giovedì 13 dicembre 2007

SESSO GAY E SUBLIMAZIONE

Ero a letto, ma mi sono rialzato per scrivere un pensiero che mi torna in mente, la mia fedeltà a Luca deve essere tale da consentirgli di uscire con tutta dignità e soddisfazione da questo rapporto con me, si tratta di aspettare che Luca trovi la sua via diversa dalla mia, in fondo se uno dei ragazzi che ha conosciuto lo avesse voluto com'è, Luca avrebbe trovato la sua felicità e, magari ricordandosi anche di me, avrebbe seguito il suo destino, giorni fa gli avevo rinfacciato (il giorno 30-12) di avere tirato lui me in una storia che in fondo lui stesso non voleva veramente, finendo per coinvolgermi in una cosa sostanzialmente senza senso, lui diceva che in effetti anche prima certo non dovevo stare bene e che era disposto a lasciarmi andare nel mio mondo di prima, in effetti il mio discorso era una ipocrisia perché nell'avventura che vivo con Luca, per assurda che sia, ho voluto entrare anch'io con tutte le mie forze, anch'io in fondo avrei potuto benissimo scappare e lo potrei fare anche adesso, proprio come Luca, eppure non l'ho fatto, se prima non capivo perché Luca non l’avesse fatto, adesso non capisco più nemmeno perché non l'ho fatto io e perché continuo a non farlo, fatto sta che non voglio perderlo e il suo contatto affettivo mi manca tremendamente e mi pare di stare pagando molto caro il fatto di essermi lasciato andare, comunque non posso sollecitare la tenerezza di Luca, perché la tenerezza di Luca non è una cosa mia ma una cosa sua che può regalare a chi vuole, la sua sessualità Luca l’ha vissuta con me per un anno, tutto sembrava meraviglioso, ed era meraviglioso, ma adesso non è più così e capissi almeno perché, se avesse un ragazzo pure o capirei, ma è solo come un cane e nonostante tutto di me non ne vuole sapere più almeno a livello sesso, mi telefona, parliamo a lungo e in modo serio. In questo quadro una mia richiesta affettiva più forte è grottesca, quando lui diceva "comunque è evidente che il mio gancio in mezzo al cielo non sei tu", diceva una cosa molto significativa e io ho cercato di non capire e di interpretare al solito mille miglia lontano dalla realtà, la mia presenza conta poco e deve contare poco, quello che conta è la vita di Luca, quando Luca avrà trovato il suo gancio in mezzo al cielo, Luca dovrà conservare almeno un buon ricordo di tutto quello che ha vissuto accanto a me, deve farmi un funerale con tutti gli onori, quanto meno per conservare una buona coscienza di sé e per non avere l'impressione di essere stato coinvolto in qualcosa di losco. Tra sperare che questo funerale sia a tempi brevi e sperare che non ci sia mai non riesco a capire che cosa sia meglio, bisognerebbe stare dalla parte di Luca e capire quale è stata la ragione che lo ha avvicinato a me dato che lo ha fatto e che anche adesso non se ne va, salvo che in questo ultimo periodo la mia presenza non abbia subito un drastico ridimensionamento vuoi perché ho cercato di ristabilire un contatto fisico con lui in momento non opportuno vuoi per qualche altro meccanismo nel quale magari io non c'entro proprio per niente.
Nel rileggere questo ultimo brano mi viene un'impressione di disgusto di me stesso, ho l'impressione di non amare Luca e di cercare scuse per farlo a pezzi, ho l'impressione che forse il fatto che l'ho amato solo in previsione di un coinvolgimento di tipo sessuale non è solo una ipotesi bislacca, perché quando mi viene meno il contato fisico con Luca, non quello affettivo generico ma proprio quello fisico, quando non sento il coinvolgimento di Luca anche a livello sessuale, mi sento gelido e comincio a incolparlo di cose assurde, come se il fatto che Luca ricerca la sua felicità e non la mia fosse una cosa riprovevole, tanto più che adesso mi sembra chiarissimo che anch'io cerco solo la mia. Insomma ci siamo strumentalizzati a vicenda, ognuno ha pensato di potare l’altro nel proprio mondo e non abbiamo creato niente di veramente comune, di nostro. La paura di non riuscire ad amare Luca veramente e profondamente dopo che è venuto meno il contatto sessuale mi lascia con l'impressione di essere solo un ipocrita, che nasconde le cose a se stesso prima che a Luca e si finge innamorato (che cosa pazzesca!), si finge altruista (e in un certo senso se ne autoconvince) per nascondersi la banalità estrema della sua logica che è solo una logica di conquista e di dominio (affetto = dominio). Io Luca lo volevo mio, mio a livello sessuale, affettivo, totale, ma mio! Cioè lo volevo possedere come fosse una cosa.
Ho l'impressione di essere veramente un individuo squallido, non per quello che in effetti cerco ma per il fatto che lo faccio subdolamente, dovrei cercare sesso in modo esplicito e invece faccio finta di essere sublime e in qualche modo la storia delle carezze che lui non ha voluto serve a smascherare, a demolire un castello dorato di ipocrisie, perché adesso che il contatto sessuale con Luca non c’è più io lo vedo solo come un problema da chiudere, adesso la sua presenza quasi mi dà fastidio, mi dà fastidio che continui a chiamarmi, serve solo a ricordarmi che non è più mio... ma serve anche a demolire tutto quello che c'era stato con Luca e tutto quello che ci potrebbe essere? Non lo so, ho l'impressione di non sentirmi in grado di stare vicino a Luca, mi richiederebbe un livello di onestà, di purezza, che non è mai stato mio, ci sarebbe sempre e comunque una ipocrisia di fondo che non si può rimuovere, quello che mi domando ancora è ma che cosa può volere Luca da me? Sesso no! ... E allora basta! ... e invece no... Ma che vuole da me? A questa domanda non riesco a dare nessuna risposta plausibile, forse Luca ha l'anima pulita e quindi non vive questi contorcimenti e queste complicazioni e nemmeno pensa che tutto quello che gli ho sempre detto e che gli dico ancora può essere tutto falso, forse lui si fida ancora di me, forse Luca vuole un affetto pulito, semplice, un affetto di una purezza totale, ma non posso chiedergli queste cose perché non le sa nemmeno lui. Non se ne è andato nemmeno quando io mi aspettavo che potesse succedere, il mio massimo desiderio in questo momento sarebbe contare veramente qualche cosa davanti a Luca, ma per quello che sono veramente, con tutte le fantasie concrete che mi passano per la mente, non solo per come mi vorrebbe lui, perché io non sono come mi vorrebbe lui, vorrei che fosse capace di volermi bene anche quando io mi affatico per cercare di volere bene a lui, anche quando metto in scena le mie piccole miserie, vorrei che mi volesse bene come sono... e in fondo anche lui forse vuole solo che io gli voglia bene come lui è, ma è certo che queste cose sono contorte e difficili, non hanno la semplicità che ci dovrebbe essere nell'amore, sono farneticazioni di disperati che cercano di non morire. In questo momento, se penso che Luca può restare solo nonostante tutto, allora mi viene l'idea che io in fondo amo Luca molto profondamente perché è un disperato come me, ma se penso che può essere felice con un altro e che prima o poi succederà, l'idea di cercare di amarlo mi riesce difficilissima, perché lo sento lontano da me, lo sento uno di quelli che alla fine bene o male arrivano a realizzarsi e a costruire la loro vita, io ho bisogno di attaccarmi a Luca, di trovare la sua risposta emotiva, sessuale, che mi permetta di entrare veramente nella sua vita e quindi di vivere a mia volta, ma certo cominciano ad esserci tante crepe, troppe crepe, sia nel rapporto in sé sia nel fatto di volerlo costruire o addirittura mantenere in vita. Vorrei tanto sapere non quello che pensa Luca, quello che si porta in cuore, vorrei sapere se riesce a volermi bene, ma questa cosa, che è l'unica cosa importante, non si può chiedere e la risposta in ogni caso sarebbe così imbarazzata e formale, in un certo senso scontata, che la domanda stessa perde ogni significato.

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