sabato 30 ottobre 2010

GAY E BISEX

Ciao Project,
ecco, questa è la mia storia, la racconto a te perché non ho nessun altro cui raccontarla.
Ho 38 anni e da quasi quattro mesi è finita (forse) la mia unica storia d’amore, una storia bella, quasi incredibile con ragazzo che ora ha 21 anni e che ne aveva 19 quando ci siamo conosciuti. Forse non sarei mai entrato in una storia simile se non ci fosse stato lui, sarei scappato via, ma con lui è stato diverso, mi ha voluto bene e anche io a lui. Stavamo bene ma qualche volta, specialmente quando non potevamo vederci, aveva delle giornate di malinconia profonda. In quei momenti pensavo che la mia presenza in fondo non avesse la forza di tirarlo fuori dalla sua malinconia ed era una malinconia profonda. Il sesso sembrava soprattutto un modo di esorcizzare questa malinconia che però tornava inevitabilmente. Ci dicevamo tutto, certe volte si arrabbiava con me e mi diceva che non lo capivo, ma nonostante tutto ci si voleva bene in modo profondo. In effetti fin dall’inizio mi aveva detto che mi voleva bene ma che il sesso con me non lo trascinava veramente. La cosa non mi sorprende perché non sono né bello né troppo entusiasta di certe cose. Lui aveva bisogno di innamorarsi anche a livello sessuale, come gli era già capitato prima di conoscermi senza poter arrivare a nessuna conclusione perché si era innamorato di un etero. Mi diceva anche che avrebbe voluto provare con una ragazza e pensava che la cosa sarebbe andata bene, ma in realtà gli mancava un ragazzo della sua età o almeno io credevo che fosse così. Project, io a 38 anni cominciavo a pensare che stare con lui potesse essere un danno per lui e che dovesse vivere in un altro modo la sua giovinezza allora ho cominciato a prendere le distanze e a lasciargli il massimo spazio possibile. Quando non chattava con me, ormai non lo faceva quasi più, chattava con una ragazza. Io lo sapevo e lui me ne parlava, poi ci siamo sentiti sempre meno ma non abbiamo mai interrotto i contatti, ci scambiavamo sms e messaggi su msn, anche molto affettuosi ma io sapevo che ormai la sua strada era un’altra. All’inizio di ottobre mi chiede di vederci e si presenta con la ragazza, una bella ragazza evidentemente innamorata di lui che è un bel ragazzo. Lei non sapeva nulla non solo di noi ma neppure del fatto che lui fosse gay e che lo fossi io, questo era evidente. Mi sono sentito terribilmente a disagio. Siamo andati a prendere un gelato e poi me ne sono andato via con una scusa. Lui c’è rimasto male e la sera mi ha chiamato su msn. Gli ho chiesto se si rendeva conto di quello che stava facendo con quella ragazza e mi ha detto che ne era innamorato e diceva sul serio. Io non capivo più nulla. Mi ha spiegato che avevano fatto l’amore e che lui era stato benissimo. Non sapevo che dire, ho cercato di fare di tutto per non deluderlo e per incoraggiarlo a seguire la sua strada o almeno quella che gli sembrava la sua strada. Non ti dico come ci sono rimasto, soprattutto perché mi sono detto che di quel ragazzo non avevo capito assolutamente niente. Ho cercato di mantenere con lui un comportamento del tutto normale, come prima. Dopo 15 giorni mi chiama, viene a casa mia, cosa che non faceva da molto tempo, e mi provoca esattamente come faceva prima, ma in modo molto dolce, come uno che cerca un contatto affettuoso. Io non so che fare, gli chiedo della ragazza e mi dice che è innamoratissimo ma che la ragazza non gli basta, che lui ha provato a fare di tutto per dimenticarmi ma non c’è riuscito e che ha bisogno di me. Sul momento mi sembra uscito di testa. Mi dice che lui non si sentirebbe completo né a stare solo con me né a stare solo con la ragazza. La cosa mi imbarazza un po’ e di primo impulso sono tentato di respingerlo ma in pratica è impossibile, mi fa una tenerezza enorme e si vede che a me ci tiene moltissimo. Quando lo abbraccio penso che lui sta pure con una ragazza e mi sento strano nei confronti della ragazza. Alla fin dei conti io so come stanno le cose e lo accetto, e in fondo per me, lo dico onestamente, non è poi una cosa sconvolgente, ma la ragazza non sa nulla. Parliamo molto proprio di questo, io non voglio forzare nessuna situazione perché penso che la ragazza non lo accetterebbe per niente, lo lascerebbe e lui ci rimarrebbe malissimo e ripiomberebbe nelle sue malinconie nere. Ti dico onestamente, Project, io a questo ragazzo voglio bene, adesso lo vedo più sereno di prima, ma temo che il suo tentativo di conciliare cose difficilmente conciliabili lo porti a delusioni molto profonde. Lui della ragazza è innamorato veramente e si vede. Project, ho letto le cose che hai scritto sulla bisessualità e i conti tornano. Tu dici che per un gay mantenere un rapporto con un bisex è difficile ma io penso che ci riuscirei. Il problema adesso non sono io ma la possibile reazione della ragazza. Lui sa che con la ragazza deve parlarne ma non lo fa, prede tempo, e vive quel rapporto come se fosse un ragazzo etero. La ragazza non sa che ci vediamo e che lui dorme da me una sera a settimana e questo mi imbarazza terribilmente. Con lui sto bene, o meglio ci starei veramente bene solo se la ragazza accettasse veramente una cosa del genere, ma credo che non succederà mai. D’altra parte spingere lui a parlare con la ragazza mi sembra come spingerlo verso la rovina. A lui sembra tutto facile, probabilmente proprio non si rende conto e parla di fare un figlio con la ragazza, ci crede veramente. Certe volte vorrei tanto stare fuori da questa situazione ma poi quando viene da me, se provo a mantenere una posizione rigida ci resta malissimo e allora lo abbraccio e faccio finta di non avere tutti questi pensieri per la testa. Quando mi vede preoccupato pensa a tutto meno che al vero motivo della mia preoccupazione. Ho pensato addirittura di parlare io con la ragazza, perché lei alla fine mi considererà un individuo spregevole e non avrebbe certo tutti i torti. Che devo fare Project? Mi piacerebbe parlarne un po’ con te. Mi sa che quando parlavi di difficoltà di rapporto tra gay e bisex ti riferivi soprattutto a questo genere di problemi. Io non so nemmeno se sono innamorato di lui, so solo che gli voglio bene e che vorrei vederlo felice perché penso che abbia sofferto e che possa soffrire ancora molto più di me e non vorrei che accadesse per nessuna ragione.
Un abbraccio.
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