mercoledì 10 ottobre 2007
GAY QUARANTENNE DELUSO E CURIOSO
Su questo blog ci stanno tante cose belle, io non vorrei fare quello che viene a mettere i puntini sulle “i” e ancora meno quello che vuole sparare a zero su un blog come questo, anzi, quando lo leggo mi piace pure, perché è un po’ il mondo come vorrei che fosse, non lo so, forse ho letto pochi post però la vita mia è diversissima dalle cose che leggo qui e, francamente, non capisco dove gayproject trovi tutto quell’entusiasmo... mi piacerebbe veramente saperlo perché io l’entusiasmo dell’essere gay non l’ho mai provato, di anni ne ho più di quaranta e il declino ormai me lo sento vicino. La mia vita non ha mai avuto grandi amori e nemmeno piccoli... e nemmeno amicizie serie né gay né etero, praticamente è stata una non vita, ho avuto qualche soddisfazione a livello professionale e ho vissuto di quello, ma non per scelta ma per assoluta mancanza di ogni altra prospettiva... i ragazzi? Quali? Li vedevo solo per la strada, possibilità di avvicinarli non ne ho mai avuta. Mi dispiace? Non lo so nemmeno... forse se avessi avuto qualche avventura sarei rimasto ancora più deluso, ma siccome non ci sono mai passato per me adesso non c’è la delusione ma c’è la frustrazione, proprio quella di non esserci mai passato perché tanto in fondo non avrei avuto comunque niente da perdere. Poi gli anni passano e alla fine ti trovi fuori tempo massimo. Dovrei finirla qua perché la vita mia è veramente tutta qui, di me non si è mai innamorato nessuno, nemmeno una ragazza che stava per perdere il treno... cioè che rischiava di restare zitella... Io non sono un tipo cinematografico... non sono proprio un gran che e lo riconosco, forse il sesso è per i belli e io bello non sono mai stato, nemmeno vent’anni fa... adesso poi la decadenza è in pieno avanzamento... Se rileggo il post mi accorgo che faccio pena pure quando scrivo... che ci resta? Le fantasie? ... Sì, ma che ci fai con le fantasie? Io quando finisco di lavorare torno a casa e resto solo...I miei genitori li ho ancora tutti e due... ma non ci deviamo mai perché loro stanno a Milano e io lavoro a Genova... loro pensano che io viva chissà quale vita, ma è meglio che lo pensino perché se vedessero la vita che faccio si spaventerebbero. Io vivo nel mio studio: mattina, pomeriggio e spesso pure la sera fino a tardi, anche la notte, non torno nemmeno a casa, lì c’è un divano e dormo lì... tanto a casa che ci vado a fare? ... ci devo andare per forza due o tre volte alla settimana per cucinare qualche cosa, per cambiarmi la camicia... e per farmi una doccia... ma solo per quello... poi non vi dico il mio rapporto con i quattrini... lavorando come lavoro io non puoi non fare un po’ di quattrini... ma io poi che ci faccio? Li lascio a figli dei miei cugini? Perché io non ho né fratelli né sorelle... oppure li lascio alla casa di riposo dove andrò irrimediabilmente a finire? Io sono un avvocato passabile, diciamo così di livello medio, ma nella vita mia personale non c’è niente... vuoto totale! ... Nemmeno ricordi, nemmeno delusioni... proprio niente... ma che significa essere gay così? Cioè, in sostanza... ma io che campo a fare? Campo solo per lavorare? ... ma ne vale la pena? Una volta sola m’è capitata una cosa che somigliava vagamente a una storia d’amore anche se non c’entrava proprio nulla... appena ho cominciato a lavorare, un collega mi aveva proposto di andare in vacanza con lui... non era un gran che nemmeno lui, anzi era pure peggio di me, fisicamente dico, anche se allora eravamo giovani... ne ha parlato una volta, ma forse l’aveva detto così, solo per dire una cosa ma naturalmente io ci ho creduto... perché chi sta a digiuno di tutto si mangia pure la m... , chiedo scusa per l’espressione volgare ma in sostanza rende bene.... Quello poi la storia della vacanza insieme l’ha ripetuta pure un’altra volta e io più stupido della prima volta mi pensavo chissà che cosa... poi m’ha detto che aveva invitato pure due colleghe... Ma l’animaccia tua! Ma me lo potevi dire prima! Ma me lo dici dopo che ho comprato tutta la roba per il campeggio? ... e dovevo trovare pure una scusa per uscirmene in modo non sospetto... Quando ero ragazzo avevo la mania del primo soccorso e sapevo fare fasciature, medicazioni, anche ingessature... insomma, due giorni prima di partire, mi sono ingessato un piade e sono andato i giro con le canadesi... loro tre sono partiti portandosi appresso un quarto che piaceva alle due ragazze.. e io sono rimasto a casa tranquillo, quando sono tornati mi volevano garantire che la prossima volta saremmo andati tutti e quattro insieme e io ho detto: “Se non mi rompo pure l’altra gamba! ... perché tutte le fortune capitano a me!”... questo è stato il mio sogno gay più concreto... sono stato preso per etero da un etero che mi voleva coinvolgere in una storia di ragazze... ameno è il segno che non mi prendono per gay (bella soddisfazione!)... anzi da questo punto di vista non ho mai avuto problemi... chissà perché nella coscienza della gente i gay devono essere belli... E poi io dico di me che sono gay... sì, ma solo perché faccio delle fantasie gay... e basta... il mio essere gay è tutto là... io qui leggo di siti di incontri, di gayproject che chatta con tanti ragazzi... ma come è possibile? ... da quello che ho letto penso che sia più vecchio di me e di parecchio... ma quei ragazzi non c’hanno di meglio da fare? Ma che cosa possono avere da dirsi? Non lo so... di che parleranno... cioè... mi sembra assurdo (se vuoi questo cancellalo... fa un po’ come ti pare)... tanto per i vecchi gay... e mi ci metto un po’ pure io in mezzo l’entusiasmo non serve a niente... ma scusa... se mi sento fuori gioco io come fai non sentirti fuori gioco tu? Ma forse io non ho capito niente... mi capita quasi sempre così... un po’ questo blog lo leggo, specialmente a notte fonda e ho fatto perfino la fesseria di mandarti questo post, certe volte mi chiedo perché mi comporto così... se non me ne frega niente perché lo faccio? ... e se poi gayproject c’avesse da perdere un po’ di tempo pure con me... lo so che i ragazzi giovani ti piacciono di più, dai, dillo, però pure un quarantunenne che si sbatterebbe la testa al muro può avere la curiosità di capire veramente perché fai tutto il lavoro che fai... e sembra che sei pure contento... perché io perché lo fai non l’ho capito proprio... questo è il mio contatto msn ... omissis..., però mi trovi solo dopo mezzanotte... in genere prima lavoro... Ciao e non lavorare troppo! Tanto alla fine di te non gliene frega niente a nessuno! E’ inutile che ti illudi! Non lo dico con cattiveria.
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1 commento:
Condivido in parte quanto dici da 50enne represso quale sono, ma sono anche cosciente che tutto questa disillusione sia pronta a trasformarsi in amore al minimo segnale.
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