lunedì 21 gennaio 2008
COMMENTO DI RITTER AL POST DI FEDERICO “DEFINIZIONE PERSONALE DI SE’ NELLA COPPIA GAY”
Caro Federico, sono proprio affascinato dalla tua persona e dal preziosissimo contributo che stai portando a Progetto Gay. Emani un alone di genuinità e di serenità molto bello, che ti mette a tuo agio. Io ho inziato da molto poco una storia con un ragazzo, sfortunatamente non viviamo nella stessa città e nemmeno a due passi l'uno dall'altro. Spero, se tutto andrà bene, che presto potremo iniziare una vita di coppia più a stretto contatto. Per me ora lui è "il mio boy", il mio Fede (si chiama Federico anche lui!), ma dentro lo sento come il mio amore. Federico è come una chiesa di Ravenna: è bello anche fisicamente, o meglio, a me piace molto anche fisicamente, ma anche dopo poco tempo che ci stai assieme, capisci subito quali tesori contiene e che non mette in mostra anche potendo. Sono pazzo di lui, soffro la sua mancanza e incredibilmente, prima volta nella mia vita, son determinato su cosa vorrei dal nostro rapporto di coppia. Una cosa molto semplice: vivere assieme, vicini, giorno per giorno. Il che passerà (ribadisco il se tutto va bene) per cercare un alloggetto assieme e poi tutto il resto. E ribadisco anche il concetto del giorno per giorno. Io son sempre stato abbastanza contrario al matrimonio. L'amore per me è la scelta di vivere assieme ad un'altra persona, di condividere tutto in una maniera profonda, che si rinnova ogni giorno. Il matrimonio, da questo punto di vista, ha lo stesso senso dei piani quinquennali (ed anche la stessa efficacia). Capisco anche le tutele che questo offre, ma ai fini della verità del rapporto di coppia, non serve a nulla. Spero di aver risposto a quello che chiedi. Un abbraccio. Ritter
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