venerdì 5 giugno 2009

SONO GAY E FINALMENTE MI SENTO SERENO

Il 28 maggio, alle ore 19.15 ho ricevuto questa mail. Ringrazio sentitamente Federico.
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Ciao Project,
devo ammettere che quando ho preso la decisione, per me molto difficile, di scriverti, non avevo la più pallida idea di quello che avrei potuto trovare. A 27 anni non sono certo giovanissimo e non è che avessi paura di cose strane o forse un po’ sì perché la mia esperienza nel settore è zero, però mi sono lanciato. Stamattina per la prima volta in vita mia ho parlato di sesso in modo libero ed è stata una cosa facilissima, pensavo che mi sarei trovato terribilmente a disagio e invece non è stato così per niente. È evidente che tu capisci che cosa significa essere gay però ti devo proprio dire grazie perché mi sento molto meglio, molto meno spaventato da quello che mi sta succedendo e forse ho anche un po’ di speranza di non restare completamente solo nella vita. A tante cose che mi hai detto ci ero arrivato anche da solo, ma sentirsele dire da uno che sa di che si tratta serve a rafforzare l’idea. Te lo dico sinceramente, non ero mai riuscito, nemmeno lontanamente a fare un discorso così diretto e così serio. Forse alla mia età, per uno come me che è sempre scappato e ha sempre fatto finta di non vedere, avere finalmente la possibilità di un confronto vero su certi temi è proprio una cosa fondamentale e liberatoria. Adesso mi sento perfino di dire “io sono gay”, pensa che sono stato a combattere contro questa idea per più di 10 anni, ho buttato in pratica 10 anni della vita perché pure se dentro di me sentivo fortissima la sessualità gay l’ho sempre repressa ma proprio fino al follia, pensavo che fosse chissà che cosa, che i gay fossero una cosa anomala, infetta, che ne so, una specie di alieni. Project, ti può sembrare assurdo, ma mi sento proprio più leggero, libero, adesso in qualche modo ho un punto di riferimento. Non ti spaventare ma credo che avrò bisogno di te piuttosto spesso. I miei sono divorziati e io non ho mai avuto nessun rapporto con mio padre. Mi ha scaricato fin da quando ero bambino, ma anche l’uomo di mia madre non ne voleva sapere di me, mi trattava bene, con gelati e regaletti, ma di me non si interessava veramente. Sia mio padre che l’uomo di mia madre erano nettamente e direi esasperatamente etero e lo capivo fin da quando ero ragazzino. Loro mi hanno considerato sempre etero, te l’ho detto, ho avuto tre ragazze, non si sono mai chiesti che cosa significassero per me, a loro bastava che io stessi vicino a una ragazza. Insomma, Project, ho proprio bisogno di parlare e di ritrovare un po’ di coraggio. Una cosa stamattina mi ha colpito, quando ti ho parlato di Andrea sei stato a sentire con la massima attenzione e ti sei chiesto le stesse cose che mi sono chiesto io, hai parlato d’amore, e io penso che sia amore. Vabbe’, non la faccio tanto lunga. Grazie! Progetto Gay è una cosa unica e per me significa tantissimo.
Federico

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