giovedì 4 ottobre 2007

UN RAGAZZO GAY AD UN CORSO DI EDUCAZIONE SESSUALE A SCUOLA

Ciao a tutti,
c’ho 18 anni, sono gay, ma manco c’è bisogno dirlo. Una cosa bella da raccontare ce l’ho! Una cosa non proprio gay gay... però ci sta bene lo stesso.... e poi, se ve la racconto io, gay ci diventa! L’anno scorso a scuola hanno fatto un “corso di educazione sessuale”, una cosa proprio seria seria! Un dottore che parlava coi ragazzi, una dottoressa che parlava con le ragazze e un prete che parlava da solo e nessuno se lo filava proprio, io non ho capito che ne sa un prete di sesso? Forse ne sa più me, anzi è possibile... vabbe’! ... Il corso era di tre giorni, due ore al giorno. Altro che affettività sessuale come dice gayproject, è venuto il medico e ha cominciato a raccontare un sacco di cose di come sono fatte le donne... a me non me ne fregava niente, ma i miei compagni mi sembravano molto interessati. In genere in classe c’è un casino bestiale e delle lezioni non gliene frega niente a nessuno, poi ci sono i momenti che stanno tutti zitti... quando si parla di sesso... ma io m’annoiavo proprio, naturalmente a noi ragazzi ci spiegavano solo come sono fatte le donne (ma ti pare giusto?) e come reagiscono (chissà a loro che gli hanno spiegato...) ma a me francamente non me ne poteva fregare di meno... e il dottore m’ha pure rimproverato perché ero distratto e io gli detto. “Dotto’, ma io queste cose le so! Mica c’ho due anni!” e si sono messi tutti a ridere. Ma perché mi devo sorbire tutta questa tirata sul sesso delle donne? Io gli volevo dire: “Ma guarda che ci stanno pure i gay eh! ... magari non ce lo sapessi!” e quello secondo me non lo sa... lui sa solo i nomi e i malanni brutti, tutta la storia delle malattie sessualmente trasmesse... ma il sesso è un’altra cosa! Ma quello non lo sa... c’aveva la fede... mi sa che quello quando sta con la moglie si piglia pure il viagra e c’aveva si e no quarant’anni. E poi una cosa io il primo giorno non l’avevo capita... non capivo perché a parlare con noi di come sono fatte le donne c’avevano mandato il dottore e non la dottoressa? Se ci veniva la dottoressa vedi come te la facevano diventare rossa per la vergogna... la mettevano proprio in mezzo che se ne doveva scappare via. Il secondo giorno però la storia è cambiata, la dottoressa è venuta da noi e c’ha cominciato a raccontare tutto dal lato delle donne... non l’anatomia, quella l’aveva fatta il dottore, proprio quello che provano, un po’ più interessante era però a me proprio... perché secondo me che esistono i gay non lo sapeva nemmeno la dottoressa, però, sai, non è che te ne puoi uscire con una storia simile... insomma pare brutto... però io tutta questa storia non la reggevo proprio... ma che potevo fare? Qualcuno dei compagni miei secchioni pigliava pure appunti e si copiava pure i disegni... segno che quelli studiano studiano... ma poi sesso... zero! Poi il terzo giorno c’hanno rimessi tutti insieme pure con quelli della E che facevano il corso nelle altre due ore... insomma volevano fare una discussione... ci dicevano: “Fate domande... se avete qualcosa da chiedere fare domande... parlate liberamente!” ... è certo... che fai? Ti alzi e spari una domanda piccante alla dottoressa. Siccome sono stati tutti zitti hanno fatto parlare il prete... “per rompere il ghiaccio”, hanno detto, però secondo me per rompere qualche altra cosa. Ha attaccato a parlare ma tutto di cose che non c’entravano un cavolo... insomma tutta roba loro, cose di preti... tu figurati a me... vabbè! Abbozzo! E non la finiva più... la gente si stava a stufare e allora hanno ripreso la storia delle domande... ci hanno pure detto che se facevamo le domande contavano cose se fossero interrogazioni di scienze! ... Di scienze! Ma che cavolo c’entra? ... allora sono uscite le prime domande sempre dei peggio secchioni... ma devi vedere che linguaggio! Sembravano un trattato di sessologia... sessuologia o come cavolo si chiama... ma quelli si credevano che il sesso era quello... e io stavo sempre lì a friggere... ma, dico io, qua siamo 60 persone... ma ci starà pure un gay... vebbe’, uno sono io... ma ce ne sarà almeno un altro! No! Niente! E quando mai! ... Lo credo che poi la gente pensa che i gay non esistono! Adesso, non so se sapere come funzionano le scuole... ma come si fa a parlare di sesso a scuola! Il sesso si fa e non se ne parla... me che tu ti metti a chiacchierare di queste cose davanti alla professoressa di Italiano? ... una caruccia, giovane...“Signora io quando mi masturbo penso sempre a lei!” Mica si può dire! ... E io poi? Che devo dire, sono quasi tutte professoresse e pure racchie, di professori ce ne ho solo due, uno proprio rimbambito che manco sente la campana e l’altro il prete di religione... ma quello non è un uomo, è un prete, quello secondo me non solo non sa che esistono i gay, ma non sa manco che esistono le donne, lui l’ha letto sul libro, ma non c’ha mai fatto caso... almeno sembra... però, sai, non si sa mai... uno caruccio qui c’è è un bidello giovane che è proprio un bel ragazzo... insomma io che dovevo dire? “Oh! Sentite un po’! Mi sono preso una cotta per il bidello... e per un ragazzo del quinto E che manco mi si fila!” Non si può fare! Non si può fare! Insomma stava finendo a tarallucci e vino... poi m’è venuta l’idea e mi sono messo a ridere solo a pensarci... ho aspettato il momento buono e quando quelli hanno ricominciato con la storia che dovevamo fare domande io mi sono alzato... tutto educatino che sembravo un figlio di papà, ho detto che volevo fare una domanda al prete, a quello non gli è sembrato vero perché non se lo filava proprio nessuno e m’ha detto: “Certo, certo... cercherò di risponderti con massima chiarezza...”. Io gli ho detto che però non sapevo se era il caso di fare certe domande... ma l’ho detto in modo da fare sembrare che ero in imbarazzo e lui ha insistito: “Tu puoi chiedere liberamente tutto quello che vuoi...”, e allora io gli ho fatto la domanda a bruciapelo: “Ma, scusi, i preti come fanno?”... si sono stati tutti zitti come quando c’è il terremoto, lui s’è fatto rosso e ha detto: “I preti non fanno...” e gli ho risposto. “Seeeeeeee!” e si sono messi tutti a ridere! ... Mi sa che quest’anno il coso non lo rifanno!

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