lunedì 21 gennaio 2008

ANZIANI GAY E SOLITUDINE

Ricevo e pubblico, su sua richiesta, una mail di Domenico.

Questo blog è una cosa buona e mi sono detto che una cosa la voglio scrivere pure io. Di anni ne ho 66 e l’hanno scorso ho vissuto la peggiore tragedia che può toccare a un gay anziano come me. Marco, il mio compagno di una vita, si è ammalato e se n’è andato in sei mesi. Non vi voglio parlare di questo perché che cosa vuol dire una cosa del genere si può capire solo se ci si passa e poi mi sembra una cosa che deve rimanere mia anche per rispetto a Marco che era molto riservato, forse sbaglio, ma mi dovete scusare. Vi vorrei parlare del dopo, di quello che ho passato già dai giorni successivi. Noi non convivevamo, io ho una casetta mia e lui ne aveva una sua che adesso è finita ai parenti suoi per evitare storie e anche perché io sono vecchio e una pensioncina per campare ce l’ho. Ancora mi tengo benino, tanti acciacchetti ce li ho, ma malanni brutti brutti no... A casa mia non ho ricordi legati alla sua malattia perché io l’ho assistito fino alla fine ma a casa sua, proprio mi sono trasferito a vivere lì l’ultimo mese perché non se ne poteva fare a mano. A casa mia ho qualche ricordo bello, tante fotografie nostre, le più vecchie di 45 anni fa, adesso le guardo è penso che è tutto passato e che è tutto finito e che per noi, che bene o male eravamo una coppia che viveva con grande tenerezza reciproca, gli anni belli ci sono stati e che, pure Marco lo diceva, rimpianti non ne abbiamo avuti. Quando eravamo giovani facevamo le cose che fanno tutti... poi, col tempo, vengono i malanni e certe cose non c’hanno più lo stesso peso... due vecchi che si coccolano a vicenda la gente non li accetta, ma noi così facevamo, certo quando stavamo tra noi. Fino a due anni fa stavamo bene tutti e due e l’estate ce ne andavamo fuori città a passeggiare per i boschi, lui era appassionato di piante e aveva lavorato in un’azienda che si occupava di rimboschimento e di manutenzione dei boschi, e mi raccontava un sacco di cose sulle piante e io lo facevo parlare, un po’ perché mi piaceva pure a me e un po’ perché quando parlava stava più sereno, perché dopo i 60 anni stava un poco depresso, medicine non ne pigliava però certe volte si chiudeva e mi diceva solo qualche parola, ma quando parlava di piante, di tipi di legno e di cose di questo genere si distraeva. Insomma i primi mesi io sono stato proprio malissimo, quando passavo sotto casa sua mi mettevo a piangere, mi stava pigliando un po’ malinconia pure a me, non cucinavo nemmeno, compravo un po’ di frutta, mi prendevo una tazza di latte e quello era tutto. La mattina mi alzavo tardi e poi la sera non riuscivo a dormire. Avevo provato un poco con la televisione e qualche cosa faceva, poi la televisione s’è guastata e non l’ho ricomprata, un poco sentivo la radio, poi mi mettevo sul letto e mi mettevo a pensare, a ricordare... perché in fondo la vita nostra è stata buona e prima o poi si deve morire, però noi siamo stati insieme. Però dopo, quando è finito tutto, lo senti pesantissimo che è finito tutto. Quelli che sono stati soli tutta la vita le cose che vivo io adesso non le provano, ma noi siamo stati insieme per 45 anni. Quando mi sdraiavo sul letto mi venivano i ricordi e la malinconia mi mangiava dentro. Ho detto: “Qua se vedo avanti così finisco nella depressione nera.” E allora mi sono comprato il computer, non ne avevo mai avuto uno. All’inizio non ci capivo niente, poi piano piano mi ci sono abituato... e adesso qualche cosa la so fare. Sono andato a cercare un poco di siti gay, ma sono cose che non vanno bene per me. Per carità, vedere un bel ragazzo fa pure piacere ma io andavo cercando di capire come vivono i gay dell’età mia, ma non ci stava niente di quello che andavo cercando io. Poi sono capitato sul vostro blog e ho trovato pure qualche cosa sui gay anziani, non è proprio tanto ma c’è. Quelle cose me le sono lette e sono pure un poco malinconiche, però che dobbiamo fare? E poi io amici gay non ne ho, proprio con conoscevo nessuno, mi bastava Marco. Leggendo il vostro blog mi sono sentito meno strano, anche le cose scritte dai ragazzi e anche i commenti mi sono piaciuti molto, cioè sono una cosa bella. Ci sono stato a meditare tanto prima di scrivere a gayproject, mi sembrava una cosa strana, ma pure lui giovane non è e le cose le può capire. Insomma io volevo dire che mi sento un po’ meno perso, un po’ meno solo.Io questa mail te la mando, vedi tu quello che ne vuoi fare, se vuoi nel forum la metti tu direttamente, per il momento non me la sento di registrarmi.Un saluto caro a tutti quanti.
Domenico
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