giovedì 7 gennaio 2016

IMPRINTING E ORIENTAMENTO OMOSESSUALE

STORIE DI OMOSESSUALI TRA 800 E 900 – parte quinta
Prosegue la pubblicazione delle storie presentate da Havelock Ellis nel suo trattato sull’inversione sessuale.
La Storia 10 dimostra una classica situazione di iniziazione sessuale della fine dell’800 e apre uno squarcio sulle pratiche omosessuali più diffuse, tra le quali, come avviene quasi sempre nei casi presentati da Havelock Ellis, non è compresa la penetrazione anale.
La Storia 11 è di difficile interpretazione. La sessualità giovanile del protagonista, che appare nettamente gay, è presentata come profondamente condizionata dalla frequente masturbazione. Il protagonista, a distanza di qualche anno, afferma di essere alla vigilia del matrimonio e di avere cambiato orientamento sessuale, ma quello che dice della ragazza che sta per sposare sa ben poco di vero innamoramento. La penetrazione anale, ritenuta impensabile nella fase gay, diventa, nella fase etero, una pratica che si alterna alla penetrazione vaginale.
La Storia 12 presenta uno stereotipo di omosessualità caratterizzato da atteggiamenti femminili ostentati più che da vera effeminatezza.
Buona lettura.
STORIA 10 
A. H., dell’età di 62 anni. Appartiene ad una famiglia che non può essere considerata in buona salute, ma non c’è follia tra i parenti prossimi. Il padre è un uomo molto virile di caratteristiche elevate e di buona intelligenza, ma di salute fisica non sana. La mamma era instabile e nervosa, ma in possesso di indomito coraggio e molto affettuosa; ha vissuto molto felice con suo marito. Divenne un’invalida cronica e morì di consunzione. A. H. era un bambino di sette mesi, il terzo della famiglia, tutti nati molto rapidamente, tanto che tra il primo e il terzo figlio c’era solo una differenza di età di tre anni. A. H. ritiene che anche uno dei suoi fratelli, che non si è mai sposato e preferisce gli uomini alle donne, sia invertito, anche se non nella stessa misura di lui stesso, e sospetta anche che una relazione di sua madre potrebbe essere stata con un invertito. La sorella, che assomiglia al padre nel carattere, è sposata, ma si parla di lei come di una donna da donna piuttosto che come di una donna da uomo. La famiglia in genere è considerata orgogliosa e riservata, ma di doti mentali superiori.
Nei primi anni di vita, A. H. era di salute delicata e i suoi studi erano spesso interrotti per malattia. Pur vivendo in una condizione buona, era timido e nervoso, spesso depresso. Nella vita successiva la sua salute è arrivata fino ad un livello medio, ed è stato di solito in grado di nascondere i suoi dubbi mentali e la sua diffidenza.
Da bambino giocava con le bambole e aveva delle ragazze come compagni fino a un’età in cui giunse alla consapevolezza che il suo comportamento era insolito e diventò vergognoso, mentre suo padre sembrava preoccupato per lui. Ritiene di essere stato un bambino molto infantile.
La sua vita sessuale consapevole iniziò un un’età compresa tra gli 8 e i 10 anni. Stava giocando in giardino dalle quando vide un servitore che era stato a lungo con la famiglia, in piedi davanti alla porta di un capannone con il pene eretto ed esposto. Il ragazzo non aveva mai visto nulla del genere prima, ma provava grande gioia per quell’esibizione e si mosse timidamente verso l’uomo, che si ritirò nel capanno. Il ragazzo lo seguì e gli fu permesso di accarezzare il pene e di giocarci fino a quando non arrivò l’eiaculazione, l’uomo rispose, alle innocenti richieste di informazioni del bambino, che “era stato bello.” Questa esperienza fu spesso ripetuta con lo stesso uomo, e il ragazzo si confidò con un altro ragazzo, suo amico, con il quale cercava di accertare per esperienza personale in che cosa consistesse la “bella sensazione”, ma erano troppo giovani per trarre un qualche piacere dal tentativo, oltre la gioia di fare ciò che era istintivamente sentito come “mangiare un frutto proibito.”
Da questo periodo le sue tendenze sessuali iniziarono a diventare fisse e consapevoli. Non ebbe mai, in nessun periodo della vita, un’attrazione sessuale consapevole neppure momentanea verso una persona del sesso opposto. Le sue amicizie più calde, infatti, erano state con le donne e molta della felicità che ha goduto, forse la maggior parte, è stata prodotta da quelle amicizie. Ma la passione era suscitata solo da persone del suo stesso sesso, in genere da uomini molto più giovani di lui. Si sente timido e a disagio in presenza di uomini della sua età. Ma anche alla sua età attuale, il tocco di un uomo o di un ragazzo può causargli la gratificazione più vivace.
Poco dopo l’incidente già narrato di quanto era ragazzino, A. H. indusse un ragazzino suo compagno ad andare con lui in un posto tranquillo, dove, su suggerimento di A. H., ciascuno a turno prese in bocca il pene dell’altro. A. H. non aveva mai sentito parlare di un tale procedimento. Fu un istinto naturale.
Cominciò a masturbarsi in tenera età. Ma ben presto trovò un compagno per condividere la sua passione. Un uomo più anziano, in particolare, sposato e con una famiglia, diventò suo complice in ogni occasione possibile, e si manipolavano l’un l’altro. All’età di 21 anni, la fellatio cominciò ad essere praticata con quest’uomo. Divenne una pratica destinata a durate tutta la vita, e il suo metodo preferito di gratificazione sessuale. Preferisce che la eseguano su di lui, ma non ha mai chiesto a nessuno di fare per lui quello che lui stesso non avrebbe fatto per l’altro, se richiesto. Non c’è mai stata pedicatio. Il pene, si può aggiungere, è di buone dimensioni e i testicoli sono piuttosto grandi.
Nessuno ha mai sospettato la perversione sessuale di A. H., nemmeno il suo medico, con il quale ha avuto per lungo tempo una stretta amicizia, fino a quando in un momento di grande angoscia mentale A. H. non gli ha volontariamente rivelato il suo stato. È abituato alla società raffinata, ha sempre letto molto, aborrito i passatempi atletici, ha amato la poesia, i bambini e i fiori. Il suo amore per la natura equivale, infatti, ad una passione. Ovunque è stato ha fatto amicizie tra le persone migliori. Confessa di aver avuto occasionali periodi di dipendenza da sostanze stupefacenti, dovuti ad una compagnia socievole, e controllati solo con la forza di volontà.
Per gli affari non ha la minima attitudine, e non può seguire i suoi propri affari. Ha sempre temuto la povertà e la miseria. Ritiene, tuttavia, di essere considerato abbastanza capace tra i suoi amici.
Considera l’inversione una cosa naturale, nel suo caso, e ritiene di avere tutto il diritto di gratificare i suoi istinti naturali, quantunque ammetta anche che essi possano essere vizi. Non ha mai cercato di influenzare una persona innocente verso le proprie tendenze.
STORIA 11 
T. D., non sa di nulla di anormale nella sua ascendenza. Suo fratello ha tendenze omosessuali, ma è anche attratto da donne. Una sorella, che è molto religiosa, afferma che lei ha poche inclinazioni sessuali o non ne ha per niente. Erano tutti di una disposizione sognante, da giovani, con disgusto dei loro insegnanti. Egli ha inviato il seguente rendiconto di sé dall’Università, all’età di 20 anni:
“Quando ero un bambino (prima di andare a scuola a 9 anni),” egli scrive, “ero già di carattere affettuoso, un affetto che girava prontamente verso un sesso o verso l’altro. Nessun ragazzo fu la causa delle mie inclinazioni, che erano del tutto spontanee. (Senza dubbio, una parte delle motivazioni può essere trovata nel nostro sistema sociale, nel quale le donne sono piuttosto creature da salotto che devono essere trattate con rispetto a distanza.) Quando avevo 10 anni, in una scuola preparatoria, ho cominciato a formare legami con altri ragazzi della mia età, in cui ho sempre avuto riguardo alla bellezza fisica. È questa fase, in cui l’elemento sessuale è latente, che Shelley dice venir prima dell’amore nelle nature ardenti.
A 12 anni imparai la masturbazione, a quanto pare per istinto, e, mi spiace dirlo, la praticai eccessivamente per i successivi sette anni, sempre in segreto e con vergogna, e spesso con l’accompagnamento di fantasie pruriginose che non hanno impedito però che i miei rapporti con quelli che amavo fossero di natura molto spirituale. La masturbazione era spesso praticata quotidianamente, con esplosioni di pentimento e astinenza, ultimamente più raramente. Ma fino a quando avevo 15 anni non sapevo assolutamente nulla di questioni sessuali, e solo all’età di almeno 17 anni fui consapevole del desiderio sessuale, che reprimevo con vergogna.
A causa dell’eccessivo auto-abuso, non sono in grado di eiaculare se non manualmente, ma il desiderio è forte. Penso che un contatto nudo sarebbe sufficiente, e in ogni caso un rapporto intercrurale. Aborrisco la pedicatio e la fellatio. Adoro i ragazzi di età compresa tra 12 e i 15 anni; devono essere della mia classe sociale, raffinati, e amabili. Desidero solo la parte maschile attiva. Ora considero le mie inclinazioni come naturali e normali per me. La difficoltà consiste nel guidare l’altra parte a considerarle come tali, oltre che nella giovane età richiesta e nella natura clandestina delle procedure necessarie. Le difficoltà morali delle circostanze sono così forti che ho poca speranza di gratificare la mia passione completamente. Un paio di volte si sono sbagliato circa il carattere del ragazzo. L’ultima amicizia è durata tre anni, durante i quali l’ho visto nudo solo due o tre volte (questo mi provocava l’erezione), non l’ho mai toccato pruriginosamente, e l’ho baciato solo una volta.
Non ho mai trovato un oggetto soddisfacente dei miei sentimenti, e la mia felicità e forse la mia salute, sono state gravemente ferite. Nella mia scuola pubblica un insegnante mi ha aiutato in una comprensione più vera di queste cose. La sodomia solo animale che esiste in molte scuole pubbliche era sconosciuta. Quello che ho imparato del sesso l’ho imparato da me. Mi è stato raccomandato di rivolgere le mie aspirazioni alla donna universale astratta,… ma finora almeno io non riesco a farlo.
La statuaria greca maschile e il Fedro di Platone hanno avuto una grande influenza sui miei sentimenti, anche se solo confermativa. Il mio ideale è quello di Teocrito XIII, in cui Ercole stava portando Hylas alla misura perfetta un uomo. Il mio primo pensiero è il bene del mio amico, ma, fatta eccezione per la buona influenza soggettiva della passione, ho fallito completamente.
Sono molto alto, scuro, piuttosto forte, appassionato di giochi, anche se non riesco ad eccellere a causa della miopia. Io sono inglese, anche se ho sangue francese, che può spiegare una disposizione appassionata senza riserve. A differenza di altre persone, non sono affatto femminile, né per quanto ne so, qualcuno lo ha mai pensato. Posso fischiare facilmente e bene. Sono così maschile che non riesco nemmeno a concepire il piacere sessuale passivo nelle donne, e ancora meno negli uomini. (Questo costituisce una delle difficoltà nell’amore dei ragazzi.) I miei affetti sono inestricabilmente legati agli ideali di tutela di uno più debole di me. In tempi precedenti, quando la sessualità era meno consapevole, questo fatto era una grande fonte di sentimento romantico, il cui fascino si va però via via perdendo. Non riesco a capire l’amore dei maschi adulti, e ancora meno se sono di classe inferiore, e l’idea della prostituzione per me è nauseabonda.
Credo di poter dire di avere il senso estetico e quello morale fortemente radicati. Anzi, li considero in gran parte sinonimi. Non ho attitudine drammatica, e, anche se mi illudo di avere buon gusto per la musica, non conosco la musica Se ho un colore preferito, è un cremisi scuro o blu, del tipo del vecchio vetro colorato. Ricavo grande piacere da tutta l’arte letteraria e pittorica e dall’architettura; in sostanza, dall’arte di tutti i tipi. Sono abile nello scrivere versi lirici personali, cosa che mi dà sollievo.
Penso che la mia inversione debba essere congenita, perché il desiderio di contatto con quei ragazzi che ho amato è iniziato prima della masturbazione e si è prolungato in luoghi pubblici e privati e nella vita universitaria. L’altro sesso non mi attira, ma io sono molto amante dei bambini, intendo delle bambine così come dei bambini. (Se c’è sessualità in questo, e penso che non ci sia, è comunque latente).”
Questa dichiarazione è interessante perché può anche condurci a supporre che l’autore, che è di mente equilibrata e di sano giudizio, possieda una visione omosessuale ben definita della vita. Mentre, tuttavia, è la regola che la direzione permanente dell’impulso sessuale si decida intorno all’età di 20 anni, questa età è troppo anticipata per permetterci di valutare in modo definitivo, soprattutto in un giovane i cui impulsi adolescenziali indifferenziati o omosessuali sono favoriti dalla vita universitaria. Questo è proprio quello che si è verificato nel caso di T. D., che, pur possedendo certamente un qualcosa di psichicamente anomalo, è ancora prevalentemente maschile. Lasciando l’università la sua eterosessualità si affermò normalmente. Circa sei anni dopo la precedente dichiarazione, scrisse che si era innamorato. “Sono alla vigilia di sposare una ragazza quasi della mia età. Ha interessi e anche conoscenze nei miei campi di studio; così è stato più facile per me spiegarle il mio passato, e ho scoperto che lei non riusciva a capire le obiezioni morali contro le pratiche omosessuali. La mia opinione era sempre che le obiezioni morali erano molto considerevoli, ma potevano in alcuni casi essere superate. In ogni caso ho completamente perso la mia attrazione sessuale verso i ragazzi, anche se sono contento di dire che l’apprezzamento del loro fascino e della loro grazia rimane. I miei istinti, di conseguenza, hanno subito un notevole cambiamento, ma il cambiamento non è del tutto in direzione della normalità. L’istinto della sodomia, nel senso proprio del termine, mi era incomprensibile, ma da quando l’oggetto della attrazione è diventata una donna questo istinto è mescolato con quello normale nel mio desiderio. Inoltre, un elemento che mi preoccupava molto, perché era piuttosto estraneo ai miei sentimenti ideali, potrei dire che non mi ha abbandonato – la curiosità indecente e spesso scatologica [coprofilica] per le ragazze immature. Posso solo sperare che la realizzazione della normalità nel matrimonio possa finalmente eliminare queste aberrazioni dolorose. Vorrei aggiungere che la pratica della masturbazione è stata abbandonata.”
STORIA 12 
Di 24 anni. Padre e madre entrambi viventi; la madre è di una migliore condizione sociale rispetto al padre. È molto attaccato a sua madre, e lei gli dimostra un po’ di simpatia. Ha un fratello che è normalmente attratto dalle donne. Lui stesso non è mai stato attratto da donne, e non prova alcun interesse per loro, né per la loro compagnia.
All’età di 4 anni ha preso coscienza per la prima volta di un’attrazione per i maschi più grandi. Dall’età di 11 anni e fino ai 19, in una grande scuola di grammatica, ha avuto rapporti con un centinaio di ragazzi. Inutile aggiungere che considera l’omosessualità molto comune nelle scuole. È stato, tuttavia, il caso di Oscar Wilde, che gli ha aperto gli occhi per la prima volta sulla vasta diffusione dell’omosessualità, e ritiene che la pubblicità di questo caso abbia fatto molto, se non per incrementare l’omosessualità, in ogni caso per renderla più visibile e per fare in modo che divenisse argomento di discussione.
Egli è ora attratto da ragazzi di circa 5 o 6 anni più giovani di lui; devono essere di bell’aspetto. Non ha mai pervertito un ragazzo che non fosse già incline all’omosessualità. Nella sua relazione non si sente esclusivamente come un maschio o come una femmina, ma a volte uno, a volte l’altra. Dice di essere une persona che spesso piace per il suo carattere maschile.
È pienamente sviluppato e sano, ben oltre l’altezza media, incline ad essere grassoccio, con viso pieno e baffetti. Fuma molte sigarette e non può andare avanti senza di esse. Anche se i suoi modi sono molto leggermente femminili, ammesso che realmente lo siano, egli ammette di avere molti modi di fare femminili. È appassionato di gioielli, fino a poco tempo fa indossava un braccialetto, e gli piacciono gli anelli da donna; è molto ricercato per quanto riguarda le cravatte eleganti, e usa fazzoletti da donna molto delicati. Ha sempre avuto gusto per la musica, e canta. Ha una predilezione speciale per il verde; è il colore predominante nella decorazione della sua stanza, e tutto quello che è verde lo attira. Egli trova che l’amore per il verde (ma anche per il violetto e il porpora) è molto diffuso tra i suoi amici invertiti.
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