lunedì 1 ottobre 2007

GAY E ETERO A SCUOLA

Integrazione dei gay? Ma dove? A scuola? Ma scusate, ma voi dove vivete? Nella scuola mia dove c’è molta libertà, perché ognuno fa il comodo suo, ragazzi e ragazze si abbracciano e si sbaciucchiano nei corridoi, non dico che facciano cose turche, però si toccano, si scambiano tenerezze, anche un po’ maliziose, davanti ai professori lo fanno meno ma anche davanti ai professori sono molto disinvolti, io non ho niente contro queste cose ma non mi sembra giusto che le possano fare solo gli etero... e le fanno eccome... ma io non ho mai visto due ragazzi, cioè proprio due ragazzi, non un ragazzo e una ragazza, che si scambiano tenerezze a scuola. Una volta ho visto per strada due ragazzi stranieri che camminavano tenendosi per mano e un alto po’ e mi pigliava l’infarto... e erano pure belli, alti, biondi, proprio due bei ragazzi del nord Europa. Ma a scuola una cosa del genere non la vedrai mai, qui siamo su un altro pianeta. E poi non è nemmeno il fatto che non ti puoi comportare col la stessa libertà degli altri, per noi i problemi sono proprio altri. I ragazzi etero, chi più che meno, una loro storia d’amore se la vivono anche a scuola... ma io dove vado? Ma come si fa a riconoscere un gay? Perché è maledettamente difficile! E non puoi tiare a indovinare, se sbagli sei fregato... Insomma io le ho provate tutte ma alla fine mi innamoro solo di etero e se mi corrispondessero almeno un po’ mi starebbe bene lo stesso, ma loro di me se ne infischiano... Quest’anno è venuto un ragazzo nuovo, si è messo al banco avanti al mio, così durante la lezione lo posso guardare attentamente quando lui non mi vede. E’ caruccio, non bellissimo, ma dolce e soprattutto sorridente, si chiama Massimilano, lui parla soprattutto con la sua compagna di banco, che sta proprio davanti a me, durante la ricreazione non escono, restano seduti e parlano e io appoggio la testa sul banco come se stessi dormendo e ascolto quello che dicono, mi piace sentire parlare Massimiliano, ha un bella voce ed è pure intelligente. Con Germana parlano di tutto ma non d‘amore, sembra proprio un argomento inesistente. Insomma il motivo di questo post sta nel fatto che oggi l’insegnante di religione, una signora che sta sempre incinta e a scuola non ci viene mai, ha attaccato il solito discorso sul sesso. All’ora di religione si parla solo di questo! Adesso, che lei ne capisca più di me mi pare ovvio, se penso a quanti figli ha fatto, ma questo vale per il sesso etero, quello è competenza sua, ma oggi ha attaccato anche a parlare dei gay, ha detto che la chiesa ha per loro la massima sollecitudine ma che i gay, se si comportano da gay, cioè se pensano al sesso, basta solo che pensino, sono fuori dalla legge di Dio e poi giù tutta una serie di luoghi comuni, ma proprio un’argomentazione serrata che sembrava una cosa seria, l’abbiamo fatta parlare perché tanto che vuoi fare? ... e poi c’è stata la cosa più bella, Massimiliano le ha domandato: “Ma lei l’ha mai conosciuto un gay?” e la professa è rimasta imbarazzata, ha detto: “No, però queste cose le ho studiate seriamente...” ed è ripartita con un’altra filippica sulla profondità della sua cultura, ma le si vedeva in faccia che aveva capito che si era messa nel ridicolo. Ovviamente nessuno l’ha interrotta fino al suono della campana, poi se n’è andata col solito fare materno-pontificante. Adesso provate a mettervi nei miei panni... secondo voi che cosa significa un intervento come quello di Massimiliano? Potrebbe non significare niente però potrebbe pure significare tutto e poi mi ha fatto pensare il fatto che non ha insistito vedendo la professoressa in difficoltà. Secondo voi è un indizio troppo labile? E domani che devo fare? Posso cercare di riprendere l’argomento, così, come se ci fossi ritornato per caso? Oppure sarebbe meglio lasciare stare. Mannaggia, come odio tutte queste cose... ma non sarebbe meglio se si potesse dire direttamente senza tutti questi giochi psicologici... ma perché gli etero possono? Certe volte mi fermo a fantasticare su Massimiliano, sul fatto che potrebbe anche essere gay e non so che dire... sarebbe un sogno, ma anche se fosse gay potrebbe benissimo disinteressarsi di me e questo proprio non lo sopporterei. Se non è gay e non mi guarda nemmeno, passi, ma se è gay gli salto addosso pure se lui non mi guarda... scherzo! Io, tanto, non salterei addosso a nessuno! Però almeno parlarci un po’ mi piacerebbe, mi piacerebbe sapere un po’ di cose anche intime, se pensa al sesso, se si masturba... naturalmente queste cose le fa però se ne parlasse con me sarei contento, sono cose che danno un senso di intimità e poi mi piacerebbe coccolarlo, accarezzarlo e mi piacerebbe che mi dicesse un po’ di cose tenere, come quelle che qualche volta dice a Germana. Quando andiamo nello spogliatoio nelle ore di educazione fisica lo guardo mentre si cambia, resta solo per un attimo in slip bianchi quando si spoglia e quando si riveste e non si ferma mai un secondo di più. E molto riservato e non si impiccia di guardare in giro... questo fa pensare che sia etero, vero? Insomma, io sono ridotto a questo livello. I ragazzi etero ne fanno di cotte e di crude e io mi devo contentare di fantasticare su Massimiliano, che molto probabilmente non è gay, è un etro intelligente... E se fosse proprio così? ... Forse me ne innamorerei lo stesso, però mi dovrebbe volere bene anche lui... avete capito a che livello vivo? Poi leggo un po’ di storie erotiche e lì si dice che i gay ne fanno di tutti i colori... ma non è vero! ... Non lo so, forse è vero... ma io no!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

e non sei l'unico ragazzo...

romantico91 ha detto...

ragazzi, questa storia è bellissima a mio parere, sia per il fatto che ragazzo abbia una sensibilità ke nessun etero può capire...poi perlè è la stessa cosa che provo e vedo ogni giorno nella mia scuola, anke io ho mio Massimiliano ma che non so nenake come si chiama ma che m guarda ogni giorno e fantastico in storie d'amore esageratamente romantiche....la società che c sta attorno invece ci vorrebbe eliminare, io ho paura di dire che mi piaciono anke i maski per una possibile reazione d violenza..vi rendete conto, nn posso essere libero di dire ciò ke penso e sono,,,,nn è questa libertà!!! e dirlo o no agli amici??? ma proprio no!!! se solo gli sfuggisse??loro non sanno cosa può accadere. Forse m sono fatto troppe seghe mentali nel dire queste cose...ma un fondo d verità c sta!! Il caso nn mi ha nenache portato a conoscere qualkuno gay,, perciò queste parole rimangono solo scritte in questo intervento di un blog.. ma per ora e nn so fino a quando rimarranno qui...sperando che quakuno le possa leggere e che ci possa riflettere seriamente per far qualkosa...la speranza c'è...ancora complimento ni per il tuo intervento...è possibile avere il tuo contatto di msn anche solo per fare 2 kiakkiere e per darci anche solo un sostegno morale per quei momenti che c buttano giù???