lunedì 3 settembre 2007

COMING OUT SU DANTE

Ho diciassette anni, e devo cominciare tra pochissimo in quarto il liceo scientifico. Questo blog mi piace, è anomalo anche nel panorama dei blog gay, so che qualcuno lo vede, non sono tantissimi ma ci sono. Vado al sodo tutti dicono che la scuola è uno schifo e magari per un ragazzo gay può essere una tortura, non lo so, può darsi che per qualcuno sia così, ma io sono cascato piuttosto bene. Che sono gay non l’avevo detto a nessuno ma com’è andata finire ve lo dico dopo, comunque con i miei compagni mi trovo bene, sono quasi tutti maschi, non so perché ma si è creata una specie di selezione. Io ho una prof. di Italiano che è un po’ pignola e anche freddina, qualche volta, ma non è stupida e poi mi piace perché non ha l’aria dell’oracolo come un certo prof. di filosofia. Con questa professoressa non si parla mai, lei fa lezione e basta, ma fa lezione, non perde tempo e soprattutto non filtra troppo quello che dice. Gli altri prof. pensano che noi non capiamo niente e che quindi certi discorsi devono essere censurati, un po’ lo fa pure la prof. di Italiano, ma meno, ogni tanto ci mette in mezzo qualche commento che uno non se lo aspetterebbe mai, specialmente a scuola. E’ una patita di Dante, ce l’ha fatto ingoiare in tutte le salse, io prima lo odiavo, mi sembrava tutto pieno di assurdità, ma poi ho fatto una scoperta incredibile, per tanti saranno cose ovvie, ma per me sono state una scoperta entusiasmante che mi ha fatto amare Dante come non credo amerò nessun altro autore italiano. Insomma la prof. ha fatto qualche cenno, nemmeno troppo approfondito, sul XV canto dell’Inferno: Brunetto Latini e i sodomiti, in pratica i gay, però ne ha parlato, ecco perché non mi dispiace questa prof., non ci prende per cretini, almeno lancia il sasso. A casa mi sono letto il XV canto... ovviamente non per cultura e ho trovato cose impensabili! Dante mette Brunetto all’Inferno perché omosessuale, ma quando lo incontra si ferma a parlare con lui e gli dice delle cose bellissime, lo chiama padre, gli dice che gli è grato perché Brunetto gli ha insegnato come si diventa eterni e Brunetto gli risponde che se fosse ancora vivo gli darebbe ancora una mano e starebbero dalla stessa parte a un livello morale alto, senza mescolarsi con gli imbroglioni e con gli ipocriti. Poi sono andato a leggere quello che diceva l’antologia su Brunetto, era poco ma significativo, ma deve essere stato una grande personalità. Il canto XV l’ho riletto con attenzione ma è proprio bellissimo! E Dante è un uomo di una modernità incredibile anche sotto questo punto di vista, non ha paura di dire cose bellissime di un gay, dice addirittura “della cara e buona immagine paterna” un’espressione che usata da Dante ha un senso fortissimo. E’ vero che Brunetto era moto più grande di Dante ma il rapporto tra loro non deve essere stato una cosa da nulla e Dante non ha avuto paura di creare un rapporto affettivo forte con un uomo che aveva fama di essere omosessuale. La faccio breve, per carità, non vi voglio annoiare coi miei entusiasmi letterari. La prof. mi ha interrogato dopo qualche giorno proprio su Dante e io ho parlato del canto XV e ho fatto un discorso così entusiastico che in pratica quello è stato il mio coming out e, non so se ci crederete, ma l’hanno presa bene, tutti, sia la prof. che si tenuta solo al commento di Dante, che i miei compagni. Quando sono tornato a casa ero felice. Oddio forse è stato un caso fortunato, però è successo proprio così.

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