domenica 19 dicembre 2010

SOGNI GAY E VITA ETERO

Caro Project,
da quando ho trovato progetto gay mi sento meno strano e meno solo. Ho 21 anni, mi dicono che sono un bel ragazzo, a me sembra piuttosto di essere uno come ce ne sono tanti, certo sono almeno tre o quattro anni che le ragazze mi corrono appresso, è successo specialmente questi ultimi tre anni all’università e la cosa per un verso mi fa piacere ma per l’altra mi crea molte difficoltà, da bambino mi piacevano le ragazze, le prime fantasie le ho fatte alle elementari su una mia compagna di classe, poi sono successe delle cose che penso mi abbiano creato un po’ di problemi. A 13 anni sono andato al mare l’estate con i miei genitori. Stavamo in Sicilia, in un posto molto bello e molto selvaggio, dove non c’era niente se non il mare e la macchia mediterranea quasi a perdita d’occhio, lì si è formato un gruppo di ragazzetti 13/14 anni, con loro stavo bene, erano figli di amici di famiglia e i miei mi lasciavano molto libero. Stavamo molto insieme  e si finiva spesso a parlare di sesso, naturalmente come se ne parla a quell’età. C’era una ragazzo che aveva solo un anno più di me ma sembrava molto più grande, era alto, biondo, mi piaceva molto, perché io all’epoca ero ancora grassottello e piuttosto basso per la mia età, chiamiamolo Stefano, era molto schivo e con me andava particolarmente d’accordo, certe volte ce ne andavamo al mare insieme su un canotto gonfiabile. Lui nuotava benissimo, io un po’ meno. Ho cominciato ad avere la fissa di vedere Stefano nudo, quando stava con me e parlavamo di ragazze si vedeva che aveva l’erezione, io avrei voluto toccarlo ma volevo che fosse una cosa accettata da lui. Allora gli ho detto che lui ormai era un adulto e che ce l’aveva grosso e che si vedeva, è diventato rosso come un peperone ma era contento di sentire queste cose. Ho cercato di insistere in tutti i modi e di provocarlo, alla fine gli ho chiesto di farmelo vedere, lui si schermiva ma si vedeva che la cosa lo tentava parecchio, io l’ho proprio assillato finché un giorno quando eravamo solo noi nella macchia non ha detto di sì. Quando si è  abbassato il costume mi sono sentito proprio eccitatissimo, ero riuscito a portare Stefano dove volevo e potevo vederlo così, me lo ha fatto anche toccare e qualche giorno dopo si è fatto fare anche una sega ma non ha mai voluto fare lui qualcosa a me, credo che la cosa non lo interessasse realmente e che per lui il senso fosse che mi aveva ridotto un po’ a fare lo schiavo sessuale obbligandomi a fargli quello che voleva lui. In realtà era l’esatto contrario, ma ho preferito fargli credere quello che voleva. Ma è durata pochissimo, non più di una settimana in tutto perché poi sono tornato a Milano coi miei. Lui è rimasto in Sicilia perché era di lì. Ci siamo sentiti qualche volta su msn, senza nessun riferimento a quello che era successo tra noi. Ho rivisto Stefano due anni fa, ha la ragazza e ne dice cose favolose, abbiamo parlato molto, mi ha raccontato di lui e della ragazza e di come si sente felice con lei, io gli ho raccontato una storia simile a quella che lui ha raccontato a me, quasi del tutto inventata, almeno per quanto riguarda la soddisfazione di stare con la mia ragazza. Delle cose successe in Sicilia anni prima nemmeno l’ombra. Penso che per lui siano state realmente cose di nessun peso, per me non è stato così, ho cominciato a masturbarmi pensando a Stefano ed è diventata una fissa, la vivevo bene, la parola gay non mi sfiorava nemmeno, almeno fino ai 16 anni, poi, un po’ sulla spinta dei familiari e un po’ sulla spinta degli amici ho cominciato a frequentare anche delle ragazze, una in particolare, chiamiamola Laura, all’inizio era tutto solo platonico, ma quando stavo vicino a Laura avevo l’erezione e mi imbarazzava molto e qualche volta mi si bagnava pure, ho cominciato a masturbarmi anche pensando a Laura, pensavo che Stefano me lo sarei dimenticato del tutto ma non è stato così. Quando avevo 19 anni la situazione è diventata tale che con Laura siamo arrivati ad avere veri rapporti sessuali, da parte mia le cose funzionavano, mi eccitava, avevo l’erezione e arrivavo anche alla fine, però vedere Laura nuda non mi dava quella sferzata di sessualità che mi sarei aspettato, quando avevo visto Stefano nudo il coinvolgimento era stato totale. Ho pensato che fosse solo dovuto al fatto che era la prima volta e che con Laura le cose sarebbero andate meglio. In sostanza il rapporto che avevo con Laura era pure soddisfacente, desideravo vederla e anche fare sesso con lei ma poi, al momento, l’entusiasmo che mi sarei aspettato non c’era ma la mia era una vera sessualità etero. Quando mi masturbavo non pensavo a Laura, qualche volta pensavo a Stefano ma non lo volevo pensare, cercavo di farlo senza pensare a nessuno, così, come una cosa solo fisica. Laura non voleva che mi masturbassi per conto mio, diceva che mi voleva tutto per lei, ma lei dava assolutamente per scontato che io mi masturbassi pensando solo a lei. Io il coraggio di dirle che non era così non l’ho avuto e ho finito per dirle che non mi masturbavo più ma che facevo solo sesso con lei. È stata la prima bugia tra noi. Non le avevo nemmeno raccontato la storia di Stefano in Sicilia, ma non era una bugia, io così la vedevo, non le avevo detto una cosa per un’altra, semplicemente non le avevo detto di un episodio che ormai mi sembrava proprio lontanissimo anche se era ben presente nella mia memoria. A vent’anni ho conosciuto un ragazzo, chiamiamolo Marco, tra l’altro un amico di Laura, cosa che mi imbarazza terribilmente, lui gioca al calcio e mi ha fatto entrare nella sua squadra. Lì per lì ho accettato ma mi sono trovato in situazioni di imbarazzo tremendo negli spogliatoi, in pratica ci sono andato una volta sola, poi mi sono inventato una tendinite e non ci sono andato più. Marco mi ha chiamato tante volte e qui sono cominciati i problemi seri perché con Marco si è creato un rapporto importante e tra l’altro Marco è un bel ragazzo e mi piace, ma non basta, all’inizio di novembre di quest’anno l’ho visto molto giù di tono e ho cercato di capire il perché, alla fine, dopo giorni e giorni di esitazione, mi ha detto che era gay ma che non lo aveva mai detto a nessuno e che pensava di essersi innamorato di me. Per me tegola in testa! Ho parlato molto con lui ma sempre passando per etero (mi sento un vigliacco per questo) e lui su questo non ha alcun dubbio perché sa di me e di Laura che gli racconta tutto, ma proprio tutto di noi, cosa che a me non è piaciuta affatto, tra l’altro lei non sa che Marco è gay. In pratica adesso sono il confidente etero di Marco e l’amante etero di Laura, non credo che mi sarei potuto trovare in una situazione più incasinata. Conoscere Marco, per me, è stato proprio andare in crisi, quando sto con lui lo abbraccerei stretto e lo bacerei per ore per fargli passare quella sua malinconia  che lo divora, credo che sarebbe la felicità per tutti e due, ma come posso fare una cosa simile? Laura si aspetta che prima o poi ci si sposi e io continuo ad avere una vita sessuale con lei che però è diventata una specie di obbligo dal quale non riesco a liberarmi e nello stesso tempo vedo Marco che quando esce con me si sente come un intruso, un tollerato da un amico etero che non lo vuole abbandonare allo sbando. Il vero guaio è che Marco racconta a Laura tutto quello che ci diciamo e lei ci tiene che noi ci frequentiamo perché non le passa nemmeno per l’anticamera del cervello che cosa potrebbe succedere. Ecco project, questi sono i casini della mia vita ma io Marco non lo voglio perdere a costo di sputtanarmi a vita davanti a tutta la città. Però credimi è proprio difficile fare un passo senza ritorno perché intorno a me ci sarebbe un terremoto, a casa mia nessuno si aspetta una cosa del genere. Insomma non so dove trovare il coraggio ma lo devo trovare, più vado avanti e peggio è.
Aspetto una tua risposta. Ciao. (se vuoi, pubblica pure questa lettera)
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