Il test di Orientamento
sessuale di Progetto Gay presuppone una lettura e una interpretazione
quantitativa dei dati emergenti dal questionario. Per quanto si tratti si
schematizzazioni, sono pur sempre schematizzazioni che tendono a rispettare gli
stessi criteri di classificazione e di interpretazione che intervengono in un
colloquio diretto.
Adottiamo quindi una scala
di orientamento sessuale 0 (completamente etero) a 1 (completamente gay),
graduata in centesimi.
La scala dell’orientamento
sessuale [0;1] ha un significato importante nello studio del caso singolo. Se
alle risposte significative in termini di orientamento sessuale si attribuisce
un valore sulla scala [0;1], il loro valor medio potrà essere considerato
l’orientamento medio e lo scarto quadratico medio dei valori potrà essere
utilizzato come parametro di dispersione. Volendo rappresentare la densità di
probabilità nell’intervallo [0;1] utilizzando solo questi due parametri si hanno
due scelte possibili: la distribuzione Beta e la distribuzione normale,
La distribuzione Beta,
limitata all’intervallo [0;1], è definita da due parametri α e β:
Il pratica si tratta di usare la funzione
divisa per il
fattore
In modo da
riportare ad 1 l’area sull’intervallo [0;1].
La media µ e lo
scarto quadratico medio σ di una distribuzione Beta sono legate ai parametri α e
β dalle formule
Si trova
facilmente la distribuzione Beta avente scarto quadratico medio dato e media
data, tuttavia sussistono problemi in merito al calcolo del fattore
perché, quando α
o β sono minori dell’unità, l’integrale numerico che si dovrebbe calcolare è
improprio ma non solo,
Funzione di densità di probabilità

la funzione agli
estremi dell’intervallo o va a zero o tende ad infinito, esclusi tutti i valori
intermedi, questa ultima osservazione porta ad eliminare la distribuzione Beta
da quelle che possono essere scelte per rappresentare correttamente
l’orientamento sessuale.
La scelta
alternativa, nettamente migliore, consiste nell’adottare una distribuzione
normale gaussiana riparametrata in modo che l’area nell’intervallo [0;1] sia
unitaria. Partiamo dalla gaussiana pura
e
riparametriamola in modo da avere area unitaria sull’intervallo [0;1]
semplificando
Questa funzione
ha media e deviazione standard µ e σ e non contiene integrali impropri, inoltre
può assumere agli estremi qualsiasi valore, 0 escluso, ed ha area unitaria
nell’intervallo [0;1], per questo si presta nel modo migliore a rappresentare
l’orientamento sessuale “con due soli parametri”. Ovviamente la funzione è
simmetrica rispetto al valor medio ed ha un significato di tipo orientativo. Una
rappresentazione nettamente migliore, ma questa volta basata su un maggior
numero di parametri, si ottiene suddividendo le domande del questionario in tre
categorie (sessualità, affettività, socialità), con un numero di domande per
ciascuna categoria che consenta di avere una significatività statistica per
determinare una media e una deviazione standard attendibili (10 o12 domande).
La combinazione
lineare di tre funzioni di distribuzione normale relative alle tre componenti
studiate, con coefficienti fissi, che riflettano il peso medio della sessualità,
dell’affettività e della socialità nella determinazione dell’orientamento
sessuale complessivo (per esempio coefficiente 0.6 per la sessualità, 0.3 per
l’affettività e 0.1 per la socialità) potrebbe fornire una rappresentazione a 6
parametri, con un limite di tre massimi possibili, la rappresentazione potrebbe
poi assumere una evidenza “di colore” rappresentando per ogni ascissa tre tratti
verticali uno di seguito all'altro di altezza corrispondente a ciascuna delle
tre componenti, per esempio usando il rosso per la componente sessuale, il blu
per la componente affettiva il verde per quella sociale. In questo modo
l'orientamento complessivo è visivamente scomposto nelle sue tre componenti.

Nella figura qui
sopra è rappresentata una curva di orientamento sessuale con una componente
sessuale molto forte in fona gay, con massimo intorno ad 80% gay, ma emerge
anche un secondo picco in zona etero, intorno a 17% gay, determinato da una
componente affettiva nettamente etero e da una forte componente sociale,
concentrata anche essa in zona etero.
La figura
seguente rappresenta invece una situazione in cui affettività e sessualità sono
bene integrate, resta un picco di origine sociale in zona etero, ma decisamente
molto meno significativo di quello emerso nel caso precedente.
In ogni caso i diagrammi
precedenti, costruiti sulla base della teoria illustrata sopra mantengono un
notevole livello di significatività e di immediatezza grafica, Progetto Gay
quindi li adotterà come standard nello studio dell'orientamento sessuale.
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