previa ripulitura del blog da ogni traccia della stupidità di un miserabile imbecille anonimo, sono qui a raccontarvi quello che è successo tra avantieri sera e ieri. Avantieri sera ho trovato un nuovo commento su un vecchio post di Progetto Gay. Il commento riportava un link, l’ho aperto ed era una cosa seria, senza alcun riferimento gay né diretto né indiretto. Ho lasciato un commento su quel blog, il più prudente possibile, senza link ma usando il nick che uso al di fuori di questo blog. L’indomani ho trovato le giuste rimostranze del proprietario del blog dove avevo lasciato il mio commento, questa persona è stata oggetto di un vero e proprio raggiro da parte di qualcuno che probabilmente lo conosce bene. In sostanza qualcuno, usando il suo nick, ha lasciato un “falso” commento a suo nome su Progetto Gay. Il proprietario del blog sul quale avevo lasciato il mio commento si è limitato a dire: “Evidentemente questo che s’è celato sotto il mio nickname è solo uno che ha voglia di fare scherzi...”. Buon per il miserabile imbecille falsario che il proprietario del blog si limiti a questo, perché non si tratta di uno scherzo ma di un reato di violazione della privacy sanzionato penalmente. Ricostruisco i fatti come è possibile attraverso l’analisi statistica degli accessi, che, ovviamente non permette a me di sapere chi sia il colpevole ma potrebbe permettere alla ignara vittima una individuazione abbastanza rapida. Il “Falsario”, chiamiamolo così, ha inserito il suo falso commento alle 19.55 del 31 Ottobre, da una zona tra Reggio Emilia e Modena, è capitato sul post “Blog gay durato un giorno” e ha scritto subito il suo (falso) commento usando per l’inserimento una e-mail di Alice, che non è risultata nemmeno verificabile e probabilmente è inesistente. Dopo aver lasciato il commento, il Falsario ha continuato a leggere il blog per circa 21 minuti. L’idea di scrivere il falso commento era quindi premeditata e Progetto Gay c’è capitato in mezzo solo per caso. Il Falsario intendeva lasciare il suo falso commento su “un blog gay” qualunque fosse, senza stare a pensare troppo. Il Falsario non conosceva l’indirizzo del blog Progetto Gay e lo ha trovato cercando su Google “blog gay”. Il falsario usa un Browser Firefox 2.0.0 con windows XP 1280x1024. Mi risulta poi un secondo eccesso dalla zona di Modena in data 1/11/2007, alle ore 13.05.48, proveniente non da motore di ricerca ma da un sito statistico: shinystat.com, intestato al nominativo della persona titolare del blog dove ho lasciato il mio commento. L’accesso a Progetto Gay in questo caso è risultato una “visita di ritorno” con contatore 1, cioè è la seconda visita proveniente dalla stesso computer. Ne deduco, con probabilità del 99% che si tratti di una seconda visita del Falsario che ha probabilmente accesso al sito statistico del proprietario del blog che probabilmente non è coperto da password. Il Falsario ha cosi verificato “senza accedere al blog del proprietario” e quindi senza lasciare tracce sul sito statistico (finezza da Arsenio Lupin!), che a partire da Progetto Gay, tramite il link da lui lasciato, io avevo aperto il sito della vittima... e quindi la truffa era andata a buon fine! Qualche minuto dopo, e precisamente alla 13.11.13 il proprietario del blog dove avevo lasciato il mio commento “senza link” ma con la firma “il progettista” ha battuto su Google “il progettista” l’unico riferimento di cui disponeva, ed è arrivato a Progetto Gay, dove mi ha lasciato i suoi commenti usando una e-mail diversa da quella del Falsario. Che si tratti di persona diversa dal Falsario è cosa certa perché la visita della quale sto parlando è un primo accesso, se fosse del Falsario sarebbe un terzo accesso! Quello che ha scritto il proprietario del blog, truffato da qualcuno, corrisponde certamente a verità. Il riscontro è assolutamente oggettivo. Con i dati di cui sopra non dovrebbe essere difficile alla vittima individuare da chi è venuta l’idea di fare uno scherzo del genere...
Fin qui i fatti e adesso il commento indirizzato personalmente al Falsario.
Ma che cosa passa per la testa di uno che si permette di scrivere un falso commento in un sito gay usando l’identità di un altro? ... evidentemente non ha il minimo rispetto per i gay (ma ci siamo abituati) ma soprattutto non ha il minimo rispetto per il prossimo e forse addirittura per gli “amici”. Capisco perfettamente che chi non è gay possa non gradire di essere inserito in qualità di commentatore su un sito come questo e la privacy di queste persone DEVE essere assolutamente rispettata. Consiglierei alla vittima del raggiro di non fidarsi troppo degli “amici”, di usare e-mail, nick e password diversi per la gestione del sito (e delle statistiche) e della posta, e di non comunicare assolutamente a nessuno questi dati. Quanto al truffatore, che forse si ritiene spiritoso, sappia che tutti i dati relativi alla faccenda sono stati archiviati a futura memoria, per il caso che debbano ripetersi eventi simili. Sottolineo che usare l’identità di un’altra persona e violarne la privacy è reato punibile penalmente e non esiterò a fornire tutta la mia collaborazione ad eventuali danneggiati che intendano rivalersi per il danno subito in azioni di questa natura. L’onestà dei comportamenti deve essere al primo posto!
Cari amici... vedete a che punto di imbecillità si arriva!
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