domenica 22 giugno 2014

GAY E PREVENZIONE DELL’HIV-AIDS

Apro questo post con il link alla pagina della Lila (Lega Italiana per la lotta contro l’AIDS) in cui potrete trovare informazioni serie e aggiornate sull’AIDS e sulla prevenzione del contagio HIVhttp://www.lila.it/it/infoaids.html , ma tutto il sito della Lila è ricchissimo di informazioni estremamente chiare che sono fondamentali per la prevenzione e la tutela della salute.
Nei confronti delle malattie sessualmente trasmesse e dell’AIDS in particolare, la reticenza e il silenzio sono le scelte peggiori. Il sesso non deve essere considerato un argomento tabù ma se ne deve parlare in modo serio e competente. La mancanza di informazione espone al rischio di comportamenti pericolosi e lascia i ragazzi in una dimensione di sostanziale solitudine, tanto più quando manca del tutto l’appoggio dei genitori.
Anche a nome di Progetto Gay devo riconoscere di non aver dedicato uno spazio adeguato al tema della prevenzione, che è assolutamente fondamentale. Progetto Gay ha cercato di approfondire gli aspetti psicologici e relazionali della omosessualità, il che è certamente utile, ma bisognerebbe tenere sempre presente che la prevenzione non può essere mai dimenticata.
I dati riportati dal supplemento n.1 – 2013 del Notiziario dell’Istituto Superiore di Sanità indicano che nel 2012 sono state segnalate 3.853 nuove diagnosi di infezione da HIV, di cui il 79,0% riguardano maschi.
Nel 2012, in Italia sono stati diagnosticati 6,5 nuovi casi di HIV positività ogni 100.000 residenti, senza variazioni significative rispetto agli anni precedenti. Le regioni con l’incidenza più alta sono state Lombardia, Provincia Autonoma di Trento e Lazio.
Le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2012 hanno un’età mediana di 38 anni per i maschi e di 36 anni per le femmine.
Nel 2012, la maggioranza delle nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono l’80,7% di tutte le segnalazioni e riguardano  eterosessuali per 42,7% e omosessuali maschi per il 38%. Se si tiene presente che gli eterosessuali sono circa il 92% della popolazione generale  mentre gli omosessuali maschi sono circa il 4%, si capisce che il rischio HIV per gli omosessuali è enormemente più alto che per gli eterosessuali.
Tra il 2011 e il 2012 la percentuale di  casi di infezione da HIV tra gli eterosessuali è diminuita, seguendo un trend ormai stabilizzato, mentre in un solo anno, per gli omosessuali maschi, è cresciuta dal 40,0 al 43,9% del totale (va sempre tenuto presente che gli omosessuali maschi sono solo il 4% della popolazione). Il numero di infezioni da HIV tra maschi omosessuali risulta costantemente in ascesa nel corso degli anni e non accenna a diminuire.
Riporto qui di seguito il link al Notiziario  dell’Istituto Superiore di Sanità, che offre una visione molto dettagliata e oggettiva della diffusione delle infezioni HIV e dell’AIDS in Italia:http://www.lila.it/images/doc/dati/NotiziarioISS2013-COA.pdf
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Se volete, potete partecipare alla discussione di questo argomento aperta sul forum di Progetto Gay:

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