oggi sono un po’ giù di corda, in un certo senso mi sento un po’ in colpa per avere risposto in un modo un po’ aggressivo a una ragazza (Foscaforever) che mi aveva lasciato un commento gentile e che non si meritava certo le mie sparate di orgoglio gay, questo fatto mi fa un po’ sentire stupido, perché in fondo in questo modo allontano persone educate che dicono semplicemente quello che pensano, ma ormai è fatta e la mia sparata di fuochi d’artificio l’ho fatta un po’ sull’obiettivo sbagliato. Spero che Foscaforever non se la sia presa a male, perché mi dispiacerebbe molto (nota per Foscaforever: ti chiedo scusa, non dovevo partire in quarta). E poi un altro commento, per carità, anche quello nei limiti dell’accettabilissimo ma realmente non ne ho capito il significato (probabilmente lo hai visto anche tu)... e poi, blog a parte, un po’ di scoraggiamento gay mi viene, per tante altre cose ma sostanzialmente per la solitudine che cerco di riempire come posso. Le persone che mi vogliono bene hanno la loro vita e io non posso approfittare di loro sottraendole a cose importanti (essenzialmente alla famiglia)... quindi bisogna imparare a convivere con la solitudine, c’è questo blog, un po’ di posta ogni morte di papa, il giornale, la tv (poca), un po’ di attività su internet (molta) ma oltre questo... il panorama non è esaltante. Il fatto è che da questo blog vorrei di più. Ci passo molte ore al giorno (e anche la notte) [a proposito, ha visto la versione “blogspot” del blog? Secondo me ne vale la pena, non fosse altro per gli indici e par la grafica pulitissima http://nonsologay.blogspot.com/ se ti va dacci un’occhiata solo per vedere il formato perché i contenuti sono gli stessi di Progetto Gay]. Io ho scritto su tutto, sulla vita gay degli altri ma non sulla mia, cioè su quella dei vecchi, che a dirla tutta non è un gran che e, tutto sommato, la salute ancora va passabilmente e non ho altri problemi, ma la solitudine si sente, qualche amico in rete l’ho trovato anche grazie a questo blog, ma ci si sente pochissimo, il mio MSN è sempre aperto ma in linea, delle persone che mi interessano, non c’è mai nessuno. In effetti si tratta di persone molto più giovani di me che devono studiare, che hanno esami da fare e hanno una vita vera da vivere. Ogni tanto parliamo un po’ ed è una cosa molto gradevole ma mi sento in imbarazzo, sono due cose una in contrasto con l’altra ma è proprio così, si scambiano un po’ di convenevoli e poi non sa che dire... o almeno io non so che dire. Avevo conosciuto un signore americano più giovane di me, ma non un ragazzo, uno tra i 50 e i 55, lo avevo conosciuto tramite un forum che ho gestito per un paio d’anni, ma non si trattava di un forum gay, c’era il problema che non sapeva l’Italiano (ed è un problema grosso perché il mio Inglese non è oxfordiano) ma alla fine avevamo trovato un inglese elementare accessibile anche a me. Sul forum c’erano diversi ragazzi giovani, tutti animati da entusiasmi e da buonismo e ottimismo di maniera e quando lui rispondeva diceva delle cose molto significative e anche molto malinconiche. Ero andato a vedere tramite i motori di ricerca per trovare qualche notizia su di lui e avevo trovato che aveva scritto degli articoli sui Gay in America, articoli basati sull’ironia, commentava un articolo allarmato di un tizio che diceva che diversi gay americani dichiarati avevano ammesso di avere avuto rapporti con minorenni. Il signore col quale ero in chat, nel suo commento, diceva semplicemente: “ho chiesto di leggere le interviste e si sapere chi erano gli intervistati... ebbene, erano tutti minorenni!” Il fatto è vero! Anche se avevo conosciuto questo signore in una chat neutra (non gay) era evidente che mi era piuttosto simpatico, ma poi abbiamo perso i contatti e ormai ci scambiamo pochissime e-mail di cortesia per le feste, tra l’altro è uno che non se la passa bene economicamente e che non sta bene in salute e metterre le due cose insieme negli USA significa essere in una situazione pericolosa. Un vecchio signore gay americano (più giovane di me, ma ormai vecchio), senza quattrini, solo, senza assistenza sanitaria, che lavora e dovrà lavorare per sopravvivere e per pagare il fitto di casa finché ne avrà le forze e che dopo finirà in un miserabile istituto di assistenza pubblica! Non è un divo di Hollywood! E’ una situazione terribile, un vecchio gay povero negli USA vive in una condizione di totale solitudine! Quando ci penso mi vengono i brividi e sono orgoglioso di questa Italia e sono felice del mio piccolo mondo che almeno ha una sicurezza economica e un minimo di dignità.... ma perché ti dico tutto questo? Non lo so... ma spero tanto, e giuro che lo spero con tutta l’anima, che tu possa avere una vita migliore. I tuoi commenti per me sono una presenza (nota che nel dirlo penso subito di avere parlato troppo e mi viene di cancellare quello che ho scritto, primo comandamento: non pesare su nessuno!)... però un dialogo così per me è importante, se si interromperà (se non lo hai letto leggi il post sull’ansia di abbandono) ti sarò comunque grato per avermi dato fiducia. Leggere i tuoi commenti è una cosa bella!
martedì 2 ottobre 2007
CIAO DISTILLATO 12 - VECCHI GAY
Ciao Distillato,
oggi sono un po’ giù di corda, in un certo senso mi sento un po’ in colpa per avere risposto in un modo un po’ aggressivo a una ragazza (Foscaforever) che mi aveva lasciato un commento gentile e che non si meritava certo le mie sparate di orgoglio gay, questo fatto mi fa un po’ sentire stupido, perché in fondo in questo modo allontano persone educate che dicono semplicemente quello che pensano, ma ormai è fatta e la mia sparata di fuochi d’artificio l’ho fatta un po’ sull’obiettivo sbagliato. Spero che Foscaforever non se la sia presa a male, perché mi dispiacerebbe molto (nota per Foscaforever: ti chiedo scusa, non dovevo partire in quarta). E poi un altro commento, per carità, anche quello nei limiti dell’accettabilissimo ma realmente non ne ho capito il significato (probabilmente lo hai visto anche tu)... e poi, blog a parte, un po’ di scoraggiamento gay mi viene, per tante altre cose ma sostanzialmente per la solitudine che cerco di riempire come posso. Le persone che mi vogliono bene hanno la loro vita e io non posso approfittare di loro sottraendole a cose importanti (essenzialmente alla famiglia)... quindi bisogna imparare a convivere con la solitudine, c’è questo blog, un po’ di posta ogni morte di papa, il giornale, la tv (poca), un po’ di attività su internet (molta) ma oltre questo... il panorama non è esaltante. Il fatto è che da questo blog vorrei di più. Ci passo molte ore al giorno (e anche la notte) [a proposito, ha visto la versione “blogspot” del blog? Secondo me ne vale la pena, non fosse altro per gli indici e par la grafica pulitissima http://nonsologay.blogspot.com/ se ti va dacci un’occhiata solo per vedere il formato perché i contenuti sono gli stessi di Progetto Gay]. Io ho scritto su tutto, sulla vita gay degli altri ma non sulla mia, cioè su quella dei vecchi, che a dirla tutta non è un gran che e, tutto sommato, la salute ancora va passabilmente e non ho altri problemi, ma la solitudine si sente, qualche amico in rete l’ho trovato anche grazie a questo blog, ma ci si sente pochissimo, il mio MSN è sempre aperto ma in linea, delle persone che mi interessano, non c’è mai nessuno. In effetti si tratta di persone molto più giovani di me che devono studiare, che hanno esami da fare e hanno una vita vera da vivere. Ogni tanto parliamo un po’ ed è una cosa molto gradevole ma mi sento in imbarazzo, sono due cose una in contrasto con l’altra ma è proprio così, si scambiano un po’ di convenevoli e poi non sa che dire... o almeno io non so che dire. Avevo conosciuto un signore americano più giovane di me, ma non un ragazzo, uno tra i 50 e i 55, lo avevo conosciuto tramite un forum che ho gestito per un paio d’anni, ma non si trattava di un forum gay, c’era il problema che non sapeva l’Italiano (ed è un problema grosso perché il mio Inglese non è oxfordiano) ma alla fine avevamo trovato un inglese elementare accessibile anche a me. Sul forum c’erano diversi ragazzi giovani, tutti animati da entusiasmi e da buonismo e ottimismo di maniera e quando lui rispondeva diceva delle cose molto significative e anche molto malinconiche. Ero andato a vedere tramite i motori di ricerca per trovare qualche notizia su di lui e avevo trovato che aveva scritto degli articoli sui Gay in America, articoli basati sull’ironia, commentava un articolo allarmato di un tizio che diceva che diversi gay americani dichiarati avevano ammesso di avere avuto rapporti con minorenni. Il signore col quale ero in chat, nel suo commento, diceva semplicemente: “ho chiesto di leggere le interviste e si sapere chi erano gli intervistati... ebbene, erano tutti minorenni!” Il fatto è vero! Anche se avevo conosciuto questo signore in una chat neutra (non gay) era evidente che mi era piuttosto simpatico, ma poi abbiamo perso i contatti e ormai ci scambiamo pochissime e-mail di cortesia per le feste, tra l’altro è uno che non se la passa bene economicamente e che non sta bene in salute e metterre le due cose insieme negli USA significa essere in una situazione pericolosa. Un vecchio signore gay americano (più giovane di me, ma ormai vecchio), senza quattrini, solo, senza assistenza sanitaria, che lavora e dovrà lavorare per sopravvivere e per pagare il fitto di casa finché ne avrà le forze e che dopo finirà in un miserabile istituto di assistenza pubblica! Non è un divo di Hollywood! E’ una situazione terribile, un vecchio gay povero negli USA vive in una condizione di totale solitudine! Quando ci penso mi vengono i brividi e sono orgoglioso di questa Italia e sono felice del mio piccolo mondo che almeno ha una sicurezza economica e un minimo di dignità.... ma perché ti dico tutto questo? Non lo so... ma spero tanto, e giuro che lo spero con tutta l’anima, che tu possa avere una vita migliore. I tuoi commenti per me sono una presenza (nota che nel dirlo penso subito di avere parlato troppo e mi viene di cancellare quello che ho scritto, primo comandamento: non pesare su nessuno!)... però un dialogo così per me è importante, se si interromperà (se non lo hai letto leggi il post sull’ansia di abbandono) ti sarò comunque grato per avermi dato fiducia. Leggere i tuoi commenti è una cosa bella!
oggi sono un po’ giù di corda, in un certo senso mi sento un po’ in colpa per avere risposto in un modo un po’ aggressivo a una ragazza (Foscaforever) che mi aveva lasciato un commento gentile e che non si meritava certo le mie sparate di orgoglio gay, questo fatto mi fa un po’ sentire stupido, perché in fondo in questo modo allontano persone educate che dicono semplicemente quello che pensano, ma ormai è fatta e la mia sparata di fuochi d’artificio l’ho fatta un po’ sull’obiettivo sbagliato. Spero che Foscaforever non se la sia presa a male, perché mi dispiacerebbe molto (nota per Foscaforever: ti chiedo scusa, non dovevo partire in quarta). E poi un altro commento, per carità, anche quello nei limiti dell’accettabilissimo ma realmente non ne ho capito il significato (probabilmente lo hai visto anche tu)... e poi, blog a parte, un po’ di scoraggiamento gay mi viene, per tante altre cose ma sostanzialmente per la solitudine che cerco di riempire come posso. Le persone che mi vogliono bene hanno la loro vita e io non posso approfittare di loro sottraendole a cose importanti (essenzialmente alla famiglia)... quindi bisogna imparare a convivere con la solitudine, c’è questo blog, un po’ di posta ogni morte di papa, il giornale, la tv (poca), un po’ di attività su internet (molta) ma oltre questo... il panorama non è esaltante. Il fatto è che da questo blog vorrei di più. Ci passo molte ore al giorno (e anche la notte) [a proposito, ha visto la versione “blogspot” del blog? Secondo me ne vale la pena, non fosse altro per gli indici e par la grafica pulitissima http://nonsologay.blogspot.com/ se ti va dacci un’occhiata solo per vedere il formato perché i contenuti sono gli stessi di Progetto Gay]. Io ho scritto su tutto, sulla vita gay degli altri ma non sulla mia, cioè su quella dei vecchi, che a dirla tutta non è un gran che e, tutto sommato, la salute ancora va passabilmente e non ho altri problemi, ma la solitudine si sente, qualche amico in rete l’ho trovato anche grazie a questo blog, ma ci si sente pochissimo, il mio MSN è sempre aperto ma in linea, delle persone che mi interessano, non c’è mai nessuno. In effetti si tratta di persone molto più giovani di me che devono studiare, che hanno esami da fare e hanno una vita vera da vivere. Ogni tanto parliamo un po’ ed è una cosa molto gradevole ma mi sento in imbarazzo, sono due cose una in contrasto con l’altra ma è proprio così, si scambiano un po’ di convenevoli e poi non sa che dire... o almeno io non so che dire. Avevo conosciuto un signore americano più giovane di me, ma non un ragazzo, uno tra i 50 e i 55, lo avevo conosciuto tramite un forum che ho gestito per un paio d’anni, ma non si trattava di un forum gay, c’era il problema che non sapeva l’Italiano (ed è un problema grosso perché il mio Inglese non è oxfordiano) ma alla fine avevamo trovato un inglese elementare accessibile anche a me. Sul forum c’erano diversi ragazzi giovani, tutti animati da entusiasmi e da buonismo e ottimismo di maniera e quando lui rispondeva diceva delle cose molto significative e anche molto malinconiche. Ero andato a vedere tramite i motori di ricerca per trovare qualche notizia su di lui e avevo trovato che aveva scritto degli articoli sui Gay in America, articoli basati sull’ironia, commentava un articolo allarmato di un tizio che diceva che diversi gay americani dichiarati avevano ammesso di avere avuto rapporti con minorenni. Il signore col quale ero in chat, nel suo commento, diceva semplicemente: “ho chiesto di leggere le interviste e si sapere chi erano gli intervistati... ebbene, erano tutti minorenni!” Il fatto è vero! Anche se avevo conosciuto questo signore in una chat neutra (non gay) era evidente che mi era piuttosto simpatico, ma poi abbiamo perso i contatti e ormai ci scambiamo pochissime e-mail di cortesia per le feste, tra l’altro è uno che non se la passa bene economicamente e che non sta bene in salute e metterre le due cose insieme negli USA significa essere in una situazione pericolosa. Un vecchio signore gay americano (più giovane di me, ma ormai vecchio), senza quattrini, solo, senza assistenza sanitaria, che lavora e dovrà lavorare per sopravvivere e per pagare il fitto di casa finché ne avrà le forze e che dopo finirà in un miserabile istituto di assistenza pubblica! Non è un divo di Hollywood! E’ una situazione terribile, un vecchio gay povero negli USA vive in una condizione di totale solitudine! Quando ci penso mi vengono i brividi e sono orgoglioso di questa Italia e sono felice del mio piccolo mondo che almeno ha una sicurezza economica e un minimo di dignità.... ma perché ti dico tutto questo? Non lo so... ma spero tanto, e giuro che lo spero con tutta l’anima, che tu possa avere una vita migliore. I tuoi commenti per me sono una presenza (nota che nel dirlo penso subito di avere parlato troppo e mi viene di cancellare quello che ho scritto, primo comandamento: non pesare su nessuno!)... però un dialogo così per me è importante, se si interromperà (se non lo hai letto leggi il post sull’ansia di abbandono) ti sarò comunque grato per avermi dato fiducia. Leggere i tuoi commenti è una cosa bella!
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