Tra i gay, come tra gli etero, esistono persone che ricercano sesso facile sfruttando tutte le occasioni che la rete può offrire e sono decisamente molte, alcune classiche come le chat erotiche e i siti di incontri, il cui fine dichiarato, in modo più o meno esplicito, è proprio quello di combinare incontri sessuali, altre assai più subdole, che colgono spesso i ragazzi del tutto impreparati.
Cerco di spiegarmi con un esempio. Un ragazzo gay ha un blog o un profilo su facebook nel quale sono contenuti dei suoi dati personali che ne consentono l’identificazione, quel ragazzo pubblica sul suo blog o sul suo profilo dei contenuti che, a un occhio esperto, lo identificano come gay (non è neppure necessario che il discorso sia esplicito). Con una rapida ricerca tramite google per il cacciatore di sesso è facile identificare situazioni simili. Identificato l’obiettivo, in genere tramite una foto, che permette di scartare subito le persone non interessanti, il cacciatore di sesso aggiunge un commento “serio” sul blog del ragazzo o sul suo profilo in modo da stimolare l’interesse della potenziale vittima. Sottolineo che, in linea di massima, il commento aggiunto tende a rispondere alla aspettative della vittima potenziale o a sottolineare l’affinità con la vittima: stesso linguaggio, età molto simile, atteggiamenti emotivi molto simili. Riporto qui di seguito tre messaggi autentici lasciati su blog e profili di ragazzi individuabili come gay da cacciatori di sesso (cioè che si sono dimostrati successivamente cacciatori di sesso):
“Ciao, ho letto il tuo post e mi è venuto da piangere, ma perché dobbiamo stare così male? Non è giusto! Sei un ragazzo così sensibile e devi stare così. A me sono successe le stesse cose. Rapporti con i miei pessimi, traumatici, rapporti con gli amici niente, adesso sono solo e non so dove sbattere la testa. Se ti va di parlare un po’, questo è il mio contatto [omissis].”
“Non so se capita anche a te, ma io ho proprio il bisogno fisico di avere un ragazzo vicino e non ce l’ho, non l’ho mai avuto e mi manca da morire. Hai ragione quando dici che la masturbazione non ti basta più. Voglio anche io un ragazzo vero vicino! Ti prego, contattami.”
“Che bel post! Mi sono stancato pure io di dire sempre bugie, vorrei potere parlare con un ragazzo della mia vita vera, vorrei capire come la vive lui, vorrei innamorarmi, non ce la faccio più di stare solo! Se ti va di parlare io sono qui.”
In questi messaggi si individuano alcuni contenuti subliminali che si possono riassumere così:
2) Non ho mai avuto un ragazzo (messaggio incoraggiante che tende ad esorcizzare il rischio aids)
Sottolineo che il cacciatore di sesso non fa riferimenti di carattere sessuale, mette le cose sul piano dell’amicizia, tende a creare un’intimità affettuosa con la vittima ma soprattutto, tende ad “accorciare i tempi degli scambi in chat” e ad andare al più presto ad un incontro faccia a faccia. Riporto qui di seguito un brano di chat tra un cacciatore di sesso 32enne e un ragazzo 16enne (i nomi sono stati cambiati).
16enne scrive - Ti aspettavo!!
32enne scrive - Beh, che ci sentiamo in chat fa piacere anche a me, anzi proprio tanto …
16enne scrive - Sono contento!!! Ieri notte in pratica sono stato sveglio tutta la notte … e non ti dico perché
32enne scrive - Dai, su, perché?
16enne scrive - Beh ho ripensato a tutto quello che mi hai detto ieri, cioè alla tua storia e al fatto che in effetti quel ragazzo non ti meritava proprio, praticamente ti ha solo illuso
32enne scrive - E sì in un certo senso è proprio così, ma dai, alla fine a me del sesso non me ne importa
proprio niente però mi sono sentito tradito, preso in giro, per me innamorarmi è una cosa seria, i ragazzi che prendono il sesso come un gioco non li sopporto proprio
16enne scrive - Ma sai, non sono tutti come te e di ragazzi che pensano solo al sesso ce ne stanno eccome e un po’ li capisco però, perché alla fine un ragazzo pensa pure a quello, non solo a quello, ma ci pensa eccome
32enne scrive - Beh sì, ok, però alla fine volersi bene è un’altra cosa, magari tu penserai che sono troppo tradizionalista però se ti innamori di un ragazzo lo devi fare seriamente
16enne scrive - Sono d’accordo, però, alla fine il sesso c’è comunque
32enne scrive - Ma tu di dove sei? Perché abbiamo parlato di tutto ma non ce lo siamo detto, io sono di Milano
16enne scrive - Veramente? Pure tu! E di che zona?
32enne scrive - San Siro e tu?
16enne scrive - Io Niguarda. Allora stiamo pure vicini!
32enne scrive - Che ne diresti se ci si vedesse di persona, così, magari per bere qualcosa
16enne scrive - Veramente mi piacerebbe ma non sono abituato ad andare nei locali gay
32enne scrive - Ma quali locali gay! No, io parlo di un bar con una sala da tè. Nei locali gay non ci andrei mai.
16enne scrive - Ah, ok, per me va bene
32enne scrive - Pure stasera?
16enne scrive - Sì, però non facciamo tanto tardi che i miei sono una palla sugli orari, massimo alle undici a casa
32enne scrive - Alle undici sarai a casa sicuro, ti riaccompagno io
16enne scrive - Allora a che ora ci vediamo e dove?
32enne scrive - Se mi dici dove stai vengo a prenderti sotto casa tua
16enne scrive - Io sto [omissis]
32enne scrive - Allora passo alle sei sotto casa tua ok?
16enne scrive - Perfetto!
32enne scrive - Il mio cellulare è [omissis], se mi dai il tuo, in caso di necessità ti posso chiamare
16enne scrive - Ok [omissis] ecco, allora ti aspetto alle sei sotto casa e GRAZIE!!!
32enne scrive – Grazie a te e ci vediamo alle sei. Ciao!
16enne scrive - Ciao!
Sottolineo che la chat che ho riportato sopra non si conclude con un invito al 16enne da parte del 32enne a vedersi a casa del 32enne perché la cosa sarebbe troppo scoperta e l’invito sarebbe rifiutato, ma con un invito che all’apparenza non ha nulla che possa fare pensare ad un incontro di sesso.
Il 32enne della chat riportata sopra si presenta affettivamente alle 18.00 in punto al luogo dell’appuntamento con una bella macchina pulita e lucidata per l’occasione e per di più elegantemente vestito, ma senza eccessi. Il locale scelto è di medio livello ma il tavolo è decentrato. La conversazione reale si sviluppa più o meno così (il testo è stato ricostruito dal 16enne a distanza di circa due settimane):
16enne scrive - Ma dai!
32enne scrive - Hai due occhi bellissimi!
16enne scrive - No, dai, non c’è problema …
32enne scrive - Che bel sorriso che hai! Hai un viso di una dolcezza molto maschile, una cosa rara …
16enne scrive - Ma dai …
32enne scrive - Sei alto, proprio di bella figura, sembri più grande della tua età e hai della mani bellissime
16enne scrive - Ma dai … mi metti in imbarazzo …
32enne scrive - Hai delle labbra bellissime … guardami negli occhi, ecco così, lo sai che si vede l’anima e la tua è bellissima … posso stringerti la mano? Dai ti prego … sotto il tavolo, tanto non ci vede nessuno … ecco … che bello! … dai siediti qui, a fianco a me, ecco … sento il tuo calore … ti voglio baciare, mi mancano le tue labbra sarà bellissimo
16enne scrive - Ma dai, non c’è problema, un po’ di imbarazzo c’è perché è la prima volta però è proprio bello, la spinta sessuale la sento fortissima, prima quando mi hai toccato stavo proprio per venire.
32enne scrive - Io adesso penso di essere in condizioni di uscire …
16enne scrive - Io no! aspettiamo ancora un po’, così proprio non posso.
32enne scrive - Ma sei proprio bello!
16enne scrive - Guarda che se fai così qua ci stiamo fino a domani … aspetta va, uso la giacca, dai usciamo così, non penso che si nota …
32enne scrive - No, per niente … queste sono le chiavi tu vai in macchina, io passo alla cassa e vengo
16enne scrive - Ok …
A questo punto intervengono le rassicurazioni del 32enne sull’assenza del rischio aids:
Il 16enne, al termine della sua prima esperienza con il 32enne non si sente né depresso né vittima, si sente grande, ha l’impressione di poter portare un ragazzo più grande a fare quello che vuole lui ed è anche soddisfatto di sé, considera quello che ha fatto un’esperienza di amore e di passione e vede il ragazzo 32enne come il suo ragazzo, vorrebbe diventare il centro della vita di quel ragazzo, conoscere ogni cosa della sua vita, in pratica vorrebbe costruire con lui un rapporto di coppia, ma è proprio qui che la cosa va in crisi. Il 32enne ha la sua vita nella quale il 16enne non può e non deve entrare, il 32enne non è disponibile quando vuole il 16enne ma deve essere il 16enne ad essere sempre disponibile quando vuole il 32enne. Di test per l’aids non si deve nemmeno parlare perché la risposta è sempre la stessa: “Te l’ho detto che non c’è nessun rischio!” Meno che mai si potrà vedere il tesserino dei donatori di sangue, si potrà invece vedere il risultato di un test HIV non recente da cui risulta che il 32enne è sieronegativo. Questo però significa una cosa sola e cioè che il 32enne ha avuto in altre situazioni il timore di essere sieropositivo e per questo ha fatto il test, cosa che non rassicura affatto. I ragazzi che non hanno mai avuto rapporti sessuali non hanno ovviamente mai fatto il test per l’HIV, chi lo ha fatto deve avere avuto qualche preoccupazione connessa a rapporti sessuali con molta probabilità a rischio.
Aggiungo una sola considerazione, dopo un rapporto a rischio anche basso, che non significa senza rischio, in genere, interviene la paura dell’aids, paura che PURTROPPO INTERVIENE SEMPRE DOPO E NON PRIMA, e i ragazzi fanno il test, che deve essere ripetuto a distanza di tempo. Tutto questo comunque toglie loro la tranquillità per molto tempo, anche se, per fortuna, non sono frequenti i casi in cui si finisce in sieropositività per un rapporto con una persona di cui non si sa con certezza che è sieronegativa.
Il rapporto tra il 16enne e il 32enne si conclude quando il 16enne si rende conto di essere un diversivo sessuale e nulla più, è allora che intervengono i sensi di frustrazione e di smarrimento e si ha l’impressione di avere buttato via la propria sessualità con una persona che altro non era che un cacciatore di sesso e, se si è trattato della prima esperienza sessuale, un’esperienza del genere condizionerà per un bel po’ la sessualità del 16enne. Ma una cosa va detta: ANCHE SE E’ MEGLIO USARE IL CERVELLO PRIMA E NON DOPO E’ COMUNQUE BENE COMINCIARE AD USARLO!!
CONCLUSIONI
Storie come quella riportata in questo articolo NON HANNO NULLA A CHE VEDERE CON L’AMORE GAY, sono storie squallide di abbordaggio senza scrupoli e di ingenuità, due ingredienti che se messi insieme diventano pericolosi. L’amore gay è una cosa seria e ha bisogno di crescere su una base affettiva vera, non si tratta di provare un’esperienza ma di amare una persona.
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