lunedì 27 dicembre 2010

DA ETERO A BISEX E A GAY

Ciao Project,
sono le 4.40 del 27 Dicembre 2010, un’ora assolutamente insolita per scrivere una mail, ma dopo aver passato alcune ore a leggere il forum mi sono deciso. In realtà l’input è stato un altro. Ieri sera avevo scoperto il forum, a occhio mi sembrava una cosa molto diversa dal solito, poi ho visto che c’era una chat e sono entrato. I ragazzi mi hanno accolto bene, e soprattutto mi sembrava un posto di gente seria, ragazzi educati che parlano di cose normali per il piacere di stare insieme, pochi minuti dopo mi ha contattato un ragazzo che aveva un nick che ricordo bene gp_000, e abbiamo parlato un po’, lui ha 23 anni e mi ha detto di avere parlato con altri ragazzi della chat e che gli sembrava proprio una cosa seria e mi ha detto che ti avrebbe contattato. Francamente mi sono sentito un po’ spiazzato ma in positivo, non mi sembrava vero poter trovare un ambiente gay dove un ragazzo ti contatta senza altri fini che per scambiare due parole. Poi abbiamo parlato un po’, mi è sembrato un ottimo ragazzo. Sono uscito dalla chat e mi sono messo a leggere il forum e ci sono stato fino alle 4.40. Posso dire che non ho mai visto niente di simile in rete e mi piace molto e allora mi sono deciso a scriverti. Sono di fatto un novellino nel mondo gay e ho bisogno di chiarirmi un po’ le idee perché ti confesso che sono un po’ spaventato e trovare un posto serio per me è essenziale. Ma adesso ti spiego meglio. Sono un ragazzo di 25 anni e il mio vero problema è stata la mia cosiddetta bisessualità. Ho letto certi tuoi articoli che mi hanno chiarito un po’ le idee e mi hanno confermato in una serie di convinzioni alle quali ero arrivato già da solo, ma partiamo dall’inizio. In pratica, fino a 20-21 anni non ho mai avuto dubbi circa il mio orientamento sessuale, mi piacevano le ragazze, solo le ragazze, ho avuto moltissime storie, e molte anche con risvolti sessuali, queste cose mi piacevano molto, soprattutto l’idea di vincere le resistenze di una ragazza, però, col senno di poi, credo di non essermi mai veramente innamorato di una ragazza. Cioè vivevo il rapporto con una ragazza come una cosa solo mia, lei era un po’ un modo per dimostrare a me stesso che in quelle cose ci sapevo fare. Per capirci, fino a 21/22 anni ho avuto rapporti sessuali, meglio sarebbe dire, ho avuto forme di contatto sessuale con una decina di ragazze, con quattro ho avuto rapporti completi, con le altre masturbazione reciproca, le mie fantasie erano tutte etero. Tra i 20 e i 21 anni ad una festa di capodanno ho conosciuto una ragazza Emma (non si chiama così) che mi ha preso sul serio e ha cercato di costruire con me qualcosa di diverso. All’inizio la cosa mi stava bene, quando parlavo di lei dicevo “la mia ragazza” cosa che non avevo fatto con nessuna della altre, mi sentivo cresciuto, gratificato, avevamo anche rapporti sessuali e le cose andavano molto bene. È andata avanti così per qualche mese, nel frattempo ho conosciuto un ragazzo, Marco (non si chiama così), che aveva un paio d’anni più di me, mi stava simpatico, parlavamo spesso su msn, poi siamo usciti insieme qualche volta e siamo rimasti spesso fino a tardi. È arrivata l’estate, Emma è andata in vacanza con i suoi e Marco mi ha proposto di passare una settimana con lui in una casa di montagna che ha sull’Appennino. Premetto che Marco è etero e che al tempo ero etero anche io ma quella settimana è stata certamente la più bella settimana della mia vita, mi sentivo libero, apprezzato da Marco, in un certo senso coccolato, si era creato un rapporto di intimità incredibile, parlavamo dei nostri rapporti con le nostre ragazze e lui mi capiva. La prima notte siamo stati in camere separate, dalla seconda siamo stati nella stessa camera a parlare fino a tardi. Io sono stato benissimo, meglio di come stavo con Emma, con lei alla fine al sesso ci si doveva arrivare, non era male però per lei era una fissa, per me no, con Marco mi sentivo libero, senza obblighi, e così ho sperimentato che in effetti con un ragazzo potevo stare benissimo, come con una ragazza se non addirittura meglio. Abbiamo anche scherzato, giocato, fatto a cuscinate, fatto la lotta, ma senza implicazioni sessuali, almeno io allora credevo che fosse così, in realtà, anche se non lo capivo, mi stavo innamorando di Marco. Dopo la vacanza, quando Emma è rientrata io sono tornato da lei e in pratica da allora la sua compagnia ha cominciato a pesarmi, sentivo certe sottolineature che non mi piacevano, mi sembrano cose non realmente mie, almeno non mie al 100%. Con Emma i rapporti sessuali continuavano ma la cosa per me aveva un sapore strano, non era più come prima, ero svogliato, cercavo di non lasciarmi coinvolgere e lei se ne è accorta, voleva sapere se avevo conosciuto altre ragazze, ma non ne avevo conosciute, insomma io ho cercato di accontentarla ed è stato proprio mentre facevo l’amore con lei che per la prima volta mi è venuto in mente Marco in un altro modo, una specie di sostituzione di persona, immaginavo che con me ci fosse Marco. La sera mi sono masturbato pensando a Marco. Era la prima volta che mi succedeva pensando a un ragazzo. La sensazione era stranissima, non avevo mai fatto una cosa simile ma nello stesso tempo sono stato molto bene, mi sono detto: sono bisex, è evidente. E qui è cominciata la mia follia, ho cercato di ricontattare Marco perché mi aspettavo da lui chissà che cosa, pensavo che magari anche lui potesse essersi innamorato di me, ma l’unica cosa che ho ottenuto è stata una cena in quattro in un ristorante. Lui vedeva solo la sua ragazza, Emma vedeva solo me e io vedevo solo lui, una situazione in cui per la prima volta mi sono trovato a recitare la parte dell’innamorato, ma l’ho recitata bene perché non se ne è accorto nessuno. Non sapevo con chi parlare, che Marco lo dovevo lasciare perdere era ovvio, di parlare chiaro con Emma non ne avevo proprio il coraggio e allora mi sono dato da fare per essere un bravo etero, me lo sono praticamente imposto. Ogni volta che facevo l’amore con Emma mi sembrava che in fondo potevo essere anche etero, poi mi masturbavo pensando a Marco e allora pensavo di essere bisex, in effetti dopo l’estate non mi sono più masturbato pensando a una ragazza, per me c’era solo Marco. Voglio precisare una cosa, per me non c’erano i ragazzi, c’era solo Marco e questo mi portava  a pensare che in fondo non ero gay e nemmeno bisex, perché desideravo un ragazzo solo. Evitavo scrupolosamente la pornografia perché sarei finito su quella gay e mi avrebbe dato fastidio, quello che provavo per Marco non lo volevo confondere con la pornografia. Mi immaginavo una bellissima storia d’amore con Marco, ma con un Marco gay capace di condividerla, ho detto con un Marco gay, non bisex, proprio pensando a questo mi sono venuti i primi dubbi circa il fatto che in effetti non avrei mai accettato che Marco fosse bisex, gay mi sarebbe stato bene ma bisex no, non lo avrei voluto condividere con nessuno. Immaginavo di poter avere due amori, quello con Emma e quello con Marco e che entrambi fossero innamorati di me in modo esclusivo, io allora ipotizzavo che una cosa del genere potesse avere senso e comunque mi vedevo bisex, anche perché diciamo così, ce la mettevo tutta per essere bisex, la consideravo una cosa più accettabile, più vicina ad un comportamento corretto, sei innamorato di una ragazza e poi anche un po’ di un ragazzo, mi sembrava una cosa meno anomala. Certe volte ero tentato di masturbarmi pensando a Marco e di dire a Emma che non me la sentivo di fare sesso con lei, ma poi mi imponevo di fare esattamente il contrario, cioè di non pensare nemmeno a Marco e di fare l’amore con Emma perché è una cosa normale. La situazione diventava sempre più assurda e alla fine lei mi ha messo alle strette. All’inizio rispondevo cose vaghe, tipo sono stanco, lo stress e simili, poi siccome non riuscivo proprio ad andare avanti e pensavo che alla fine sarebbe stato meglio rompere le ho fatto capire che mi sentivo bisessuale e la sua reazione non la ho sopportata proprio, voleva sapere chi mi aveva messo in testa queste idee, se avevo conosciuto “qualcuno di quelli”, io le ho detto di no prima di tutto perché era vero e poi non avrei mai tirato in ballo Marco in questa storia anche perché lui non c’entra proprio per nulla. Io speravo che fosse una buona occasione per chiudere con Emma ma non è stato così ed è cominciata la tortura, voleva sapere, voleva capire, ma secondo lei quello che io le dicevo non era vero, erano tutte cose che mi aveva messo in testa “qualcuno di quelli”. Ho provato a fare capire ad Emma che non pensavo affatto fosse una cosa banale, ma lei mi diceva che non potevo essere gay e io le dicevo che difatti non mi sentivo gay ma bisex e lei insisteva dicendo che erano solo stupidaggini e che lei mi conosceva bene, ha cominciato a fare con me un po’ di civetterie, cose che non aveva mai fatto prima, vocine da bambina, atteggiamenti sexy, tutte cose che mi mandavano in bestia e gliel’ho pure detto, lei per un po’ ha continuato, poi le ho fatto capire che non me la sentivo di andare avanti e mi ha gridato contro che stavo solo cercando scuse per piantarla perché me ne ero trovata un’altra, per lei l’idea che potessi non essere del tutto etero era in pratica inconcepibile, Tutto questo è successo tra Natale 2009 e capodanno 2010. In pratica dal gennaio 2010 ero di nuovo solo. Non ti nascondo che i primi tempi sono stati durissimi, mi mancava da matti, ma non mi mancava come ragazza ma come persona che si potesse prendere un po’ cura di me, sono stato parecchie volte sul punto di richiamarla perché non ce la facevo proprio ad andare avanti, nota che allora io mi sentito ancora bisessuale e pensavo perfino di ricominciare una relazione con un’altra ragazza e ci sono andato vicino ma quando si è trattato di mettersi realmente in gioco mi sono detto che stavo per fare un’altra stupidaggine e che dovevo prendermi il mio tempo per capire. Così non se ne è fatto nulla. Ero solo, totalmente solo, i miei non capivano perché avessi lasciato Emma e pensavano che dovessi andare da uno psicologo ma non ne se fece nulla. Non sapevo dove sbattere la testa ma avevo bisogno di capire. Ho cominciato a pensare che in fondo avrei potuto usare dei siti di incontri. Ho girato un po’ su qualcuno di questi siti ma la reazione è stata di rifiuto totale e direi anche di depressione. Mi dicevo che io con quelle persone non avevo proprio niente a che fare, era una logica che sentivo del tutto estranea. Poi ho messo da parte internet per mesi e ho pensato che potevo andare ad un’associazione gay, nella mia città ce ne sono, ho cercato l’indirizzo, ci sono passato davanti più volte. Uscivo di casa col proposito di entrare, poi arrivavo a destinazione e tiravo dritto. Non mi sento sicuro, ho bisogno di riservatezza, capisco quelli che si dichiarano ma non è cosa per me e poi loro si dichiarano gay io avrei dovuto dichiarami bisex, almeno era quello che pensavo allora. Cominciavo a guardare i ragazzi per la strada e mi sembravano belli, desiderabili. Questa estate sono stato al mare in Puglia da solo, mi ero proposto di cercare occasioni per fare esperienza, ero in campeggio, di ragazzi ne ho conosciuti tanti ma di gay nemmeno uno. Ormai dico di gay perché sono almeno sei mesi che non penso più sessualmente a una ragazza e i ragazzi del campeggio in Puglia per me avevano un’attrattiva sessuale fortissima che non posso proprio negare, però si trattava solo di fantasia. Ma perché provarci con una ragazza è cos’ facile e provarci con un ragazzo è difficilissimo? Il perché lo so, però il risultato è deprimente. Finite la vacanze direi è anche finita la mia bisessualità, cioè ho chiuso un’altra fase della mia vita ma in effetti non ho risolto nulla, mi restano mille paure, sono attratto dall’idea di conoscere dei ragazzi gay, almeno per capire come sono realmente, ma non vorrei cacciarmi in brutte esperienze. Dopo un periodo un po’ depresso, ieri sono capitato su progetto gay e il resto lo sai.
Ciao.
Uff25
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