domenica 27 gennaio 2008
INCONTRI GAY
Dedico questo post a Ritter col quale ieri ho trascorso uno splendido pomeriggio. Ritter mi aveva già anticipato che forse sarebbe venuto a Roma sabato 26 gennaio per una manifestazione politica. La sera del 25 era ancora indeciso, aspettava di sentire il suo ragazzo ed era piuttosto ansioso. Poi ha parlato con suo ragazzo e il cielo di Ritter si è rimesso al bello. Mi ha comunicato che sarebbe venuto effettivamente a Roma. Tutta la mattinata sarebbe stato impegnato e anch’io, d’altra parte, lavoro il sabato mattina. Tramite sms ci siamo messi d’accordo sul posto e sull’ora. Al Pantheon alle ore 14.30. Qualche minuto prima ero lì, gli ho detto che ero sul posto e che stavo al portone di bronzo. Un minuto dopo l’ho visto, ci siamo salutati con un abbraccio e gli ho chiesto a che ora doveva ripartire e da dove, mi ha detto alle 18.30 da Rebibbia. Rapido giro del Pantheon (tombe reali, tomba di Raffaello), S. Luigi dei Francesi, Palazzo Madama, Piazza S. Agostino, il ponte sul Tevere, il palazzaccio , Castel S. Angelo, via della Conciliazione e finalmente S. Pietro. Sembrava che ci si conoscesse da sempre, il dialogo era gradevolissimo, mi ha parlato a lungo del suo ragazzo, di come è riuscito a incontrarlo, della felicità che ha provato quando si sono baciati, mi ha parlato delle prospettive di lavoro e del fatto che desidera soprattutto una vita serena. Gli ho parlato di me, delle mie storie, che d’altra parte Ritter già conosceva, abbiamo parlato dei ragazzi del blog e di come in effetti si siano creati rapporti veri di amicizia, del fatto che parlare liberamente della propria vita vera dà una sensazione bellissima di libertà. Ritter mi ha detto che i suoi amici lo hanno accettato senza problemi e, se è possibile, gli vogliono ora bene più di prima. A S. Pietro, per entrare nella basilica bisognava passare al metal detector e ci siamo messi in fila. Gli ho detto scherzando che per la sua storia avrebbe potuto chiedere la benedizione papale, mi ha risposto che non gliela darebbero mai e io gli ho consigliato di omettere qualche piccolo dettaglio. Dentro abbiamo visitato la basilica e il tesoro. Ritornava una riflessione: in nome di che cosa l’omosessualità è considerata contro natura? Ritter mi dice: quando ho baciato il mio ragazzo non ho pensato affatto che fosse contro natura, era una cosa bellissima. Usciti dalla basilica siamo andati alla metropolitana perché Ritter aveva fame e non aveva mangiato. Siamo scesi a Termini e abbiamo preso un panino in un bar della stazione, quindi siamo andati a Santa Maria Maggiore e poi, con una lunga scarpinata a passo veloce, dato che il tempo della partenza si avvicinava siamo arrivati a S. Giovanni che Ritter non aveva mai visto. Usciti dalla basilica di corsa alla metropolitana, cambio di metro a Termini e corsa fino a Rebibbia nella Metro B. A Rebibbia siamo arrivati con qualche minuto di anticipo, siamo andati a prenderci un caffè e poi abbiamo camminato un po’ in attesa dell’orario della partenza perché gli amici di Ritter erano un po’ in ritardo. Abbiamo parlato di Porgetto Gay, di come lui è arrivato a Progetto Gay cercando “come scoprire un gay all’università”, del primo post che ha letto “A caccia di gay all’università”, che è uno dei più gettonati ancora oggi. Mi ha detto che sul brog ha trovato la possibilità, per la prima volta, di capire che cosa potevano provare altri ragazzi che si trovavano nelle sue stesse condizioni, ha detto che era una cosa importante, già anche solo fermandosi alla lettura, ma poi ha preso il coraggio a due mani e ha cominciato a scrivere e adesso si sente quasi stupito della strada che ha fatto e di come le sue prospettive si siamo modificate o, meglio, si siano chiarite. Mentre prima, anche se di fatto provava le stesse sensazioni, non le interpretava in chiave gay, adesso, dice, è come se fosse caduto il velo di Maia. Gli ho detto che ero molto felice di averlo incontrato e lui, timidamente, mi ha stretto il braccio sinistro. Quando sono arrivati i suoi amici ci siamo salutati con un abbraccio e sono tornato a casa. Ero felice di aver trascorso un pomeriggio meraviglioso. Poco dopo il rientro a casa mi è arrivato un sms di Ritter che mi diceva che era stato contento del pomeriggio passato con me. Gli ho risposto subito con entusiasmo. Onestamente, non avrei mai pensato che partendo dai blog di Progetto Gay si potesse arrivare e conoscere personalmente dei ragazzi gay e che ragazzi! Persone di profilo umano altissimo, ragazzi di una serietà e di una schiettezza totali, ragazzi ai quali non si può non voler bene nel senso più profondo del termine. Quando sono ritornato a casa sono stato in chat con Fabiomatteo e gli ho detto che con Ritter avevamo detto cose bellissime di lui, gli ho raccontato dell’incontro e lui mi ha detto di scrivere un post “parlaci di queste cose belle che ci fanno bene a tutti e ci uniscono!” Fabiomatteo è sempre speciale... e mi incoraggia. Ecco il mio post l’ho scritto. Vorrei che restasse come una testimonianza che Sabato 26 Gennaio 2008 ho vissuto un pomeriggio meraviglioso con Ritter, una persona che mi è molto cara e alla cui felicità tengo moltissimo. Ragazzi! Avere amici così è bellissimo, ci si rende conto che non si è soli al mondo e che essere gay è una cosa di alto profilo, di una moralità assoluta, e che con gli amici gay si sta bene perché ti capiscono a un altro livello. Quando conosci ragazzi come Ritter ti senti orgoglioso di essere gay.
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