Dopo aver messo in rete la mia traduzione del saggio
giuridico di Jeremy Bentham sulla punibilità penale della omosessualità, ho
cominciato a lavorare alla traduzione di un saggio di Edward Carpenter “Il
sesso intermedio”. Si tratta di un lavoro pubblicato nel 1921, e divenuto
rapidamente uno dei testi più famosi della lotta per i diritti degli
omosessuali. Carpenter, che fu oltre che omosessuale uno dei grandi teorici del
Socialismo, si ritenne, per quanto riguarda l’omosessualità, il continuatore dell’opera
di John Addington Symonds e in effetti gli echi di Symonds si sentono qua e la
in modo piuttosto chiaro nell’opera di Carpenter. Il saggio di Carpenter è meno
scientifico di quello di Symonds (Una questione di Etica moderna, vedi
Biblioteca di Progetto Gay, nella home del forum), ma è indubbiamente più
moderno e, per l’anno di pubblicazione, oltre che per il linguaggio molto
semplice, era destinato ad un’ampia divulgazione, per quanto potesse essere
ampia all’epoca la divulgazione di un libro che tratta di omosessualità. Non c’è
dubbio che Carpenter, come il lettore potrà facilmente notare, accredita
stereotipi che diverranno dei classici e che ancora è difficile superare, ma la
sua descrizione della situazione degli omosessuali ha il pathos di una autodifesa
ed ha indubbiamente una capacità di comunicare amozioni veramente rara. La mia
traduzione italiana ha cercato di rendere l’immediatezza della lettura, cosa
comunque non troppo difficile perché l’Inglese di Carpenter non è certo quello
di Bantham.
Evito di dare qui notizie biografiche sull’autore, lo farò,
come al solito limitandomi alle questioni relative all’omosessualità quando
pubblicherò l’intero saggio. Per il momento potete leggere il primo capitolo del
libro di Carpenter, che ha toni di sconcertante modernità.
_________
PREFAZIONE
Le carte che seguono, ora raccolte in forme di libro, sono
state scritte – e alcune di esse pubblicate – in varie occasioni durante gli ultimi
dodici o quattordici anni e nelle pause di altri lavori, e questo potrebbe
scusarmi delle ripetizioni occasionali e delle sovrapposizioni di materia, che
si possono rilevare tra di esse. Tuttavia ho scelto di lasciarle come sono,
perché in questo modo ciascuna è più completa in se stessa. Il secondo saggio,
che dà il titolo al libro, è già stato pubblicato nel mio “Il raggiungimento della maggiore età
dell’amore” ma è ristampato qui in ragione della sua più specifica appartenenza
a questo volume.
Una raccolta di citazioni di autori responsabili, che si
occupano in vari luoghi dell’argomento, è stata aggiunta alla fine, per formare
un’Appendice che l’autore pensa possa essere utile anche se egli non condivide
tutte le opinioni lì presentate.
E.C.
“Ci sono forme di
transizione tra i metalli e i non metalli, tra le combinazioni chimiche e le
semplici misture, tra gli animali e le piante, tra le fanerogame e le
crittogame e tra i mammiferi e gli uccelli … Si può quindi dare per scontata
l’improbabilità di trovare in Natura una netta frattura tra tutto ciò che è
maschile da una parte e tutto ciò che è femminile dall’altra; o che qualsiasi
creatura vivente sia tanto semplice, sotto questo aspetto, da poter essere
messa totalmente da una parte o dall’altra della linea di confine.”
O. Weininger
INTRODUZIONE
L’argomento trattato in questo libro è di grande importanza
e si potrebbe dire di importanza via via crescente. Sia che il periodo presente
sia un periodo che vede un grande incremento nei numeri degli uomini e delle
donne di temperamento intermedio o misto, o sia esso un periodo nel quale più
del solito accade che si presti loro attenzione, resta certamente il fatto che
l’argomento è di grande attualità e fa pressione si di noi da tutte le parti. È
un fatto riconosciuto che comunque il numero di persone che occupano una
posizione intermedia tra i due sessi è molto grande, che quelle persone giocano
un ruolo importante nella società generale e che quelle persone necessariamente
presentano e incarnano molti problemi che, sia per il loro bene che per il bene
della società, richiedono una soluzione. La letteratura su questa questione, di
conseguenza, è già cresciuta fino ad essere molto estesa, specialmente sul
Continente, e include una grande quantità di lavori scientifici, di trattati
medici, di saggi letterari, di romanzi, di romanzi storici, si poesia, ecc.. E
ora è generalmente ammesso che una qualche conoscenza e una qualche
comprensione illuminata dell’argomento è assai necessaria per l’agire di certe
categorie – come per esempio: medici, insegnanti, genitori, magistrati, giudici
e simili.
Che ci siano distinzioni e gradazioni nelle reazioni
spirituali in relazione al sesso – che le affezioni psichiche interne e le
affinità siano articolate e disperse in
un vasto ventaglio di possibilità, estremamente differenziate tra maschio
e femmina e non sempre in corrispondenza
ovvia col sesso fisico esterno – è una cosa evidente per chiunque consideri
l’argomento; né potrebbe una qualche buona finalità essere perseguita ignorando
questo fatto – se mai fosse possibile ignorarlo. È ovviamente facile (come
fanno alcuni) classificare questi tipi misti o intermedi come cattivi. Ma è altrettanto
facile dedurre (come fanno altri) che proprio perché combinano qualità opposte,
essi dovrebbero essere buoni e rispettabili. Me le sottigliezze e le
complicazioni della natura non possono essere liquidate in modo così generico.
È molto probabile che, come in qualsiasi altra categoria di creature umane, ci
sia anche qui, bene e male, più e meno, degno e indegno – alcuni forse
attraverso il loro doppio temperamento esibiranno un raro e bel fiore di
umanità, altri una perversa e ingarbugliata rovina.
Prima dei fatti di Natura noi dobbiamo preservare una certa umiltà e un certo rispetto, senza andare
correndo con le nostre preconcette e ostinate presupposizioni. Anche se queste
gradazioni del tipo umano sono state sempre e tra tutti i popoli conosciute e
riconosciute, oggi la loro frequenza o anche la concentrazione dell’attenzione
su di esse può essere segno di qualche cambiamento importante che si sta
realizzando. Noi non sappiamo in realtà quali possibili evoluzioni stiano per
realizzarsi o quali nuove forme di consistenza e di valore permanente si siano
già lentamente differenziate rispetto alla circostante massa dell’umanità. Può
essere che in qualche periodo passato dell’evoluzione l’ape operaia si sia
senza dubbio differenziata dai due ordinari sessi delle api, così, nel tempo
presente, può darsi che alcuni nuovi tipi del genere umano stiano emergendo,
nuovi tipi che avranno una parte importante da giocare nella società del futuro
– anche se per il momento il loro apparire è atteso con un bel po’ di
confusione e di equivoco. Potrebbe essere così e potrebbe non essere. Noi non
lo sappiamo; e il migliore atteggiamento che possiamo adottare e quello di una
sincera e imparziale osservazione dei fatti.
Ovviamente
ogni volta che questo argomento entra nel campo dell’amore posiamo aspettarci
che sorgano domande difficili. È probabile che già ora il lavoro più nobile del
sesso intermedio o dei sessi intermedi si possa realizzare, come è anche probabile
che gli errori più grossi possano essere commessi. Sembra quasi una legge di
natura che nuovi e importanti movimenti possano non essere capiti e siano
invece sviliti – anche se dopo essi potranno essere largamente approvati e
accettati con onore. Movimenti simili all’inizio sono sempre considerati sulla
base di qualche aspetto ridicolo o disprezzabile che essi possono avere. I
primi Cristiani, agli occhi dei Romani, erano noti essenzialmente come cultori
di riti oscuri e di crimi nelle tenebre delle catacombe. Si credette per lungo
tempo che il moderno socialismo fosse una questione di pugnali e di dinamite; e
anche adesso ci sono migliaia di brave persone abbastanza ignoranti da credere
che esso significhi semplicemente “dividere tutto e prendersi ciascuno la
propria fetta da quattro soldi.” Si credeva che i Vegetariani fossero un gruppo
di deboli mangiatori di cavoli senza cervello. Il movimento delle Donne, così
notevole per il suo scopo e la sua importanza. non era altro che un assurdo
tentativo di rendere le donne “le scimmie degli uomini.” E così si può andare
avanti all’infinito, l’accusa in tutti i casi consiste in un’etichetta e
nell’ultimo mozzicone di un fatto colto per ignoranza e colorito dal
pregiudizio, tanto comune da essere frainteso e tanto semplice da essere
travisato.
Che il temperamento Uranista,
specialmente in riferimento al suo lato affettivo, non manchi di cadute, si
deve certamente riconoscerlo, ma è certo che è stato grossolanamente e
assurdamente frainteso. Con un bel po’ di esperienza sulla questione, credo che
uno possa a ragione dire che il difetto del maschio uranista, o Urning,(1) non
è la sensualità ma piuttosto la sentimentalità. Gli Uranisti di più basso
livello, quelli più comuni, sono spesso terribilmente sentimentali; quelli di
livello superiore, stranamente, quasi incredibilmente, sono emotivi e, di regola
(anche se ci sono eccezioni) non sono così sensuali come l’uomo normale medio.
L’immensa capacità di amore affettivo rappresenta ovviamente una grande forza
trainante. Sia nell’individuo che nella società, l’amore è eminentemente
creativo. È proprio la loro forte tendenza all’affettività, che dà ai migliori
Uranisti la loro influenza penetrante e la loro capacità di agire e che li
rende largamente graditi e bene accetti
da quelli che nulla sanno dello loro sentire interno. Molto
probabilmente il mondo non saprà mai quanti cosiddetti filantropi del tipo
migliore (non c’è bisogno di nominarli) sono stati coinvolti dal temperamento
uranista. E in tutte le strade della vita il gran numero e l’influenza delle
persone di questa disposizione e i posti importanti che essi già occupano, si
concretizzano solo per quelli che stanno bene o male dietro la scena. Ed è
probabile anche che sia proprio questa tendenza all’amore affettivo a dare agli
Uranisti la loro notevole giovinezza.
Comunque con le loro straordinarie
doti e con la loro esperienza negli affari di cuore (dal doppio punto di vista,
sia degli uomini che delle donne) non è difficile rendersi conto che queste
persone possono svolgere un lavoro speciale di riconciliatori e interpreti dei
due sessi, uno verso l’altro. Di questo ho parlato più largamente nel seguito
(capitoli 2 e 5). È probabile che gli Uranisti superiori diventino negli affari
di cuore, in notevole misura, degli insegnanti della società futura; e se è
così, è possibile che la loro influenza tenda alla realizzazione e all’espressione
di un’affettività meno esclusivamente sensuale rispetto alla madia odierna, e
alla diffusione di questa affettività in tutte le direzioni.
Anche se non presumo di parlare con
autorità a nessun livello in questa materia, mi esprimo a favore di una sua
paziente considerazione, per il dovuto riconoscimento dei tipi di carattere
coinvolti e perché ci si sforzi per riconoscere loro il giusto posto e la
giusta sfera di utilità nello schema generale della società.
Aggiungo un’altra cosa come
spiegazione introduttiva. La parola Amore è comunemente usata in modo così
generale e indiscriminato per indicare talvolta istinti fisici e atti e altre
volte per indicare i sentimenti più intimi e profondi; e in questo modo si
genera un bel po’ di confusione. In questo libro (salvo le eccezioni in
Appendice) la parola è usata per indicare la devozione interna di una persona
verso un’altra; e quando si intenderà usarla in un modo diverso – per esempio
come per indicare relazioni sessuali o atti – sarà specificato in modo chiaro
ed esplicito.
II
IL SESSO INTERMEDIO
“Gli Urning, uomini e donne, nel
cui libro della vita la Natura ha scritto la sua parola nuova che suona così
strana per noi, sopportano una tale tempesta e un tale stress dentro di loro,
un tale fermento e una tale fluttuazione, un materiale così complicato che
vedrà la sua realizzazione solo nel futuro; le loro individualità sono così
ricche e multilaterali e per di più così poco capite, che è impossibile
caratterizzarle adeguatamente in poche frasi.” Otto de Joux
Negli ultimi anni (e dall’arrivo
della Nuova Donna tra noi) sono cambiate molte cose nel rapporto reciproco tra
gli uomini e le donne o in qualche modo sono diventate più chiare. Il senso via
via crescente di uguaglianza nelle abitudini e nei modi di fare – gli studi
universitari, l’arte, la musica, la politica, la bicicletta, ecc. – tutte queste
cose hanno portato ad un riavvicinamento tra i sessi. Se la donna moderna è in
qualche modo più maschile di quelle che l’hanno preceduta, l’uomo moderno (si
spera), anche se per nulla effeminato, è un po’ più sensibile nel temperamento e
un po’ più artistico nel sentire dell’originario Jonh Bull. Si comincia a
riconoscere che i sessi non formano o potrebbero non formare normalmente due
gruppi totalmente isolati l’uno dall’altro nelle abitudini e nei sentimenti, ma
piuttosto che essi rappresentano i due poli di un unico gruppo – che è la razza
umana; così che anche se certamente le manifestazioni estreme di ciascun polo
sono nettamente divergenti, ce n’è un buon numero nella regione intermedia che
(anche se differiscono fisicamente come uomini e donne) sono, per emozioni e
temperamento, molto prossime le une alle altre.(2) Tutti noi conosciamo donne
con qualche forte tratto di temperamento maschile, come conosciamo uomini la
cui sensibilità femminile e la cui intuizione sembrano smentire la loto
apparenza fisica. La Natura, questo dovrebbe essere chiaro, nel mescolare gli
elementi che vanno a comporre ogni individuo, non tiene sempre ben separati i
suoi due gruppi di ingredienti – che rappresentano i due sessi – ma spesso li
mescola in un certo modo sconcertante, ora in un modo ora in un altro, ma ancora
saggiamente, dobbiamo credere, perché se una netta distinzione degli elementi
fosse sempre mantenuta, i due sessi scivolerebbero presto a latitudini lontane
e smetterebbero del tutto di capirsi reciprocamente. Stando così le cose, ci sono dei notevoli e
(io credo) degli indispensabili tipi di carattere nei quali c’è una tale unione
e un tale bilanciamento di qualità maschili e femminili che queste persone
diventano in larga misura gli interpreti degli uomini e delle donne. C’è poi un
altro punto che è diventato chiaro più tardi. Perché ora che la gente sta
cominciando a vedere che i sessi formano in un certo senso un gruppo continuo,
ci si comincia a rendere conto che Amore a Amicizia – che sono stati così
spesso separati uno dall’altra come cose assolutamente distinte – sono in
realtà strettamente correlati e sfumano uno nell’alto. Le Donne stanno
cominciano a richiedere che il Matrimonio possa significare Amicizia oltre che
Passione; che un’uguaglianza come tra compagni possa essere ricompresa nella
parola Amore; ed è riconosciuto che da un stremo costituito dall’amicizia
“Platonica” (spesso tra persone dello
stesso sesso) fino all’altro estremo dell’amore appassionato (generalmente tra
persone di sesso opposto) non può essere tirata nessuna netta e chiara linea di
confine che separi effettivamente i tipi diversi di affetto. Sappiamo infatti
di Amicizie così romantiche nel sentimento che sembrano proprio tendere
all’Amore; e sappiamo di Amori così intellettuali e spirituali che si collocano
a stento nella sfera della Passione.
Basta pensarci un po’ per
riconoscere per rendersi conto che le condizioni generali indicate sopra – se
sono comunque prossime alla verità – mirano ad una estrema differenziazione del
temperamento e del carattere umano in rapporto al sesso e all’amore; ma anche che
se questa diversità, probabilmente, è sempre esistita, è solo in tempi
relativamente recenti che essa è diventata oggetto di studio.
Più di trent’anni or sono,
comunque, uno scrittore Austriaco. K. H. Ulrichs, ha rivolto la sua attenzione
in una serie di saggi (Memnon, Ara Spei,
Inclusa, ecc.) all’esistenza di una categoria di persone che illustrano in
modo forte le osservazioni precedenti e delle quali questi fogli si occupano in
modo particolare. Ulrichs ha sottolineato che ci sono persone nate in una tale
condizione – come se fossero sulla linea di divisione dei due sessi - che, anche se appartenenti in modo chiaro ad
uno dei due sessi per quanto riguarda i loro corpi, si può dire che
appartengano mentalmente ed emotivamente all’altro; che c’erano uomini, per
esempio, che potevano essere descritti come anime femminili include in un corpo
maschile (anima muliebris in corpore virili
inclusa), o in altri casi, donne, la cui definizione potrebbe essere
esattamente simmetrica. Ed egli sottolineava che questa doppiezza di natura era
in larga misura provata dalla speciale direzione dei loro sentimenti amorosi, perché
in questi casi, come infatti ci si può aspettare, la persona (apparentemente)
mascolina, invece di creare un rapporto amoroso con una donna, tendeva a
stringere un’amicizia affettuosa con uno del suo proprio sesso; mentre la
persona apparentemente femminile, invece di sposarsi nel modo solito, si dedicava
all’amore di un’altra donna.
Le persone di questo tipo (cioè
quelle che presentano una particolare variante del sentimento amoroso) Ulrichs
le chiama Urning;(3) e anche se noi non siamo obbligati ad accettare le sue
teorie sulle connessioni incrociate tra “anima” e “corpo”, dato che per lo meno
queste parole sono in qualche modo vaghe e indefinite; comunque il suo lavoro
fu importante perché fu uno dei primi tentativi nei tempi moderni di
riconoscere l’esistenza di ciò che può essere chiamato sesso intermedio e di dare
in una certa misura qualche spiegazione su di esso.(4)
Dato che allora l’argomento è stato
largamente studiato e descritto da scienziati e da altri, specialmente in
Continente (mentre in Inghilterra esso è ancora comparativamente
sconosciuto), per mezzo di una estesa
osservazione dei casi dei tempi presenti, come delle testimonianze indirette
della storia e della letteratura del passato, si è giunti quasi ad un insieme
di conclusioni generali delle quali mi propongo di dare un un sintetico
rendiconto.
Contrariamente all’impressione
generale, uno dei primi punti che emergono da questo studio è che gli “Urnings”
o Uranisti, non sono affatto così rari, ma formato, al di sotto della
superficie della società, un ben nutrito gruppo. Resta comunque difficile avere
un’esatta valutazione del loro numero; e questo per più di una ragione: in
parte perché, a causa della mancanza di una comprensione generale della loro
situazione, questa gente tende a nascondere i suoi veri sentimenti a tutti, salvo
a quelli del loro stesso gruppo e infatti, spesso deliberatamente si comportano
in modo tale da portare tutti fuori strada (da ciò deriva che un uomo normale
che vive in una certa società spesso rifiuterà di credere che ci sia anche un
solo Urning nel circolo di quelli che frequenta, mentre un Urning o uno che ne
capisce la natura, che viva nella stessa società, può tenere bene il conto) e
in parte perché è certo che i numeri possono variare assai largamente non solo
in paesi diversi ma anche tra classi diverse nello stesso paese. La conseguenza
di tutto questo è che abbiamo delle stime che differiscono molto sensibilmente
le une dalle altre- Il Dott. Grabowsky, autore ben noto in Germania, cita numeri
(che noi stimiamo esagerati) di più di un uomo ogni 22, mentre il Dott. Albert
Moll (Die Conträre Sexualempfindung, capitolo 3) offre stime che variano da uno
ogni 50 ad uno ogni 500.(5) Le cifre
riguardano quelli che sono esclusivamente della citata natura, cioè quelli
i cui sentimenti più profondi d’amore e di amicizia si rivolgono solo a persone del loro stesso sesso. Ovviamente,
se oltre questi si includono persone con la doppia natura (che sono molte) che
provano interessi affettivi normali con una tendenza omogenica aggiunta di
grado maggiore o minore, le stime devono essere largamente aumentate.
In secondo luogo emerge (sempre
contro l’impressione generale) che gli uomini e le donne di tipo esclusivamente
uraniano non sono in nessun modo necessariamente casi patologici da nessun
punto di vista, salvo che, ovviamente il loro peculiare temperamento non sia definito
patologico in sé. Un tempo si dava per scontato che il tipo fosse meramente il
risultato di una malattia o di una degenerazione; ma ora dall’esame di fatti
presenti appare evidente che, al contrario, molti sono individui sani e forti
del loro sesso, muscolosi e con un corpo ben sviluppato, di cervello potente e
di alto livello di condotta e con nulla di anormale o di patologico di nessun
tipo che possa essere rilevato nella loro struttura fisica o nella loro
costituzione. Questo ovviamente non è vero per tutti e rimangono ancora un certo
numero di casi di tipi deboli che possono supportare il punto di vista neuropatico.
È una cosa notevole che questo punto di vista è molto meno sottolineato dagli
scrittori più recenti, rispetto a quelli più datati. Vale anche la pena di
notare che è riconosciuto che anche nei casi di migliore salute, la speciale
predisposizione affettiva dell’”Intermedio” è di regola non sradicabile; e
quanto tanto più quando (come in non pochi casi) questi uomini e queste donne,
per ragioni sociali o per altre ragioni, si sono forzati al matrimonio e anche
all’avere figli, essi non sono stati comunque capaci di dominare la loro tendenza
o l’inclinazione al di là di tutto al loro attaccamento vitale a qualche amico
del loro stesso sesso.
Questo argomento, per quanto
ovviamente sia un argomento di grande interesse e importanza, fino ad ora, come
io ho sottolineato, è stato discusso veramente poco in questo paese, in
parte a causa di una certa quantità di
dubbio o di disgusto che, forse non del tutto innaturalmente, lo ha circondato.
E certamente se gli uomini e le donne nati con la tendenza in questione fossero
solo estremamente rari, anche se non sarebbe dignitoso ignorarli in questa
analisi, non si potrebbe comunque ritenere strettamente necessario discutere in
modo approfondito della loro situazione. Ma dato che la categoria è realmente,
in qualsiasi conteggio, numerosa, diventa un dovere per la società non solo
capirli ma aiutarli a capirsi.
Perché non c'è dubbio che in molti
casi le persone di questo tipo soffrono molto per il loro temperamento e
tuttavia, dopo tutto, è possibile che essi possono avere un ruolo importante
nell'evoluzione della razza. Chiunque si renda conto di che cosa è l’amore: una
dedizione del cuore, così profonda, così coinvolgente, così misteriosa, così imperativa,
e sempre e solo nelle nature più nobili così forte, non può non vedere quanto
difficile e anche quanto tragico debba spesso essere il fato di coloro i cui
sentimenti più profondi sono destinati fin dai primi giorni ad essere un enigma
e una pietra d'inciampo, che essi stessi non si spiegano e che è passato sotto
silenzio da altri.(6) Chiamare le persone di tale temperamento "malate”, e
così via, non è utile. Tale termine è, infatti, assurdamente inapplicabile ai
molti, che sono tra i più attivi, i più amabili e i più accettati membri della
società; e per di più in questo modo non si ottiene alcuna soluzione del
problema in oggetto, ma non si fa che mortificare per disprezzo un proprio simile
che ha già notevoli difficoltà a fare i conti con quel disprezzo.
Dice il dottor Moll, "Chiunque
abbia visto molti Urnings probabilmente ammette che essi formano senza alcun dubbio
un gruppo umano snervato; al contrario, si trovano tra loro individui possenti
di aspetto sanissimo; " ma nella frase successiva dice che "soffrono
gravemente" per il modo in cui sono considerati; e nel manifesto di una
considerevole comunità di queste persone in Germania si trovano queste parole:
"I raggi di sole nella notte della nostra esistenza sono così rari, che
siamo sensibili e profondamente grati per il minimo gesto, per ogni singola voce
che parla a nostro favore nel forum del genere umano."(7)
Nel trattare con questa categoria
di persone, quindi, mentre non nego che essi presentino un problema difficile,
io credo che proprio per questa ragione il loro caso richiesta una discussione.
Sarebbe un grave errore supporre che la loro affettività sia necessariamente
sessuale o connessa con atti sessuali. Al contrario, come mostrano abbondanti
evidenze, essi sono spesso puramente emozionali nei loro caratteri, e
confondere gli Uranisti (come si fa tanto spesso) con i libertini, che non
hanno altra legge che la curiosità che sfocia in autoindulgenza, è fare loro un
grave torto. Allo stesso tempo è evidente che il loro speciale temperamento può
qualche volta causare loro dei problemi in riferimento alla loro relazioni
sessuali. Non abbiamo bisogno di affrontare adesso questo argomento. Ma
possiamo sottolineare quanto sia negativo, specialmente per i giovani tra loro,
che un velo di completo silenzio posa essere gettato su questo argomento, un
velo che porti ai fraintendimenti, alle perversioni e alle confusioni più
penose della mente e che non possa esserci nessun suggerimento capace di guidarli,
nessun riconoscimento dei solitari e serissimi sforzi interiori che essi devono
affrontare! Se il problema è difficile, come indubbiamente è, il destino di
questi individui è molto duro perché devono affrontare all’interno delle loro
persone senza loro colpa, un’aggiunta di sofferenza a causa del rifiuto della
società di dare loro un qualsiasi aiuto. È in parte per queste ragioni e per
gettare un po’ di luce dove può essere necessario che io ho pensato fosse
consigliabile in questo libro semplicemente dare poche caratteristiche generali
dei tipi intermedi.
Come già indicato, nella struttura
corporea, non c’è, di regola nulla che distingua i soggetti della nostra
analisi dagli uomini ordinari e dalle donne ordinarie; ma quando consideriamo
le caratteristiche mentali generali appare da quasi tutte le testimonianze che
il maschio tende ad essere di atteggiamento piuttosto gentile e emotivo con
difetti, se esistono, in direzione della sottigliezza, dell’evasività, della
timidezza, della vanità, ecc.; mentre la donna è esattamente il contrario:
focosa, attiva, coraggiosa, sincera, con difetti orientati verso l’irascibilità
e la grossolanità. Si può aggiungere che la mente dell’uomo intermedio è
generalmente intuitiva e istintiva nelle sue percezioni, con maggiore o minore
gusto artistico mentre la mente della donna intermedia è più logica, scientifica e precisa di quanto
accade si regola tra le donne normali. Queste caratteristiche sono così marcate
che qualche volta attraverso di esse (anche se non sono una guida infallibile)
la natura del ragazzo o della ragazza può essere scoperta fin dall’infanzia,
prima che abbia avuto luogo il pieno sviluppo; e non c’è bisogno di dire che può
spesso essere molto importante essere in grado di fare ciò.
Certamente a seguito
dell’osservazione di questi segni K. H. Ulrichs propose la sua teoria; e anche
se la teoria, come abbiamo detto, non
spiega in nessun modo tutti i fatti, non è comunque priva di meriti e vale la
pena di ricordarla.
Nel caso, per esempio, di una donna
di questo temperamento (definita, noi supponiamo, come “un’anima maschile in un
corpo femminile”) la teoria ci aiuta a capire come sia stato possibile per lei,
in buona fede, innamorarsi di un’altra donna. Krafft-Ebing presenta(8) il caso
di una signora (A.), di 28 anni, che si innamorò profondamente di una donna più
giovane (B.). “L’ho amata divinamente” dice la signora. Vivevano insieme e
l’unione durò per quattro anni, ma fu poi interrotta per il matrimonio di B..
A. in conseguenza di questo soffrì di spaventosa depressione; ma in conclusione
– quantunque senza vero amore – anche lei si sposò. La sua depressione comunque
continuò ad aumentare e si aggravò trasformandosi in malattia. I dottori,
quando furono consultati, dissero che tutto sarebbe andato bene solo se lei
avesse potuto avere un figlio. Il marito, che amava sinceramente la moglie, non
riusciva a capire il suo comportamento enigmatico. Lei si comportava
amichevolmente con lui, tollerava le sue carezze, ma poi rimaneva “spenta,
esausta, afflitta dall’irritazione della spina dorsale ed era nervosa.” Ora una
viaggio della coppia sposata condusse ad un altro incontro con la donna amica
amata, che all’epoca era stata sposata (anche lei infelicemente) per tre anni.
“Entrambe le signore tremavano di gioia e di eccitazione quando caddero una
nelle braccia dell’altra e da quel momento in poi divennero inseparabili. Il
marito trovò che questa relazione amichevole era molto singolare e affrettò la
partenza. Quando se ne presentò l’occasione, si rese conto, attraverso la
corrispondenza tra sua moglie e la sua “amica” che le loro lettere erano
esattamente come quelle di due innamorati.
Accade che gli amori di questo tipo
di donne siano spesso molto intensi e (come accade anche nel caso degli uomini
Urning) durino tutta la vita.(9) Gli individui di entrambi i gruppi si sentono
pienamente in paradiso quando amano felicemente. Ciò nonostante, per molti di
loro è un fatto penoso che – in conseguenza del loro particolare temperamento –
essi sono comunque appassionati di bambini ma non sono in condizioni tale da
poter fondare una famiglia.
Fin qui ci siamo limitati a
caratteristiche molto generali della razza intermedia. Potrebbe aiutarci a
chiarire e a precisare le nostre idee il descrivere adesso più in dettaglio, in
primo luogo quelli che possono essere chiamati tipi estremi ed esagerati di
questa razza e poi i tipi più normali e perfetti. Così facendo avremo una
visione più definita e concreta del nostro argomento.
In primo luogo dunque gli esempi
estremi – come accade in molte situazioni estreme – non sono particolarmente
attraenti e talvolta sono esattamente l’opposto. Nell’uomo di questo tipo
abbiamo il tipo chiaramente effeminato, sentimentale, apatico, affettato nella
camminata e nelle maniere, un po’ troppo chiacchierone, abile con l’ago e nei
lavori femminili, qualche volta compiaciuto di vestirsi con abiti femminili; la
sua figura non di rado tradisce una tendenza verso il femminile, largo di
fianchi, flessuoso, non muscoloso, col viso carente di capelli con la voce
inclinata a toni alti ecc.; mentre la stanza dove abita è di regola
estremamente elegante anche per la scelta delle decorazioni e dei profumi.
Anche la sua affettività è spesso femminile nell’atteggiamento, appiccicosa,
dipendente e gelosa come di uno che desidera di essere amato anche più di
amare.(10)
Dall’altro lato, come tipo estremo
della donna omogenica, troviamo una persona piuttosto marcatamente aggressiva,
di forti passioni, di maniere e di movenze mascoline, pratica nella condotta
della vita, sensuale più che sentimentale in amore, spesso trasandata, stravagante
nell’abbigliamento;(11) il suo aspetto è muscoloso, la sua voce di tono
piuttosto basso; la stanza dove abita è decorata con scene sportive, pistole,
ecc., e non senza qualche sentore di erbaccia nell’aria; mentre il suo amore
(rivolto in genere ad esemplari piuttosto morbidi e femminili del suo stesso
sesso) è spesso una specie di furore, simile all’amore maschile ordinario, e
talvolta anche incontrollabile.
Questi sono i tipi che, a ragione
del lor silenzio, ciascuno potrà più o meno riconoscere. Naturalmente quando
capita si presta una certa attenzione e non è rara l’impressione che molte
persone di natura omogenica appartengano
all’una o all’altra di queste due categorie. Ma nella realtà, ovviamente,
questi sviluppi estremi sono rari, e per la maggior parte il temperamento in
questione è incarnato in uomini e donne che presentano una esteriorità
abbastanza normale e non sensazionale. Parlando di questo argomento e della
connessione tra effeminatezza e natura omogenica negli uomini, il Dott. Moll
dice: “Bisogna chiare bene in via preliminare che l’effeminatezza non si
manifesta in alcun modo in tutti gli Urning. Quantunque si possa trovare questo
o quell’indizio in un gran numero di casi, non si può comunque negare che una
grande percentuale, forse la grande maggioranza di essi non mostra alcuna
pronunciata effeminatezza”. E si può supporre che si possa arrivare alla stessa
conclusione rispetto alle donne di questa categoria – specificamente che la
maggioranza di loro non mostra pronunciate abitudini maschili. Infatti, anche se questi casi estremi sono di
grandissimo interesse dal punto di vista scientifico perché definiscono le
tendenze e i limiti di sviluppo in certe direzioni, sarebbe tuttavia un grave
errore considerarli casi rappresentativi di tutte le fasi dell’evoluzione umana
interessate.
Venendo a quello che può esse
chiamato il tipo più normale di uomo Uraniano, troviamo un uomo che, pur
possedendo completamente caratteristiche maschili di mente e di corpo, mescola
con esse la più tenera e la più emotiva natura spirituale della donna – e
talvolta in grado notevole. Questi uomini, come abbiamo detto, sono spesso
muscolosi e ben strutturati fisicamente e indistinguibili per struttura
esteriore e portamento del corpo dagli altri del loro stesso sesso; ma emotivamente
sono estremamente complessi, teneri, sensibili, pietosi e amabili, “pieni di
tempesta e fatica, di fermento e fluttuazione” del cuore; La capacità logica
nel loro caso può essere più o meno sviluppata ma l’intuizione è sempre forte:
come le donne, essi individuano i caratteri a colpo d’occhio e sanno, non si sa
come, quello che passa nella mente degli altri, hanno spesso speciali
attitudini per l’infermieristica e per prendersi cura dei bisogni altrui; in
fondo giace la natura artistica, con la sensibilità e la percezione
dell’artista. Una tale persona è spesso un sognatore di abitudini meditative e
riservate, spesso un musicista o un uomo di cultura, corteggiato dalla società
che ciò nonostante non lo capisce, o è anche , talvolta, un figlio del popolo
senza nessuna cultura, ma quasi sempre con una particolare raffinatezza innata.
De Joux, che parla completamente in favore degli uomini uraniani e delle donne
uraniane, dice di questa ultima situazione: “Sono entusiasti della poesia e
della musica, hanno spesso straordinarie attitudini per le arti e sono dominati dall’emozione e dalla
simpatia alla minima occasione triste. La loro sensibilità, la loro tenerezza
senza fine per i bambini, il loro amore dei fiori, la loro grande pietà per i
mendicanti e per gli storpi sono veramente femminili.” E in un altro brano
indica la natura artistica quando dice: “Il sistema nervoso di molti Urning è
il più fine e più complicato strumento musicale a servizio della personalità
interiore che si possa immaginare.”
Sembrerebbe probabile che l’affetto
si un tale individuo sia di carattere tenero e profondo; infatti è possibile
che in questo gruppo di uomini si possa trovare il sentimento amoroso in una
delle sue forme più perfette – una forma nella quale, secondo le necessità
della situazione, l’elemento sensuale, anche se presente, è totalmente
subordinato a quello spirituale. Uno svizzero che si occupa di questo
argomento, dice: “È veramente felice quell’uomo che ha come amico un vero
Urining- lui cammina sulle rose, senza neppure avere paura delle spine”; e
aggiunge: “Ci può mai essere uno che si cura dei malati meglio di un Urning?” E
anche se queste sono esternazioni di parte, possiamo ben credere che ci sia un
nucleo apprezzabile di verità in esse. Un altro scrittore, citato da De Joux,
parla in un modo in certo senso simile e potrebbe forse essere accolto con lo
stesso spirito. “Noi formiamo”, ci dice, “una particolare aristocrazia di
modesti spiriti, di buone e raffinate abitudini e in molti gruppi maschili
siamo rappresentativi dell’elemento di
livello mentale e artistico più alto. In noi, sognatori ed entusiasti, si trova
il controbilanciamento alla quota puramente mascolina della società, tendente,
come fa sempre, alla mera avidità del guadagno e ai piaceri sensuali
materiali.”
Che gli uomini di quel tipo
disprezzino le donne, anche se lo credono in molti e è una cosa che difficilmente
sembra essere giustificata. Infatti, anche se naturalmente non tendono ad
“innamorarsi” in questa direzione, uomini simili sono per loro natura portati
piuttosto ad avvicinarsi donne, e sembrerebbe che essi siano particolarmente
interessati a capire le necessità emotive e i destini dell’altro sesso, cosa
che porta in molti casi ad un affetto genuino che è chiamato amicizia
“Platonica”.
Ci sono pochi dubbi che essi siano
istintivamente ricercati dalle donne, che, senza sospettare nulla della vera
causa, sono coscienti di un accordo simpatetico con l’omogenico, che manca loro
con l’uomo normale. Per citare un’altra volta De Juox: “sarebbe un errore
supporre che tutti gli Urnungs debbano essere odiatori delle donne. In pratica
è vero quasi il contrario. Non è raro che siano i soli fedelissimi amici, i più
veri alleati e i più convinti difensori delle donne.”
Per passare ora agli esempi di
normali e perfetti di donne omogeniche, troviamo un tipo in cui il corpo è
tipicamente femminile e grazioso, con la rotondità e la pienezza della forma
femminile e l’equilibrio e l’appropriatezza del suo movimento, ma nel quale la
natura interna è in gran parte mascolina; il temperamento attivo, audace,
creativo, in qualche modo atto alla decisione, non troppo emotivo, interessato
alla vita fuori di casa, ai giochi e agli sport, alla scienza, alla
politica e anche agli affari; capace di
organizzare e gratificato da posizioni di responsabilità, qualche volta in
realtà capace di incarnare il ruolo di un leader eccellente e generoso. Una
tale donna, lo si vede facilmente, per la combinazione speciale delle sue
qualità, è spesso adatta per una lavoro importante nella vita professionale
oppure come manager di istituzioni, o anche come governatore di un paese. Il
suo amore si rivolge a nature giovani e
più femminili della sua; è una passione potente, quasi di tipo eroico e capace
di ispirare grandi gesta; e quando è tenuta debitamente sotto controllo, può
talvolta diventare una forza smisurata nell’insegnamento e nell’istruzione di ragazze o nel creare una scuola di pensiero
o di azione tra le donne. Molte Santa Chiara e molte badesse fondatrici di case
religiose sono state probabilmente donne di questo tipo; e in ogni epoca queste
donne – non essendo legate agli uomini dai legami ordinari – hanno avuto modo
di lavorare molto più liberamente nell’interesse del loro sesso, una causa alla
quale il loro stesso temperamento le spinge a dedicarsi “con amore”.
Ora ho delineato – in realtà molto
brevemente e inadeguatamente – tutti e due i tipi estremi e i tipo più normale
di uomo intermedio e di donna intermedia: tipi che possono trovare riscontro
nella storia e nella letteratura, anche se certamente in modo più soddisfacente
nella vita reale intorno a noi. E per quanto l’argomento non sia usuale,
comincia ad apparire chiaro che è uno di quelli coi quali il pensiero moderno e
la scienza dovranno avere a che fare. Degli ultimi tipi descritti, cioè dei più
normali, bisogna dire che esistono e sono sempre esistiti in gran numero, e per
questa semplice circostanza c’è una grande probabilità che essi abbiano un
ruolo e uno scopo. Come precisato, non c’è nessuna indicazione speciale di
malattia che li riguardi, a meno che la particolare natura del loro sentimento
amoroso non sia essa stessa considerata patologica; e nella separazione dei
sessi uno dall’altro, per la quale ci si lamenta così spesso oggi, bisogna
ammettere che essi fanno molto per riempire il vuoto.
La natura artistica istintiva del
maschio di questa categoria, il suo spirito sensibile, il suo ondivago temperamento
emotivo, combinato col coraggio dell’intelletto e del corpo; e la franca,
libera natura della donna, la sua mascolina indipendenza e la sua forza unita a
una grazia veramente femminile di forma e di comportamento; si può dire che
diano ad entrambi, attraverso la loro doppia natura, il comando della vita in tutte
le sue fasi, e una certa frammassoneria di segreti fra i due sessi che può
favorire molto la loro funzione di riconciliatori e interpreti. È certamente
considerevole il fatto che alcuni dei più importanti leader del modo e dei più
importanti artisti sono stati dotati o in tutto in parte di temperamento
uraniano – come nei casi di Michelangelo, di Shakespeare, di Marlow, di
Alessandro il grande, di Giulio Cesare, o, tra le donne, di Cristina di Svezia,
della poetessa Saffo e di altre.
____________
Note:
1) Per
la derivazione di questo termine vedi oltre, capitolo II, p.90 [dell’edizione originale]
2) Vedi
appendice, pag. 131 e 132 [dell’edizione originale]
3) Da
Uranos, cielo; essendo la sua idea che l’amore Uraniano fosse di un livello più
alto rispetto al legame ordinario. Per altre informazioni su Ulrichs e le sue
teorie, vedi Appendice, pag. 148-151 [dell’edizione originale]
4) Charles
G. Leland(“Hans Breitmann”), nel suo libro “Il sesso Alternato (Funk, 1904)
insiste molto sulla frequente combinazione delle caratteristiche di entrambi I
sessi in uomini e donne importanti e presenta un capitolo su “L’animo femminile
nell’uomo” e un altro su “L’intelletto maschile nella donna”.
5) Alcune
più recenti indagini statistiche (vedi Statistische Untersuchungen” del dott. M. Hirschfeld, Leipzig 1904) dallo
da 1,5 a 2% come rapporto probabile. Vedi anche Appendice pp. 126-128
[dell’edizione originale]
6) Per
alcuni esempi, vedi Appendice, pp. 149-153 [dell’edizione originale].
7) Vedi
De Joux, Die des Enterbten Liebesglückes (Lipsia, 1893), p. 21.
8) “Psychopathia Sexualis”,
Settima edizione, p. 276.
9) Vedi
Appendice, pagine 145-148 [dell’edizione originale]
10) Questa
descrizione può richiamare alla mente dei lettori la storia delle abitudini e
del carattere di Enrico II di Francia.
11) Forse
come la Regina Cristina di Svezia, che viaggiò attraverso l’Europa, nella sua
visita in Italia, con stivali da uomo e sedendo a cavalcioni sul suo cavallo.
Si dice che abbia stretto la mano del Papa, vedendolo, così energicamente che
il dottore dovette occuparsene subito dopo.
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