sabato 26 giugno 2010

DA PRETESO ETERO A GAY A 30 ANNI

Ciao Project,
31 anni, quasi sposato, dico quasi perché alla fine non ce l’ho fatta, secondo quanto avevamo programmato con la mia ex ci  mancavano sei mesi al matrimonio. Prima pensavo che l’idea di sposarmi avrebbe messo fine ai miei problemi, ma cominciavo a sentirmi in trappola, alla mia ex non avevo detto nulla. Secondo lei andava tutto benissimo perché con lei riuscivo ad avere dei rapporti soddisfacenti, anche sessuali, ma io immaginavo di stare con un ragazzo e solo così riuscivo ad eccitarmi. In pratica la pensavo del tutto priva della sua femminilità e anche dotata di attributi sessuali maschili. Più mi rendevo conto che non era così e peggio stavo. Lei mi desiderava e faceva di tutto per eccitarmi, la risposta fisica c’era ma io non la desideravo. Non abbiamo mai avuto rapporti penetrativi, non ce l’avrei proprio fatta, insomma provavo quasi un senso di repulsione mi sembrava una violenza su me stesso, e così a sei mesi dalla scelta definitiva ho detto a lei, ma anche alla sua famiglia e alla mia, che non mi sentivo di sposarmi. Apriti cielo quello che è successo! Mia madre ha pensato che io avessi un’altra ragazza e lo ha pensato anche la mia ex, mi hanno tempestato di domande di tutti i tipi, le hanno pensate tutte ma l’idea che io potessi essere gay non li ha neppure sfiorati. Con lei e con la sua famiglia la rottura non poteva essere più traumatica di come è stata, coi miei le cose sono andate diversamente, per mia madre la mia ex aveva ragione a pensare che io la tradissi, per mio padre se non me la sentivo ho fatto bene a troncare prima. Ma al punto in cui sono la situazione è ferma, si aspettano da me che io porti a casa un’altra ragazza, secondo loro la cosa è ovvia e necessaria, ma in realtà non solo non ho nessuna ragazza da portare a casa ma dovrei portare a casa un ragazzo e per di più pure molto più giovane di me, dieci anni meno di me. Se facessi una cosa simile non immagino nemmeno la reazione. Che io sia gay sicuramente non se lo aspettano proprio e che io possa stare con uno che ha dieci anni meno di me meno ancora, anche se tra mio padre e mia madre ci sono 16 anni di differenza, ma loro sono etero e la cosa è considerata normale. Il mio ragazzo l’ho incontrato un anno fa. Ci siamo conosciuti sul treno, abbiamo fatto insieme casualmente un viaggio fino in Ungheria. Buona parte del viaggio è stata di notte, in un treno quasi deserto, sulla carrozza ci saranno state 5/6 persone e avevamo un scompartimento solo per noi. Abbiamo parlato parecchio, poi si è addormentato sui sedili ed era proprio bellissimo stare di fronte a lui, che, tra l’altro, è anche un gran bel ragazzo. Poi si è svegliato e abbiamo ricominciato a parlare, inevitabilmente di ragazze (discorso avviato da lui) e mi ha detto che non era il suo genere. L’ho guardato stupito e lui mi ha chiesto: “e tu?” e a quel punto gli ho detto la verità. L’imbarazzo ma anche l’interesse reciproco è stato enorme, mi ha chiesto delle mie esperienze a livello sessuale e gli ho detto che non ero mai stato con nessuno, salvo un po’ di petting, anche spinto, con la mia ex, e mi ha risposto che anche lui non era mai stato con nessuno ma che voleva che succedesse solo se si fosse innamorato veramente e fosse stato ricambiato. Ci siamo scambiati i numeri di cellulare. Mi ha detto tante cose anche della famiglia, insomma si è creato un bel clima. Abbiamo parlato fino all’arrivo. Lui è sceso prima di me. Qual viaggio mi ha letteralmente sconvolto la vita. Speravo con tutte le mie forze che mi richiamasse e così è successo, poi ci siamo visti spesso quando è tornato in Italia perché abita in una città che sta a 20 minuti di treno dalla mia. Quindi abbiamo passato sempre la domenica insieme. Mi faceva una tenerezza infinita e lo desideravo eccome anche a livello sessuale ma dato quello che mi aveva detto non ho mai fatto un passo che potesse metterlo in difficoltà. All’inizio non gli avevo detto nulla della mia ex, ma poi ho dovuto dirglielo e lì ho capito che si era innamorato di me. Ha reagito proprio con manifestazioni di panico, era preoccupatissimo, mi diceva che non dovevo mettermi nei guai ma parlava sempre di me e mai di sé, alla fine mi ha detto chiaro che il suo sogno sarebbe stato stare con me, proprio perché con lui non ci avevo provato spudoratamente e mi ha baciato per la prima volta. Dopo due giorni ho troncato con la mia ex. Ho desiderato tantissimo fare sesso con lui ma per mesi non l’ho mai fatto perché mi sentivo come se in qualche modo stessi per fare una cosa sbagliata. Ci vedevamo, uscivamo, stavamo benissimo insieme, io ero tentatissimo ma cercavo di evitare, poi alla fine ci siamo arrivati. Ha preso lui l’iniziativa e io l’ho lasciato fare. Non è stata una cosa di sesso, era un’esigenza profonda sia sua che mia. Quando lo abbracciavo provavo un trasporto totale, non ho mai avuto il minimo dubbio che il mio ragazzo potesse essere solo lui. Con me è tenerissimo ma anche molto deciso, ha le sue idee in testa e questo mi piace molto, diciamo che sono anche contento che in pratica le scelte le fa soprattutto lui, perché alla fine fa quello che vorrei fare io anche se magari non avrei il coraggio di dirlo. Con lui sto bene e penso che lui stia bene con me (lui sa di questa mail, gliela ho fatta leggere). Ma arrivati a questo punto che si fa? Io penso che ormai siamo una coppia vera ma lui sta all’università e ne avrà per anni, io ho un lavoro precario e non so mai che succederà da qui a sei mesi. Come possiamo pensare a una vita in due? I suoi di lui non sanno nulla ma non la prenderebbero bene, tanto più perché ho 10 anni più di lui. In pratica abbiamo ancora bisogno dell’appoggio delle nostre famiglie per un bel po’ di anni. Lui non mi sembra preoccupato per questo, dice che quello che conta è che io ci sia e che il fatto che gli altri sappiano può essere solo un problema in più non una libertà in più. Di coming out non ne vuole assolutamente sapere e nemmeno di fare progetti a troppo lunga scadenza. Io lo vorrei sempre con me e invece ci si vede al massimo una volta alla settimana, Non mi lamento, per carità, anzi mi ritengo veramente fortunatissimo ma sogno di poter vivere con lui, in una casetta tutta nostra, di potermi addormentare stringendolo fra le braccia, ma adesso la situazione è di stallo totale e resterà così per anni. Un po’ di malinconia me la sento dentro, perché ho trovato un ragazzo meraviglioso ma non posso vivere con lui la vita che vorrei e che vorrebbe anche lui.  E invece potrebbe essere così facile vivere una felicità totale!
Un abbraccio Project. Se vuoi pubblica la storia, lui è d’accordo.
Ex viaggiatore solitario
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