lunedì 17 marzo 2008

ESPERIENZE GAY

Ciao Project,
conosco il blog progetto gay da parecchio tempo e da un po’ ho cominciato a leggere anche il forum. Non pensavo proprio che ci avrei scritti niente, però una cosa la devo dire, tu dai del mondo gay una visione molto particolare, quando leggo i post dei ragazzi del forum mi rendo conto che anche loro la pensano in sostanza come te, forse sono stati fortunati e hanno conosciuto solo gli aspetti positivi dei gay ma ci sono tante altre cose a cui un ragazzo gay dovrebbe fare la massima attenzione per evitare di mettersi nei guai. Io ho 26 anni e vivo da sempre a Milano ma ti posso garantire che ho visto cose veramente molto diverse da quelle che scrivi tu. Te lo dico non in senso polemico, perché le cose che metti nel blog mi piacciono molto, ma per me rappresentano più una sola faccia della medaglia che la regola, più quello che vorrei che quello che vedo o che ho visto fino ad ora. Ho letto i tuoi articoli sulla prostituzione omosessuale e vorrei dire che anche quando non si arriva a quei livelli spesso un ragazzo giovane rischia di trovarsi a contatto con gente scoppiata, magari non per colpa sua, e con situazioni che hanno un bel po’ di patologico anche nella concezione del sesso. Ma non voglio fare un discorso generico. Ti racconto una storia vera, la mia, penso che possa servire a riflettere.
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So da sempre di essere gay, a 16 anni mi sento solo, mi manca proprio un contatto fisico. Non so nemmeno che cosa vuol dire questa espressione, se cioè mi mancano un abbraccio e un po’ di coccole oppure mi manca proprio un contatto sessuale vero, probabilmente mi mancano tutte e due le cose e ci sto male ma morire, mi innamoro di un compagno di scuola etero e passo un paio d’anni a corrergli appresso, naturalmente senza risultato, anzi con l’unico risultato di essere sputtanato dappertutto, pure a casa, e di essere preso a pesci in faccia con una scenata memorabile, anche se non avevo fatto niente di assurdo, ma proprio niente. A 18 anni litigo tutti i giorni coi miei che ormai mi tollerano ma mi hanno già completamente scaricato, a scuola vado malissimo, in quarto rischio di essere bocciato anche perché a scuola non ci vado proprio, poi mi graziano e arrivo in quinto. Mi viene l’idea fissa di trovare qualcuno, di nuovo non so dire se per essere abbracciato o per fare sesso. Ho un bisogno disperato che qualcuno si occupi di me che mi faccia sentire che mi vuole bene ma non c’è nessuno e allora comincio a seguire due strade, una è quella della palestra e l’altra è quella degli incontri combinati su internet. Sul lato palestra dopo una settimana trovo in tipo sui 35 che sembra interessato, un tipo fine, un bel ragazzo, un po’ troppo vecchio per me ma un bel ragazzo, mi corteggia, sguardi, attenzioni, inviti al bar interno ma anche un po’ di complimenti, mi dice che sono un bel ragazzo, insomma, io mi sento incoraggiato. Pensavo che gli facesse piacere guardarmi nello spogliatoio o nella docce... macché! Faceva proprio come se non ci fossi, però continuava a corteggiarmi, allora mi faccio coraggio e gli dico: “Sono gay” e lui mi dice: “Anche io... però qua sono etero...” Io non capisco il senso della risposta, dopo qualche giorno mi dice: “Ci vieni a casa mia stasera?” Io mi sento preso alla sprovvista, che cosa mi posso aspettare lo so benissimo... cioè non lo so per niente... perché uno dice: “Mi aspetto che si faccia sesso...” Ok ma che vuol dire? ... Insomma, ci vado, mi sentivo eccitatissimo, per me è la prima volta. Mi aspettavo una cosa tenera ma non è stato così per niente, io non ho avuto nemmeno il coraggio di reagire e lui si è comportato proprio come una bestia, da me voleva una cosa sola, di me non si è occupato per niente, per lui ero più o meno come una bambola gonfiabile. Quando ha fatto quello che voleva è finito tutto e per me non c’è stata nemmeno una carezza. Mi guardava soddisfatto, a me invece veniva da piangere, mi sentivo uno schifo, avevo dato la mia verginità a una bestia simile, mi sentivo un cretino imperdonabile. Lui se n’è accorto e m’ha detto che ero un ragazzino e che se non ci volevo stare non gli dovevo dare corda ecc. ecc. Mi sono rivestito e me ne sono andato. Allora mi è venuto veramente in testa che per me vivere non avrebbe avuto nessun senso e che i gay erano tutti uno schifo, uno peggio dell’altro. Dopo qualche girono ne ho trovato un altro in internet, Giacomo,... uno con un fisicaccio palestrato ma con uno sguardo dolce... Ci incontriamo, non è bellissimo ma non è nemmeno malaccio, non va subito al sodo, insomma un po’ si parla, mi dice che non ha mai fatto sesso con un ragazzo, con le ragazze sì. Tipo molto indeciso che si fa corteggiare, gli sto appresso 15/20 giorni e poi finalmente il primo rapporto con lui. Comincia niente male... io penso questa volta ho trovato quello buono. Nessuna forzatura... poi sul più bello bi bacia e mi dice: “Marco... ti amo!” ... ma io mi chiamo Gianfranco e lui lo sa benissimo... faccio finta di non capire e lui mi chiama Marco un’altra volta. Gli dico che mi chiamo Gianfranco e lui mi dice che vuole chiamarmi Marco. Gli chiedo perché e mi dice che lui ha bisogno di Marco perché lui è innamorato di Marco e non di me, che io non potrò dargli mai nulla perché solo Marco può farlo stare bene. Gli chiedo chi è Marco e mi racconta la storia, in pratica lui è cotto di Marco ma Marco di lui se ne infischia totalmente. Anche Marco è gay, ma Marco è bellissimo e appresso ne ha quanti ne vuole... in pratica abbiamo passato tutta la notte a parlare di Marco. Giacomo un po’ mi faceva pena, ha preteso che lo aiutassi a scrivere una lettera a Marco, io gli dicevo: “Ma scusa, ma che gliela mandi a fare? ... quello non ti si fila proprio...” Ma lui insisteva: “No, dai, ti prego, scriviamola...” e mi diceva tutte le cose che ci dovevo mettere. Alla fine la lettera l’abbiamo finita... e mi ha chiesto di mandare l’e-mail, gli ho detto: “Leggila prima!” Ma mi ha detto che si fidava e io l’ho mandata. Il giorno appresso Giacomo mi chiama alla cinque di pomeriggio, io pensavo che volesse vedermi e invece no... mi fa tutta una storia incolpandomi di cento cose... che Marco gli aveva sbattuto il telefono in faccia perché una lettera come quella la poteva scrivere solo un imbecille come me perché ero stato troppo aggressivo... in sostanza se Marco l’aveva mandato a quel paese la colpa era la mia... ma è andato oltre: “Tu hai approfittato di un mio momento di debolezza per portarmi a fare l’amore, ma io non volevo... mi sento come se mi avessi violentato... ma tu nemmeno tre ne rendi conto...” Al che lo mando sonoramente a quel paese. Dieci giorni dopo mi si mette appresso in palestra uno di 50 anni... e che soggetto: pelato, grasso come un palla di lardo... insomma questo non la finiva più... ma cavolo, io avevo 18 anni, lui 50... gli dico no! ... niente, insiste! Mi fa fare delle figure di mer... davanti a tutti... poi un istruttore mi chiede: “Ma tu lo sai chi è quello?” io rispondo: “No! Chi è?” e l’istruttore mi dice che era un costruttore ricchissimo che si era ripassato tutti i ragazzi della zona... Chiudo con la palestra. Mi resta internet... adesso cerco solo coetanei. Due fratelli mi propongono di fare il terzo... no, grazie! Ne conosco finalmente un altro, uno caruccio... le chat erano dolcissime... parlava anche di sesso in modo un po’ provocante... ma con educazione... ci sentiamo tutti i giorni, mi sembra proprio una bella persona, ci parlo volentieri, insisto per conoscerlo ma prende tempo, penso che sia un uomo adulto che dice di essere un diciottenne e gli chiedo di poterlo vedere in cam, apriamo una videochiamata... è veramente giovanissimo... ha 15 anni, ed è bello come il sole... però è minorenne, siamo rimasti amici per qualche mese poi s’è trovato un ragazzo di 29 anni e non ci siamo sentiti più. Passano due o tre mesi e incontro Leo, 19 anni, facciamo anche un po’ di sesso in chat e con la videocamera. Mi piace parecchio... Alla fine arriviamo all’appuntamento... per me è una cosa fondamentale. Lo aspetto... ma lui non viene... torno a casa apro la chat dove lo sentivo sempre ma si è cancellato. Il suo blog non esiste più. Sparito nel nulla!
Ho conosciuto una marea di gente strana, soprattutto di gente con la fissa del sesso, sia giovani che anche 40/50enni e la cosa che mi è venuta in testa è che essere gay non deve essere una cosa così facile perché di gente spostata ce ne sta tanta... A onor del vero ho conosciuto anche tanti ragazzi come si deve, tante coppie gay serie. Sono quattro anni che sto insieme al mio ragazzo, che si chiama Lorenzo. Quando ci siamo conosciuti pensavo che fosse l’ennesimo cacciatore si sesso facile ma con lui è stato diverso... ma Lorenzo è arrivato dopo una lunghissima serie di esperienze sgradevoli... nemmeno sgradevoli, direi proprio di esperienze che si concludono con la frase classica: “Ma come ho fatto a correre appresso a un deficiente come questo!” Voglio dire che mi sta bene quello che dice Project e che alla fine le cose positive nel mondo gay ci sono eccome, ma bisogna pure aprire bene gli occhi e distinguere le persone serie da quelli che a 30/50 anni giocano ancora a fare i ragazzini.


Un abbraccio a tutti!
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Se volete, potere partecipare alla discussione sull'argomento aperta nel forum di Progetto Gay:
http://progettogay.forumfree.net/?t=26146571

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