritto di tutti gli esseri umani, liberi da coercizione, discriminazione e violenza, a:
- il più alto livello raggiungibile di salute sessuale, comprendendo l’accesso ai servizi sanitari per la salute sessuale e riproduttiva;
- ricercare, ricevere e divulgare informazioni relative alla sessualità;
- l’educazione sessuale;
- il rispetto per l’integrità fisica;
- scegliere il proprio/la propria partner;
- decidere se essere o meno sessualmente attivi;
- relazioni sessuali consensuali;
- matrimonio consensuale;
- decidere se, e quando, avere figli;
- ricercare una vita sessuale soddisfacente, sicura e piacevole.
L’esercizio responsabile dei diritti umani richiede che tutti gli esseri umani rispettino i diritti altrui.”
Quantunque si tratti solo di una proposta di definizione, essa è utilizzata come base di partenza nel presente documento, in quanto si ritiene che gli elementi presenti abbiano una larga base di consenso in tutta Europa. Inoltre, è importante sottolineare che tale definizione menziona esplicitamente il diritto all’informazione e all’educazione.
A questo punto del discorso è comunque necessaria un’avvertenza. Ovviamente alcuni diritti di cui sopra sono stati pensati in riferimento ad una persona adulta e pertanto non tutti valgono automaticamente per bambini e adolescenti. Ad esempio, è chiaro che temi come il matrimonio consensuale o il diritto di decidere sulla procreazione non sono ancora pertinenti per bambini o giovani adolescenti.
Il diritto del bambino all’informazione è stato altresì riconosciuto dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia dell’ONU, che ha visto la luce nel 1989 e da allora è stata ratificata dalla maggioranza degli Stati. La Convenzione afferma chiaramente il diritto alla libertà di espressione e il diritto di ricercare, ricevere e divulgare informazioni e idee di ogni natura (articolo 13); l’articolo 19 indica il dovere degli Stati di adottare delle misure educative per proteggere i minori, inter alia, dall’abuso sessuale.
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In estrema sintesi si potranno adottare le seguenti definizioni conformi alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale di Sanità:
DEFINIZIONI DEI TERMINI FONDAMENTALI
SESSO” : si riferisce alle caratteristiche biologiche che in generale definiscono un essere umano come femmina o maschio, sebbene nel linguaggio comune con tale termine si intenda spesso l’attività sessuale.
La SESSUALITÀ umana è una parte naturale dello sviluppo umano in ogni fase della vita ed include componenti fisiche, psicologiche e sociali.”
La SESSUALITÀ è un aspetto centrale dell’essere umano lungo tutto l’arco della vita e comprende il sesso, le identità e i ruoli di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione. La sessualità viene sperimentata ed espressa in pensieri, fantasie, desideri, convinzioni, atteggiamenti, valori, comportamenti, pratiche, ruoli e relazioni. Sebbene la sessualità possa includere tutte queste dimensioni, non tutte sono sempre esperite o espresse. La sessualità è influenzata dall’interazione di fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, etici, giuridici, storici, religiosi e spirituali.”
La SALUTE SESSUALE è l’integrazione degli aspetti somatici, affettivi, intellettuali e sociali dell’essere sessuale in modalità positivamente arricchenti e che valorizzano la personalità, la comunicazione e l’amore”.
La SALUTE SESSUALE è uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale relativo alla sessualità; non consiste nella semplice assenza di malattie, disfunzioni o infermità. La salute sessuale richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e alle relazioni sessuali come pure la possibilità di fare esperienze sessuali piacevoli e sicure, libere da coercizione, discriminazione e violenza. Per raggiungere e mantenere la salute sessuale, i diritti sessuali di ogni essere umano devono essere rispettati, protetti e soddisfatti .”
I DIRITTI SESSUALI comprendono diritti umani che sono già riconosciuti da leggi nazionali, dalle carte internazionali sui diritti umani e da altre dichiarazioni di consenso.
Essi comprendono il diritto di tutti gli esseri umani, liberi da coercizione, discriminazione e violenza, a:
- il più alto livello raggiungibile di salute sessuale, comprendendo l’accesso ai servizi sanitari per la salute sessuale e riproduttiva;
- ricercare, ricevere e divulgare informazioni relative alla sessualità;
- l’educazione sessuale;
- il rispetto per l’integrità fisica;
- scegliere il proprio/la propria partner;
- decidere se essere o meno sessualmente attivi;
- relazioni sessuali consensuali;
- matrimonio consensuale;
- decidere se, e quando, avere figli;
- ricercare una vita sessuale soddisfacente, sicura e piacevole.
L’esercizio responsabile dei diritti umani richiede che tutti gli esseri umani rispettino i diritti altrui.”
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Se volete, potete partecipare alla discusccione di quetso post aperta sul Forum di Progetto Gay: