sono tornato dal lavoro e ho subito acceso il computer, il precedente intervento l’avevo messo su in mattinata prima di leggere il tuo commento (su Progetto Gay), poi all’ora di pranzo ho letto il tuo commento e sono scappato di nuovo al lavoro, e adesso sono qui a chiederti scusa di non avere capito niente, di avere letto il tuo blog in modo superficiale, di avere pensato che tu fossi interessato soprattutto agli aspetti letterari e culturali del mondo gay, quelli che in realtà mi interesano di meno. Poi ho letto il tuo intervento e mi sono sentito completamente stupido. Ecco, è così che mi sento adesso nei tuoi confronti, uno che non arriva a capire il senso di fondo di quello che legge. Forse non era facile, ma il fatto che io abbia cercato di archiviare tutto rapidamente è imperdonabile. Con una esperienza come la tua penso tu abbia molto da dire, e col tuo intervento lo hai fatto in modo magistrale. La forza della verità pura e semplice vale più di qualunque discorso. Salvatore, io non avevo capito che persona tu fossi realmente e me ne dispiace moltissimo. Sono quelli come te che danno dignità al mondo gay. Posso solo dirti che ti stimo moltissimo per quello che hai fatto e vorrei che questo contatto che si è creato non si perdesse perché questo blog ha bisogno di serietà e di verità e vorrei tanto che persone come te mi dessero una mano a farlo vivere, non per il blog in sé ma per il fatto che può diventare un momento di confronto serio sulla vita dei gay. Da quello che hai scritto ho imparato molto e mi sono reso conto che la mia visione del mondo gay è vecchia e che quello che io posso fare da solo è poco o niente. Quanto vorrei che le stesse spinte verso la dignità che hanno dato a te la forza di fare una scelta difficile animassero moltissimi altri ragazzi che vivono adesso le cose che tu hai vissuto dieci anni fa. Mi hai dato una lezione di dignità e di questo ti ringrazio di cuore. Ciao Salvatore. Un abbraccio.
lunedì 29 ottobre 2007
GRAZIE SALVATORE
Ciao Salvatore,
sono tornato dal lavoro e ho subito acceso il computer, il precedente intervento l’avevo messo su in mattinata prima di leggere il tuo commento (su Progetto Gay), poi all’ora di pranzo ho letto il tuo commento e sono scappato di nuovo al lavoro, e adesso sono qui a chiederti scusa di non avere capito niente, di avere letto il tuo blog in modo superficiale, di avere pensato che tu fossi interessato soprattutto agli aspetti letterari e culturali del mondo gay, quelli che in realtà mi interesano di meno. Poi ho letto il tuo intervento e mi sono sentito completamente stupido. Ecco, è così che mi sento adesso nei tuoi confronti, uno che non arriva a capire il senso di fondo di quello che legge. Forse non era facile, ma il fatto che io abbia cercato di archiviare tutto rapidamente è imperdonabile. Con una esperienza come la tua penso tu abbia molto da dire, e col tuo intervento lo hai fatto in modo magistrale. La forza della verità pura e semplice vale più di qualunque discorso. Salvatore, io non avevo capito che persona tu fossi realmente e me ne dispiace moltissimo. Sono quelli come te che danno dignità al mondo gay. Posso solo dirti che ti stimo moltissimo per quello che hai fatto e vorrei che questo contatto che si è creato non si perdesse perché questo blog ha bisogno di serietà e di verità e vorrei tanto che persone come te mi dessero una mano a farlo vivere, non per il blog in sé ma per il fatto che può diventare un momento di confronto serio sulla vita dei gay. Da quello che hai scritto ho imparato molto e mi sono reso conto che la mia visione del mondo gay è vecchia e che quello che io posso fare da solo è poco o niente. Quanto vorrei che le stesse spinte verso la dignità che hanno dato a te la forza di fare una scelta difficile animassero moltissimi altri ragazzi che vivono adesso le cose che tu hai vissuto dieci anni fa. Mi hai dato una lezione di dignità e di questo ti ringrazio di cuore. Ciao Salvatore. Un abbraccio.
sono tornato dal lavoro e ho subito acceso il computer, il precedente intervento l’avevo messo su in mattinata prima di leggere il tuo commento (su Progetto Gay), poi all’ora di pranzo ho letto il tuo commento e sono scappato di nuovo al lavoro, e adesso sono qui a chiederti scusa di non avere capito niente, di avere letto il tuo blog in modo superficiale, di avere pensato che tu fossi interessato soprattutto agli aspetti letterari e culturali del mondo gay, quelli che in realtà mi interesano di meno. Poi ho letto il tuo intervento e mi sono sentito completamente stupido. Ecco, è così che mi sento adesso nei tuoi confronti, uno che non arriva a capire il senso di fondo di quello che legge. Forse non era facile, ma il fatto che io abbia cercato di archiviare tutto rapidamente è imperdonabile. Con una esperienza come la tua penso tu abbia molto da dire, e col tuo intervento lo hai fatto in modo magistrale. La forza della verità pura e semplice vale più di qualunque discorso. Salvatore, io non avevo capito che persona tu fossi realmente e me ne dispiace moltissimo. Sono quelli come te che danno dignità al mondo gay. Posso solo dirti che ti stimo moltissimo per quello che hai fatto e vorrei che questo contatto che si è creato non si perdesse perché questo blog ha bisogno di serietà e di verità e vorrei tanto che persone come te mi dessero una mano a farlo vivere, non per il blog in sé ma per il fatto che può diventare un momento di confronto serio sulla vita dei gay. Da quello che hai scritto ho imparato molto e mi sono reso conto che la mia visione del mondo gay è vecchia e che quello che io posso fare da solo è poco o niente. Quanto vorrei che le stesse spinte verso la dignità che hanno dato a te la forza di fare una scelta difficile animassero moltissimi altri ragazzi che vivono adesso le cose che tu hai vissuto dieci anni fa. Mi hai dato una lezione di dignità e di questo ti ringrazio di cuore. Ciao Salvatore. Un abbraccio.
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