venerdì 21 dicembre 2007

AMORE GAY E ACCETTAZIONE

[Intervista registrata il 15/2/2006]
Eh... ma che vuoi che ti dica, è naturale, certo, lo so, insomma sì, in astratto è pure giusto, non ti so dire nemmeno se all’inizio avevo capito che sarebbe andata a finire così, forse neanche l’avevo capito... sarò stato ingenuo... insomma, sì, gliel’ho presentato io... questo è vero, e che ti devo dire, guarda, non è che poi mi dispiaccia proprio tanto... in fondo è quasi meglio così... ma scusa... mah... insomma tanto non è che poi poteva durare gran che, almeno a quel livello non poteva durare gran che... Ma che ci può trovare in me un ragazzo di 23 anni? ... io la mia vita l’ho fatta... con lui in un certo senso ci sono stato bene... è generoso, leale, è un bravissimo ragazzo che ti darebbe l’anima, ma è ovvio... quando un ragazzo di 23 anni ti si accoccola vicino e vuole che tu lo accarezzi... la cosa è bellissima, ti vuole, ti cerca, sta bene con te, si vede benissimo che sta bene con te... però io non mi sono mai sentito veramente libero con lui, mi attirava moltissimo, ma questo è ovvio, però lo sentivo diversissimo da me e tante cose avevo pure paura di dirgliele, non volevo che fosse troppo a contatto con i miei problemi, cioè lo volevo mantenere in una posizione un po’ protetta, non era che non mi fidassi di lui ma non lo volevo coinvolgere troppo, avevo paura di rovinare tutto... in fondo non lo facevo nemmeno per lui... avevo proprio paura di perderlo. Guarda, io gli voglio un bene folle, certe volte magari mi ci sono pure trovato a parlare un po’ delle malinconie mie... lui le ha sempre prese in modo molto serio, mi stava a sentire, poi mi diceva la sua, che però partiva da presupposti che a me sembravano troppo teorici, troppo astratti... lui, in qualche modo, non mi può capire fino in fondo... e nemmeno io posso capirlo, certe volte mi rendo conto di interpretare le cose che mi dice in modo molto sbagliato, in genere le cose che mi dice io tendo ad interpretarle in modo molto negativo, come se fossero delle forme di difesa nei miei riguardi... ma in effetti non è così, ma io lo capisco sempre dopo, cioè dopo aver detto cose che gli possono fare male, gli dico che tanto non ci possiamo capire, mi rendo conto che, quando glielo dico, io cerco in fondo di distruggere, è una cattiveria ma è così... lui ha 23 anni... vabbe’...quando ho conosciuto Marco gliel’ho detto subito... lui ha pensato che Marco potesse essere capace di allontanarmi da lui, dalle cose che diceva era evidente, poi ha capito che non era così... e dopo un po’ ha cominciato a chiedermi di Marco, io gliel’ho presentato benissimo, anche Marco è un bravissimo ragazzo... però in qualche modo io speravo che Marco potesse incuriosirlo... cioè ho pensato che se si fosse interessato a Marco che ha la sua età e gli somiglia da tanti punti di vista, in qualche modo avrebbe preso la strada giusta... io non me ne voglio liberare, non è questo... ma lui ha bisogno di ragazzi come Marco, non di me... io non c’entro niente... posso volergli bene, posso pure essere importante per lui ma non posso prendere un posto che non mi compete... cioè, se prende un’altra strada è bene per tutti e due... ci starei malissimo, perché ci starò malissimo, però è la cosa giusta da fare. Gliel’ho proposto io di contattare Marco e gli ho dato il contatto msn... Marco lo sapeva ed era pure interessato... L’ha chiamato, ci ha parlato, poi mi ha richiamato e mi voleva dire delle cose che riguardano Marco, ma l’ho fermato... in modo dolce ma l’ho fermato. No! La privacy di Marco e solo sua! Se vuole dire una cosa a me mi chiama e me la dice, se la vuole dire a te la dice a te... Insomma, non l’ha presa bene, si è sentito come se volessi escluderlo e come se il fatto che aveva parlato con Marco fosse per me una coltellata... in effetti un po’ lo era... ma era una cosa che io mi aspettavo e che anzi avevo cercato di favorire... abbiamo continuato a parlare molto a lungo, mi ha detto che gli piacerebbe conoscere Marco un po’ meglio e io l’ho incoraggiato... ha reagito bene, in fondo le cose andavano come voleva che andassero... Poi sono passate tre settimane e ci siamo sentiti sempre meno, quando mi chiamava era affettuoso ma anche più distaccato... insomma, ieri viene da me e mi dice che si è innamorato di Marco, che Marco è un bravissimo ragazzo ecc. ecc., io lo guardo fisso negli occhi e gli sorrido, poi gli passo una mano tra i capelli e gli dico: “Hai visto che vuol dire innamorarsi!”, accenna di sì con la testa poi si siede sul divano, io mi siedo sulla poltrona di fronte, non a fianco a lui come facevo sempre. Mi dice: “Ieri abbiamo fatto l’amore... è stato bellissimo!” Gli ridono gli occhi, io accenno a mandargli un bacio al volo... è felice... e pensare che 27 giorni fa eravamo a letto insieme e si stringeva a me cercando di aderire completamente al mio corpo...

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