Chiedo scusa a Daniele che si sarà sentito trascurato, cosa del tutto lontana dalle mie intenzioni.
Ciao Daniele,
a causa della rottura del mio computer (e del fatto che non apro spessissimo il mio account di posta sul sito msn), leggo solo oggi il tuo messaggio del 7 Aprile. Ti ho mandato una mail per chiederti scusa. Riposto qui di seguito la tua mail con l’intero post che hai voluto così gentilmente trasmettermi. Ti ringrazio sentitamente per la fiducia.
Ciao Project,
finalmente mi sono deciso, pensa che ti ripensa stavo lasciando correre tutto per l’ennesima volta e invece sto qui e adesso a scriverti ci provo anche se mi fa una stranissima impressione, non fosse altro perché non ti conosco anche se le cose che fai mi sembrano serie, e direi anche molto serie. È questo il motivo per cui ti scrivo. Non ho scritto un post per te da pubblicare nel forum o nei tuoi siti gay, ti mando qualche pagina del mio diario. Mi sono sempre chiesto se ci sono altri ragazzi che abbiano vissuto le stesse esperienze, è ovvio che ci sono, ma mi chiedo se ci sono rimasti come ci sono rimasto io. Magari io non sono capace di dare alle cose il giusto valore. Ti vorrei pregare di pubblicare queste pagine (se non ti sembrano un po’ troppo scabrose) sul sito msn, anche sugli altri e sul forum se vuoi, ma sul sito msn ci terrei particolarmente. Ti saluto e ti abbraccio!
Daniele
(p.s. il mio contatto è: [omissis])
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Mercoledì
Una giornata da incubo! Mi hanno mandato in giro per la città tutta la giornata: fai questo, fai quello! Vai sopra, vai sotto! Insomma io sono il servo di tutti. Non conto un cavolo, va bene, ma un po’ di educazione ce la dovrebbero mettere, ma perché si devono pulite i piedi addosso a me? È gente che fa proprio schifo, io me li devo pure tenere buoni perché se no, dove vado? Il principale un po’ di rispetto ce l’ha ma gli altri sono proprio gente squallida. Stamattina all’ufficio postale è successa una cosa strana, hanno cambiato l’impiegato dei pacchi e ce ne hanno messo uno giovane, sembra proprio un ragazzino e oggi con me è stato gentilissimo. Comunque è una piccola consolazione in una giornata di merda.
Giovedì
Ho lavorato poco oggi. Sono stufo di fare niente. C’è un ragazzo nuovo che lavora con me, ma non è nemmeno passabile, non sarebbe bruttissimo ma è imbranato, gli dici una cosa e ne capisce un’altra, certe volte non riesco a capire nemmeno esattamente quello che dice, parla strano, non lo so, anche se non sarebbe proprio brutto, però non mi attizza proprio, diciamo che non è sgradevole, a parlare con me ci prova e porta la fedina, quindi secondo me c’ha pure la ragazza.
Venerdì
Che stress! Oggi è venuto il boss, proprio il proprietario ma io non l’ho nemmeno visto. Il direttore era in fregola, c’avrà più di 40 anni e si comporta come un ragazzino col proprietario, da quello che ho visto, se il boss gli chiedesse di andare a letto con lui, quello ci andrebbe! Poi ho rivisto per un attimo il ragazzo dei pacchi alla posta, quello è veramente un bel ragazzo, manco niente di eccezionale però caruccio, mi attizza un pochetto, almeno un pochetto, però ci siano scambiati solo un sorriso. A casa ho litigato di brutto con mamma, si impiccia dei cavoli miei e mi manda in bestia. Babbo non lo fa, a lui non gli passerebbe nemmeno per la testa, ma lei è ficcanasa e di che si impiccia poi? E mi fa rabbia quando dice che non è vero. Io metto le cose in un certo ordine e le trovo sempre in un altro modo. Tanto è inutile che fruga, le cose mie importanti stanno tutte nel computer sotto password e lì non ci mette le zampe nessuno, nessuno! Oggi dovevo andare a prendere una pizza con Lorenzo e con Luca, ma col cavolo che se ne sono ricordati, tanto loro c’hanno altro da fare, mica possono mollare la ragazza per stare con me. Va bene che dicono che siamo amici! Ma amici di che?
Sabato
Che orrore il sabato e la domenica. Posso solo aspettare il lunedì. Gli amici hanno da fare, io no! Io sto qui a casa bello bello e che faccio? Per fortuna che c’è internet, però pure internet alla fine è una noia, sì, all’inizio un po’ di sesso, però è tutto falso, non dico che mi fa schifo, anzi! Però alla fine al di là di una bella sega non ci si va, almeno per come la vedo io, perché nei pasticci non mi ci voglio cacciare e nemmeno a livello psicologico, tutto quel tira e molla, penso, perché poi non lo so mica come funziona. Un sito bello è [omissis] anzi è proprio bello, però pure quello non dico che stufa, un po’ lo guardo (più di un po’) però alla fine a che mi serve? Mi scarica un pochetto, questo sì, proprio a livello fisiologico, mannaggia ma non mi basta, non mi basta più! Io voglio un ragazzo vero, mi ci voglio dedicare con tutte le mie forze, io un ragazzo vero lo saprei fare felice, ma tanto io un ragazzo vero non ce l’avrò mai!
Domenica
Pranzo da zio, Almeno ho mangiato bene. Zio secondo me sì è messo in testa che mi posso mettere con Martina [la figlia]. A Martina secondo me una cosa del genere non passa nemmeno per l’anticamera del cervello! Per fortuna! Ci mancherebbe solo questa! Mi avevano proposto di iscrivermi a una palestra, sai tu quanti bei ragazzi da vedere! Ma tanto non ci andrò mai! Domani si va a lavorare. Uffa! Non ne posso proprio più! Adesso me ne vado un po’ sul solito sito, così mi rifaccio gli occhi.
Lunedì
Oggi è successa una cosa stranissima, cioè non stranissima ma una cosa che mi si è messa nella testa e non se ne va più via, il ragazzo dei pacchi dell’ufficio postale mi ha sorriso in un modo che può avere solo un significato. Adesso so che si chiama Mauro M. perché sta scritto sul cartellino identificativo che porta al collo. Si è messo a cercare al computer un pacco raccomandato della ditta che si era perduto e ci ha messo più di mezz’ora ed è riuscito a trovarlo, io ho seguito tutta l’operazione e l’ho potuto osservare da vicino. È proprio carino, non bellissimo ma dolce, insomma non me ne sarei andato più. Quando ha trovato che fine aveva fatto il pacco mi ha guardato dritto negli occhi e mi ha sorriso, come per dire: l’ho fatto per te! Sono stato a pensarci tutta la giornata, mi sa che mi sto prendendo una cotta pericolosa.
Martedì
Ho parlato con Mauro per qualche minuto, mi ha dato il numero di cellulare e io gli ho dato il mio, stasera andiamo a prendere una pizza. Chissà che cosa ne può venire fuori mi devo fare una bella doccia e mi devo fare bene la barba. Non succederà niente, lo so, ma se dovesse succedere voglio essere preparato.
È gay!!! Che bello! Che bello! Che bello! Che bella serata, quanto è dolce, quanto e coccolone, mannaggia me lo sarei mangiato di baci e poi mi piace molto perché non ha la fissa del sesso, siamo stati a parlare in macchina, solo a parlare, due gay in macchina solo a parlare significa che non è uno dei soliti fissati, mi ha carezzato una mano e un altro po’ mi prendeva un accidente. Mi sentivo carico all’ennesima potenza, pensavo che avrebbe fatto un passo oltre ma non è successo. Mi ha detto che ha avuto solo due ragazzi ma che l’hanno scaricato tutti e due perché nel sesso volevano fare solo come volevano loro ma lui si sentiva strumentalizzato e ha cercato di farglielo capire ma quelli non ne hanno voluto sapere. Ma io dico: trovate un ragazzo come Mauro, ma come fate a impuntarvi su cose di sesso? Se vi volete bene alla fine un equilibrio si trova. Poveretto! Penso che ci sia rimasto veramente male. Con me non sarebbe successo niente di simile, gliel’ho anche detto e lui si è limitato a sorridere e mi ha baciato, ma in modo lieve lieve. Mauro! Come faccio a non saltarti addosso.
[ omissis ]
La settimana seguente.
Martedì
Con Mauro abbiamo fatto tanti progressi, adesso ci baciamo proprio come si deve, insomma proprio una cosa coinvolgente proprio a livello sessuale, però mi ha fatto pure dei discorsi un po’ strani. Mi ha detto che cosa gli piacerebbe fare con me. Fino a un certo punto mi ci ritrovavo ma poi mi ha chiesto se io avrei accettato di essere passivo e ha detto che quella è una grandissima prova d’amore. A me questa cosa m’ha dato un po’ fastidio. Gli ho detto che fantasie del genere non ne ho mai avute e lui mi ha detto che lui invece si sentiva completamente attivo, poi ha minimizzato, e ha cercato di cambiare discorso. Va bene che può avere anche delle fantasie diverse dalle mie, però mannaggia, adesso mi mette in crisi, io non lo voglio perdere, però non voglio nemmeno fare cose che non mi piacciono. E poi non capisco una cosa: Marcello che era gay che di più non si può, queste fantasie non ce le aveva, ma non gli passavano nemmeno per l’anticamera del cervello. C’aveva le sue fisse su tante altre cose, ma nelle cose di sesso mi ci ritrovavo piuttosto bene. Mah! Questa cosa mi crea dei problemi. Ma perché dovrei fare cose che non mi piacciono per fare contento Mauro? E poi c’è pure la faccenda del rischio, perché in quelle cose il rischio aids c’è, va bene, col preservativo molto meno, però non è nemmeno questo, mah! Però magari l’ha detta così per dire e non insiste nemmeno, perché in effetti potrebbero essere tutte paturnie mie e magari per lui non è nemmeno una cosa importante, però da come l’ha detto non sembrava.
Mercoledì
Mannaggia stasera è stato tanto coccolone, dolce dolce, ma anche un po’ troppo insistente. Una cosa mi lascia un po’ perplesso: noi ci baciamo e basta, ho provato ad andare oltre ma mi ha fermato e mi ha detto che con me vuole una cosa completa, in un certo senso, lì per lì, mi è sembrato un ricatto affettivo, come se mi dicesse: o fai come dico io o te ne vai. Alla fine una mezza risposta positiva me l’ha strappata. Sabato sera andiamo a casa sua al mare. Chissà se sto facendo bene. È vero che mi chiama dieci volte al girono e mi dice cose tenerissime, mi dice che pensa solo a me dalla mattina alla sera e che si masturba pensando a me ma non mi ha chiesto se faccio lo stesso pure io. Però insiste troppo su quell’altra cosa. Mah! E poi io che posso fare? Di una cosa del genere non ne posso parlare con nessuno.
Domenica mattina
Mauro non mi è piaciuto troppo. Io con Marcello facevo l’amore, era tutta una cosa alla pari, non c’erano ruoli di nessun genere, con Mauro (che è pure un bel ragazzo e nudo e molto meglio che vestito) io l’impressione di una cosa a due non ce l’ho avuta per niente. Lui pensava solo ai cavoli suoi e io subivo e basta. Io ho sopportato tutto, ma a lui l’idea che fare sesso così mi faceva proprio schifo non gli è nemmeno passata per la testa, non l’ha capito, o forse non gliene fregava proprio niente. Io ho subito tutto e pensavo che dopo non dico ci saremmo scambiati le parti perché la cosa per me era del tutto innaturale e proprio repellente, ma pensavo che dopo ci sarebbe stato un po’ di sesso come quello che facevo con Marcello, cioè vero e a due, alla pari, una cosa in cui tu pensi a come farlo stare bene e non pensi nemmeno a te stesso, e invece niente, quando ha finto di fare quello che voleva, a me non ci ha pensato proprio. Io dico, ma ci sono pure io! Ma come fai a non accorgertene. Mi ha usato proprio, che io sono un ragazzo come lui non l’ha nemmeno pensato, ero solo la sua bambola gonfiabile. Mah! A pensare queste cose mi vengono pure gli scrupoli perché magari dal suo punto di vista è tutto diverso e io la sto facendo troppo grossa per cose che poi non sono nemmeno una tragedia nel senso che uno, al limite ma poi perché? Non so che pensare. Domani proverò a parlarci. Gli mando un sms un po’ affettuoso, ma sì, va’, come quelli che mi manda sempre lui.
Non mi ha risposto, gli ho mandato tre sms e non mi ha risposto, non ha mai fatto così… non so che pensare…
Mi chiama Mauro e mi dice che l’ho trattato male, che non gli voglio bene perché ho cercato in tutti i modi di fargli pesare che mi aveva chiesto di essere passivo e io ho finito per consolarlo e per dirgli che lo amo alla follia. Alla follia no, ma che lo amo è vero.
Dopo una settimana.
Lunedì
Mi ha scaricato definitivamente. Siamo finiti a letto cinque volte in sei giorni, ho finito per fare quello che voleva lui, ma lui voleva pure che facessi finta di divertirmi, no! Questo mi sembrava troppo e ho provato a parlarci seriamente. Gli ho detto che almeno un po’ di attenzione da parte sua l’avrei voluta perché dopo tutto sono un ragazzo anche io, lui mi ha detto che il passivo non lo fa perché non gli piace, gli ho detto che non mi riferivo affatto a una cosa simile, lui mi ha risposto che se volevo essere masturbato potevo farlo pure da solo, s’è arrabbiato e ha cominciato ad alzare la voce, poi si è calmato e mi ha chiesto scusa ma me ne sono andato. Adesso per un verso mi manca e per l’altro mi sento di nuovo libero. Anzi mi manca moltissimo…
Martedì
Ieri ho rivisto Marcello e gli ho raccontato la storia. Lui Mauro lo conosce. Mauro c’ha provato pure con lui con la stessa tecnica, ma lui l’ha mandato a quel paese. Grande Marcello! (Ma perché io sono sempre il più tonto della situazione?) Mi ha detto che Mauro fa sempre così e che l’ha già fatto con parecchi ragazzi. Almeno adesso ho le idee chiare. Ma come ho fatto a dare retta a uno simile? E adesso a chi penso quando mi masturbo? Beh, c’è sempre internet, per fortuna almeno davanti allo schermo posso essere me stesso!
Se volete potete partecipare alla discussione su questo documento aperta sul Forum di Progetto Gay: http://progettogay.forumfree.net/?t=27408692
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