sabato 21 febbraio 2009

SONO GAY E NON POSSO MENTIRE A ME STESSO

ciao project...

mi sono accorto del tuo blog soltanto oggi e ho pensato subito ch sia veramente utile soprattutto per chi,come me,ha appena scoperto di essere omosessuale..o meglio,vorrei raccontare la mia storia perchè penso che possa essere utile per molti ragazzi...credo che la cosa più importante per un ragazzo gay sia ammettere la propria omosessualità innanzitutto a se stesso...te lo dice uno che ha passato la maggiorparte della sua vita(ho quasi 18 anni)a mentire a se stesso e agli altri.Ho subito spesso discriminazioni(anche se alle supriori è andata molto meglio..) e posso dire di non aver passato momenti bellissimi...ma sono consapevole che questo non è successo solo a me ma a moltisimi altri ragazzi...la conseguenza è stata quella di chiudermi inevitabilmente in me stesso e di rinunciare a capire una cosa che alla fine sapevo da sempre...sentivo di esserlo...sentivo che ciò che pensavo non era etero...E LO SAPEVO, ma continuavo a prendermi in giro e a costruire la mia vita su qualcosa di irreale...il discorso sessualità per me era un tabù...sapevo che se lo avessi affrontato un giorno avrei inevitabilmente ammesso quello che alla fine tutti hanno sempre pensato...penso che molti sappiano quello di cui sto parlando..tutti l'hanno sempre pensato di me...e l'unico che non era riuscito ad ammetterlo ero proprio io!!ma non mi do colpe,perchè il trauma subito per la mia emarginazione mi ha portato a costrure un muro,un muro che per foruna sono riuscito ad abbattere appena 2 mesi fa...

non so cosa mi sia successo...non so perchè l'ho fatto..so solo che ho avvertito il bisogno di smetterla di fingere che tutto andasse bene e che io fossi normale...ho capito che la normalità non la decide nessuno e che era ora che io semplicemente mi accettassi...e cosi è stato!Quando davanti allo specchio mi sono detto"sono gay"...quello si,è stato il momento più semplicemente LIBERO della mia vita...ho sentito finalmente di essere me stesso,e ho avvertito il bisogno di dirlo alle mie tre amiche più care,che non mi hanno mai abbandonato e che mi sono sempre state vicine!ho sentito la necessità di fare il mio piccolo,circoscritto coming out e adesso mi sento molto meglio,sia cn me stesso che cn gli altri...

non posso certo dire che sia tutto rose e fiori...non è cosi per nessuno..ho una tremenda paura di quello che mi aspetta e non so se dirlo ad altre persne o no,perchè so che è importante la prudenza!ho molta paura di ferire i miei genitori ma allo stesso tempo ho bisogno di buttarmi a capofitto in tutto ciò perchè non ho nessuna esperienza a livello sentimentale ma non ne ho mai avuto tanto bisogno...

Spero che sarai daccordo cn me in quello che ho detto...continuerò a seguire il tuo blog cercando di trovare molti altri consigli...
puoi pubblicarla se vuoi,

ciao!
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Ciao,

ho letto la tua mail solo ora, e me ne dispiace, perché merita non solo di essere pubblicata ma di trovare una risposta seria.

Per un ragazzo, ammettere la realtà davanti a se stesso, ossia ammettere di essere gay, significa fare il primo passo decisivo verso una vita che sia realmente tale. In realtà gli schermi e le difese che allontanano i ragazzi dall’idea di accettarsi come gay sono molti e pesanti ma sono solo il frutto di preconcetti e di luoghi comuni diffusi da gente che non ha la più pallida idea di che cosa significa veramente essere gay. L’idea che si tratti di un vizio o di una malattia è ancora ben lontana dal tramontare e chi non ha alcuna possibilità di vedere le cose da vicino e quindi non sa nulla dei gay può diffondere concezioni false senza nemmeno rendersene conto e talvolta in totale buona fede. I ragazzi, sulla base di questi preconcetti, costruiscono la loro idea del che cosa sia l’essere gay e chiaramente se ne danno una rappresentazione che non ha nulla a che vedere con la realtà. Le categorie della falsa morale che condanna i gay sulla base di assurdi presupposti o la visione della omosessualità in chiava di patologia, che è ancora largamente dominante, si stampano profondamente nella mente dei ragazzi. È ovvio che se un ragazzo sente dentro di sé delle pulsioni gay è portato ad applicare per valutarle le uniche categorie di cui dispone in proposito e che gli appaiono confermate dall’autorità della famiglia, della chiesa e della società. Ovviamente nessuno accetta di essere considerato un caso patologico e l’unico modo per allontanare da sé una tale qualificazione è negare di essere gay, negare perfino l’evidenza. Ho visto casi di ragazzi che per anni, ben oltre i 20 anni, hanno vissuto una sessualità masturbatoria esclusivamente gay ma hanno continuato a considerarsi etero perché avevano una ragazza nei confronti della quale non provavano alcun coinvolgimento sessuale e tentavano di interpretare l’affetto che forse provavano, o tentavano di provare, per quella ragazza come una forma sublimata di coinvolgimento sessuale. Ma ti dirò di più, ho conosciuto ragazzi che per avendo in fondo ben chiara l’idea di essere gay sono arrivati a sposarsi e a vivere anni di vita matrimoniale con una doppia vita sessuale: una sessualità etero con la moglie e una esclusivamente gay nella masturbazione. Questi ragazzi hanno tentato la via del matrimonio come una specie di terapia anti-omosessualità. La cosa non solo non ha senso ma porta a complicare ancora le cose e in modo molto pesante, perché in questo modo un problema individuale diventa anche un problema di coppia e con risvolti legali e affettivi notevoli se ci sono figli.

Arrivare a dire: “sono gay!” per un ragazzo non è facile perché deve prima smontare il pregiudizio che ha messo radici nel suo cervello. Il pregiudizio però si smonta con un buon bagno di realtà e di consapevolezza.

In questi giorni ho avuto la possibilità di conoscere di persona alcuni dei ragazzi che mi avevano contattato in chat. Bene, ho avuto modo di fare con alcuni di loro delle lunghe passeggiate e di parlare molto. Quello che mi ha colpito è stata la qualità umana altissima di questi ragazzi. E non lo dico perché sono tenuto a una difesa d’ufficio ma perché è quello che ho visto. Questi ragazzi non hanno assolutamente nulla in comune con quello che la gente pensa sia un gay. Sono ragazzi serissimi, che pensano allo studio, al lavoro, a costruirsi un futuro, ragazzi profondamente onesti con se stessi e con gli altri, ragazzi che sono, e l’ho detto spesso, una patrimonio enorme che la società ignora del tutto. Sono ragazzi giovani, tra me e loro la differenza di età è enorme, eppure sembrava che ci si conoscesse da sempre e la spontaneità è stata totale. Voglio aggiungere che alla fine del pomeriggio la gratificazione da parte mia è stata profonda e credo non solo da parte mia. C’è stato modo di parlare liberamente di cose gay, che non sono cose patologiche ma cose normalissime della vita di milioni d persone. C’è stato modo di parlare di queste cose senza nessuna complicazione e soprattutto c’è stato modo di parlare di mille altre cose, dell’università, del lavoro in Italia e all’estero.

A che serve Progetto Gay? Serve a fare vedere che il mondo è pieno di ragazzi gay come si deve, di persone che sono da ammirare e alle quali non si può non portare, come minimo, un totale rispetto. Rendersi conto che sono questi i ragazzi gay, la stragrande maggioranza dei ragazzi gay, aiuta i ragazzi ad aprire gli occhi e a capire che essere gay significa essere come questi ragazzi, niente di patologico, niente di assurdo, niente di strillato. Bisogna capire che il mondo gay, il mondo della stragrande maggioranza dei ragazzi gay è fatto di rispetto reciproco, di sentimenti veri, di desiderio di amare e di essere amati. È così che si spiana la strada all’idea di accettare la propria omosessualità, che è un modo profondo di amare.

Ti ringrazio per la tua mail e penso che la sua pubblicazione potrà indurre tanti ragazzi a vedere la realtà dell’essere gay e al non averne più paura.

Un abbraccio fortissimo! E grazie ancora per avermi permesso di pubblicare la tua mail! (l’ho messa nel Nuovo Forum Progetto Gay:
http://progettogay.gratisforum.tv/ alla sezione “CAPIRE DI ESSERE GAY”)

Project

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mercoledì 18 febbraio 2009

IL VERO MONDO DEI RAGAZZI GAY

Scrivo questo post come ringraziamento ad alcuni ragazzi che ho avuto modo di conoscere meglio in quest’ultimo periodo. Con alcuni di loro mi è stato possibile incontrarmi di persona e dopo quegli incontri si è ulteriormente rafforzata la mia convinzione che nella vita di tutti i giorni si incontrano moltissimi ragazzi gay che non solo sono bravissimi ragazzi, ma hanno una ricchezza di umanità, una dignità, una levatura morale veramente eccezionale. Questo mi porta a dire che oggi per i ragazzi gay la strada verso la realizzazione di una vita affettiva di alto profilo esiste eccome e che il futuro offre prospettive reali molto positive.

Talvolta parlando in chat coi ragazzi avverto une certa negatività di fondo, quasi una passiva accettazione di una specie di destino di infelicità, sento parole sconsolate che sembrano preludere a una vita vuota. Questi discorsi mi fanno ribollire dentro perché so che la tendenza a lasciarsi andare è distruttiva, mentre la realizzazione affettiva seria di questi ragazzi è realmente possibile e ne ho le prove ogni giorno.

Un ragazzo mi ha contattato tramite la chat di Progetto Gay, ci eravamo già sentiti quattro o cinque volte con lo stesso mezzo, mi ha detto che non poteva usare msn perché a casa sua c’è sempre gente che entra ed esce dalla sua stanza e non poteva nemmeno inviarmi mail perché condivide il computer con altre persone. Per lui l’unico sistema per parlare un po’ poteva essere il parlare di persona. Era un po’ titubante, poi mi ha chiesto di incontrarci, dopo un po’ di esitazione abbiamo fissato un appuntamento in una zona della città lontana da dove risiede. Ci siamo incontrati alle cinque del pomeriggio. Sembrava che ci si conoscesse da sempre. Lui conosceva bene i contenuti di Progetto Gay e poi ci si capiva al volo, si parlava la stessa lingua. Abbiamo fatto un lungo giro per la città parlando di tutto con la massima spontaneità, dalle questioni personali all’università, alle prospettive di lavoro in Italia e all’estero. Il pomeriggio è passato rapidissimo e in modo estremamente gradevole. Faceva freddo, siamo entrati in un bar per prendere una cioccolata calda, poi l’ho accompagnato all’autobus e ci siamo salutati. Posso solo dire che mi sentivo felice. Ho ricevuto poi un bellissimo sms da parte sua che mi ha dato la misura di quanto la cosa deve essere risultata gradita anche a lui. Eppure dall’esterno sembrano solo banalità, una passeggiata e quattro chiacchiere. Ma quelle quattro chiacchiere sono proprio quelle che non si fanno mai, e l’assoluta naturalezza del discorso è la misura della realtà dei ragazzi gay, mille miglia lontana da modelli e da stereotipi. Quando dico a quel ragazzo che troverà eccome la sua realizzazione affettiva, io dico una cosa della quale sono profondamente convinto. Non faccio l’apologia dei gay per difesa d’ufficio ma dico che il mondo è pieno di ragazzi gay come si deve e per questi ragazzi la strada verso una vita di affetti veri e profondi esiste eccome. È per questo che mi sento dentro un ottimismo prorompente. Costruire un’amicizia seria, non dico altro, tra ragazzi di questo livello vuol dire riempire la vita di un significato vero.

Chi vede queste cose, come le vedo io in pratica ogni giorno, ha dei gay una visione realistica ed insieme altamente positiva. Un futuro di felicità per questi ragazzi è concretamente possibile e per quello che potrò, farò di tutto per dissipare i dubbi, per fare svanire le malinconie e per strillare fortissimo che la vita va vissuta col cuore aperto alla speranza. L’amore tra due ragazzi gay esiste eccome e di esempi ne ho avuti molti. Volersi bene è l’unica strada verso la realizzazione affettiva e volersi bene significa costruire insieme un futuro migliore. La felicità per i ragazzi gay è possibile e lo vedo ogni giorno!
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SONO GAY MA ALLONTANO I RAGAZZI

Ciao Project,
sono un ragazzo di 21 anni, tra i 16 e i 17 anni ho avuto qualche esperienza sessuale etero e lì per lì mi piaceva, avevo anche la ragazza ma abbiamo fatto sesso pochissime volte, lei voleva, a me non dispiaceva la cosa in sé ma non era la cosa che desideravo veramente. A 19 anni, un po’ come dici tu nei post, ho cominciato a pensare di essere gay ma l’ho presa bene, senza tragedie, se era così non potevo che prenderne atto, solo qualche problema perché pensavo che tutti i gay fossero un po’ tipo checca ma poi mi sono reso conto che avevo le idee parecchio confuse. Diciamo così, che è ormai un anno e mezzo che in pratica non ho più nessuna fantasia etero e che penso solo ai maschi. All’università, da me, ho compagni bellissimi, due in particolare, anche altri 5 o sei sono proprio bellissimi ma qui cominciano i problemi. Io penso di avere una sessualità un po’ assurda, cioè quei ragazzi mi piacciono moltissimo ma io alla fine cerco sempre di frenarmi, li schivo, li guardo solo da lontano. Venerdì mattina sono andato in aula e mi sono seduto vicino a uno bellissimo, proprio ne annusavo l’odore con tutto me stesso, sentivo il suo calore corporeo che si irradiava fino a me. Io mi sono seduto apposta vicino a lui, non è stato un caso, è stata la prima volta che ho preso un’inizitaiva del genere, ma dopo è stata una tortura. Sono stato tutta l’ora a pensare di appoggiare la gamba contro la sua o anche solo il piede ma naturalmente non ho fatto nulla, non solo sono stato seduto in modo rigidissimo ma non mi sono mai girato dalla parte sua nemmeno per una frazione di secondo,chiaramente non ho seguito la lezione e ho passato tutto il tempo solo a fare pensieri sessuali su di lui. Sono stato in erezione pazzesca e mi sono pure bagnato, per fortuna avevo il giubbotto altrimenti mi sarei seppellito per la vergogna. A controllarmi non ci riesco proprio, sono troppo dipendente da queste cose e me ne vergogno tantissimo, perché mi comporto come un ragazzino e non sono per niente padrone di me stesso. Leggendo i post del forum ho pensato di essere io quello un po’ strano, perché vedo che agli altri non succede niente di simile, dicono che vanno allo spogliatoio in palestra e riescono a controllare l’erezione. Ma come è possibile? Io non ci riuscirei mai e allora non ci vado, però non posso non andare all’università e lì non posso nemmeno fare finta di essere cieco. Con le ragazze non mi succedeva mai niente di simile ma coi ragazzi è proprio una cosa incontrollabile, automatica. Dirai, be’ che problema c’è? Ma il problema c’è eccome. Con quei ragazzi vorrei provare a fare amicizia e invece non ci riesco perché mi viene subito di buttarla tutta sul sessuale,ma non lo faccio apposta, cioè non lo vorrei, solo che succede e non ci posso fare niente. Il ragazzo che mi piace di più si chiama Maurizio, che è proprio sexy all’inverosimile, me lo sogno tutte le notti e il resto te lo immagini, ma quando vado a lezione mi metto sempre dalla parte opposta perché se gli sto vicino ho paura che non mi trattengo, come sia sia, non c’ho mai provato nemmeno a scambiare quattro chiacchiere. Intanto secondo me è etero e se è etero che ci provo a fare? E poi, ti pare a te che uno bello come Maurizio, pure se fosse gay, si andrebbe a mettere con uno come me? E allora che ci provo a fare? E poi a lui mi posso avvicinare solo d’inverno e col giubbotto addosso, perché d’estate se vado lì e mi viene duro non so proprio dove mi posso nascondere. Insomma, io i ragazzi che mi piacciono li evito sempre proprio per queste ragioni e adesso sto pure cominciando a pensare che in fondo sarei del tutto incapace di creare un rapporto affettivo con un ragazzo, è come se ne avessi paura, cioè non mi sento come loro, mi sembra che c’ho la fissa del sesso e che loro non ce l’hanno, che magari a un ragazzo gli piacerebbe pure sentirsi desiderato per la sua personalità ma io non sarei capace di fare una cosa simile. Che vuol dire innamorarsi veramente? A livello sessuale lo so ma dal punto di vista dei sentimenti credo di non esserne capace e poi non ci posso nemmeno provare perché i ragazzi li tengo proprio lontano. Te ne racconto una. Qualche settimana fa con un gruppo di amici siamo andati a una pizzeria. C’era un ragazzo di quelli che mi piacciono, non Maurizio, un altro, Nico, ma uno carino parecchio e che io ci avevo fatto le mie fantasie. Alla pizzeria mi potevo mettere vicino a lui almeno per provare a scambiare due chiacchiere, e invece no! Tanto io faccio sempre così. Mi sono andato a mettere in mezzo tra due ragazze. Proprio masochista! E queste ci volevano provare con me, ma proprio a mettermi le mani addosso, ma le ho schivate e nel frattempo mi guardavo Nico a distanza ma senza farmi accorgere. Vicino c’aveva un ragazzo e una ragazza e lui ha parlato solo col ragazzo. Allora mi vengono i sospetti. Io Nico non lo conosco per niente come tutti i ragazzi che mi piacciono, non ci parlo ma li spio da lontano però poi quando è il momento c’ho proprio paura di parlarci. Vabbe’, finita la pizza si alza e viene da me e mi dice che conosce mia cugina, e che mia cugina gli ha molto parlato di me (lei sa che io sono gay) io devo essere diventato rosso come un peperone. Lui mi guarda e mi fa un sorriso come a dire di non stare in imbarazzo, poi mi scrive il numero di cellulare e me lo mette nel taschino (fa tutto lui) e mi dice di salutare mia cugina, io non sapevo che fare, mi sono detto che allora lui sapeva di me e che quel sorriso era come per dire che la cosa stava bene anche a lui ma ho cercato di fare l’indifferente e di non farmi accorgere. Mi ha chiesto se volevo un passaggio e io gli ho detto di no! E me la sono fatta a piedi, quasi sei chilometri! Ma come facevo a andare con lui in macchina, uno che “forse” sapeva che ero gay. Lo so che è patologico ma sono fatto così. La sera ho chiamato mia cugina e l’ho messa alle strette per sapere che cavolo aveva detto a Nico di me, ma lei non gli aveva detto proprio niente di me, cioè non è che non gli aveva detto che sono gay, ma di me non gli aveva parlato proprio. Allora capisci le pippe mentali (scusa il termine) che mi sono fatto. Lei non gli ha detto niente di me, non ne ha parlato proprio e Nico viene da me e mi dice che mia cugina gli ha detto un sacco di cose su di me. Ho pensato: ma questo ci sta provando! A mia cugina non risulta che Nico sia fidanzato e questo conferma le mie ipotesi, pure alla pizza le ragazze non le guardava proprio. Nico non sta all’università con me e quindi non ho molta possibilità di vederlo. La mattina mi metto una mano nel taschino e trovo il numero di Nico, mi piglia proprio la tachicardia, non sapevo che fare, lo chiamo o non lo chiamo. Mi sono detto: io il numero lo butto e non ci penso più, poi non l’ho buttato ma l’ho nascosto in un angolo della soffitta perché non volevo assolutamente telefonare. Un’ora dopo sono andato in soffitta, ho ripreso il numero, ho provato a farlo dieci volte ma non sono mai arrivato alla fine, allora mi sono detto che il numero lo dovevo buttare nel bagno e così ho fatto, ma tanto ormai lo sapevo a memoria. Ho richiamato mia cugina siamo stati due ore al telefono, volevo sapere tutto di Nico ma lei lo conosceva pochissimo e io non ci volevo credere. La sera tardi gli mando un sms – mia cugina ti saluta – Mi risponde solo – Grazie, ciao – Ci resto male, e mi dico che sto solo buttando il tempo come un cretino. Ma che mi posso aspettare da Nico? Niente! Proprio niente! Vedi come ragiono io, per me tutto ha un doppio senso, tutto significa qualche cosa, ma in effetti sono solo paturnie mie. Ma come può fare uno come me a conoscere un ragazzo e magari a innamorarsene? Io vivo solo di ragionamenti assurdi e non me ne libererò mai. Un ragazzo vero non imparerò mai ad amarlo e non avrò nemmeno il coraggio di guardarlo in faccia. Certe volte penso do essere un po’ guardone di natura, cioè mi piace spiare i comportamenti degli altri. Mi piacerebbe vedere quello che combinano Maurizio o Nico almeno ci potrei fare sopra le mie fantasie perché tanto alla fine a me restano solo quelle. Magari qualcuno si potrebbe pure innamorare di me. Mi è venuto da pensare che forse Nico si era veramente innamorato di me ma che poi io l’ho congelato col mio comportamento stupido, è pure possibile e mi dispiacerebbe moltissimo ma tanto non lo saprò mai. Project, perché sono fatto così? Ma ce ne sono tanti di ragazzi gay come me? Mi sento proprio imbranato, sarà che magari c’ho tanti complessi che non te li racconto nemmeno ma ce li ho proprio a livello sessuale, cioè non mi sento un gran che da quel punto di vista e penso che gli altri siano meglio di me, mi faccio le fisse coi siti porno e mi dico: ma io con quelli come mi ci metto a paragone? Che ne so, sono cose stupide? Pensi che è assurdo che uno alla mia età sta ancora a questo punto? Dimmelo sinceramente.
Adesso non ti rompo più, se no nemmeno mi rispondi.
Fammi sapere se possiamo palare un po’ su msn e eventualmente quando. Il mio contatto è [ omissis ]

Trashboy


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venerdì 13 febbraio 2009

UN GAY FIDANZATO DA 13 ANNI

Ciao Project,
chiamami Giacomo (non mi chiamo così), sono un ragazzo trentunenne di una piccola città della Lombardia e in questi giorni sto vivendo dei momento bruttissimi. Non ne posso parlare con nessuno, poi ho trovato il tuo blog tramite google e ci ho trovato parecchie cose che per me sono state importanti. Ho deciso di contattarti perché non so proprio dove sbattere la testa e perché il tuo blog è stato in pratica l’unico sito in tutto internet su cui ho trovato delle cose serie sulla questione che mi angoscia. Ti racconto in breve i fatti.

La mia è una famiglia tradizionale e piuttosto oppressiva ma me ne rendo conto solo adesso. Non ho mai avuto problemi di nessun genere, da quando avevo 18 anni ho avuto una ragazza che per di più è figlia di una signora amicissima di mai madre. Quando dico che ho avuto una ragazza voglio dire che la cosa è cominciata così, piano piano, quasi non me ne sono accorto, poi ovviamente i miei lo sapevano e approvavano e così da una cosa all’altra abbiamo finito per essere considerati fidanzati sia dai genitori miei che dai genitori di lei. È una bella ragazza e insomma ci siamo messi insieme. Per arrivare al sesso ci abbiamo messo un paio d’anni e diciamo che dai 20 anni e mezzo tra noi c’è stato anche un po’ di sesso ma mai completo. Non mi dispiaceva, anzi, e io pensavo che la sessualità fosse quella. Allora eravamo ragazzi e siccome c’era il problema dello studio e del lavoro all’idea del matrimonio non ci si pensava proprio. Andavamo sempre insieme, anche in vacanza, o io con i suoi o lei con i miei e ci lasciavano la massima libertà. Francamente ci stavo ben e pensavo che la mia vita sarebbe stata quella. Quando avevo 22 anni, l’estate, sono andato con lei al mare in campeggio e lì abbiamo conosciuto un’altra coppia, più o meno della nostra età. Stavamo sempre insieme. Il lui dell’altra coppia chiamiamolo Marco, il primo giorno non lo noto nemmeno poi, prima casualmente e poi meno casualmente, lo guardo negli occhi e lui mi sorride. Quel sorriso mi resta dentro. Mi sento turbato però mi piace guardarlo negli occhi. Una volta, mentre stavamo sulla spiaggia lui mi propone di farci una nuotata, le ragazze non ci seguono e noi andiamo. Ci allontaniamo parecchio dalla riva, a un certo punto si tuffa e quando io proprio non me lo aspettavo mi strappa il costume e me lo prende in mano (non il costume). Io mi sono sentito preso alla sprovvista e ho reagito, abbiamo fatto un po’ la lotta, come si può fare in acqua e sono riuscito pure io ad abbassargli il costume e a toccarglielo. Poi ci siamo rimessi i costumi e siamo tornati a riva. Gli ho detto in tono risentito che certe cose non mi piacciono e lui mi ha risposto: “E che sarà mai, sono cose che tra mici si fanno …” e mi ha pure chiesto scusa, ci siamo dati la mano, ci siamo scambiati un altro sorriso e la faccenda è finita lì, poi tra noi non è successo altro ed è tornato tutto come prima anzi, sulla cosa ci abbiamo pure scherzato. Per Marco evidentemente era solo uno scherzo ma per me non è stato così, siamo ripartiti due giorni dopo, abbracci e baci, scambio di contatti msn. Io non l’ho più chiamato e lui non ha più chiamato me. In pratica solo un’amicizia balneare, chiamiamola così, ma per me è stato l’inizio di un vero incubo che dura ormai da nove anni. In pratica quella chiamiamola così “esperienza gay” l’unica esperienza gay della mia vita mi ha sconvolto. Mi ritornava continuamente in mente, proprio in modo ossessivo. Le prime volte ho fatto di tutto per non pensarci ma in pratica già da pochi giorni dopo quell’esperienza ho cominciato a masturbarmi pensando a quel ragazzo, trovavo la giustificazione nella frase che mi aveva detto lui, che cioè tra amici quelle cose si fanno e mi sforzavo di credere che per me fosse esattamente come era stato per lui ma che non era così lo sapevo benissimo. È stato il periodo in cui ho fatto più sesso con la mia ragazza ma non era lei che volevo. Facevo di tutto per interpretare quello che era successo come una cosa normale, se era normale per Marco perché non doveva esserlo per me? Mi accorgevo che c’erano anche altri ragazzi che mi piacevano e prima non mi era mai successo. A 23 anni ho cominciato a visitare siti gay in cerca di qualche video interessante e ne ho visti tantissimi. Avevo una doppia vita sessuale ma la vera soddisfazione l’avevo quando mi masturbavo pensando ai ragazzi. Ho cominciato a frequentare una piscina e lì di immagini per fantasticare ne trovavo quante ne volevo. In pratica, Project, sono andato avanti così per anni nella convinzione o meglio nella falsa convinzione di essere etero. La mia ragazza non ha nemmeno mai sospettato nulla. Io avevo chiaro in mente che prima o poi si sarebbe arrivati al punto e che avrei dovuto scegliere, e adesso il punto è arrivato. Ho 31 anni, un buon lavoro, siamo fidanzati da 13 anni e tutti ci considerano un coppia inossidabile e si aspettano il matrimonio da qui a poco. Se lo aspetta prima di tutto lei e poi se lo aspettano i genitori, sia i suoi che i miei. Ho provato a dirle che non c’è bisogno di sposarsi per volersi bene e la cosa non l’ha sconvolta gran che ma insiste perché, matrimonio o non matrimonio, facciamo un figlio. Noi abbiamo fatto sempre sesso protetto. Io con lei a fare sesso ci riesco, non è il massimo dei miei desideri, ma non ho particolari problemi, quindi penso che una vita matrimoniale potrei anche riuscire ad affrontarla. Fino ad ora, a 31 anni, la mia vita gay (adesso grazie a quello che ho letto nel blog non ho più dubbi) l’ho sempre vissuta solo di masturbazione, potrei anche continuare così. Non so che pensare perché mi piacerebbe moltissimo trovare un ragazzo gay come Marco, quello per me sarebbe il massimo. Ma che possibilità ci sono di realizzare una cosa del genere? Credimi non so che fare. Con lei so già come funziona, con un ragazzo lo posso sognare ma credo che le cose sarebbero enormemente diverse. Non ho nessun esperienza di cose gay. Forse sarei anche disposto ad affrontare lo scandalo e a lasciare la mia ragazza se trovassi un ragazzo che mi piace e che mi vuole bene, ma lascerei il certo per l’incerto e temo che possa essere una cosa distruttiva. Onestamente, dopo che ho letto il blog, non mi sento nemmeno mezzo etero, mi sento proprio gay ma ho una paura terribile di fare sciocchezze. Lasciare la mia ragazza mi esporrebbe in ogni caso a problemi enormi, perché ormai le aspettative sono consolidate, però non me la sento di mettere al mondo un figlio. E poi tra me e la mia ragazza c’è un rapporto falso, io, in pratica, l’ho imbrogliata per anni, come ho imbrogliato me stesso, ma lei mi potrebbe giustamente rinfacciare che le ho fatto perdere gli anni più belli della vita e, se glielo dicessi, per lei, sarebbe peggio che prendere un tegola in testa e per i genitori più o meno lo stesso. Ormai in un certo senso i giochi sono fatti. Ma come faccio a vivere tutta la vita con una donna che ho imbrogliato per tanti anni e che continuerò a imbrogliare per tutta la vita?

Project, questo è il mio msm (- omissis -). Ho bisogno di fare chiarezza. Se puoi chiamami.

Ciao Ciao

Giacomo


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CONDIZIONAMENTI SESSUALI GAY

Partiamo da una premessa fondamentale. L’equilibrio psico-fisico di un ragazzo dipende da molti elementi come lo stato fisico generale, i rapporti familiari e sociali, la situazione economica e di lavoro, ecc. ecc., ma tra questi elementi ha un posto importantissimo la vita affettiva e sessuale. La gratificazione affettiva e la soddisfazione sessuale contribuiscono in modo determinante al benessere generale di un individuo e dal benessere generale dipendono. Se un ragazzo ha una vita affettiva e sessuale soddisfacente il suo livello di benessere è tendenzialmente alto e, per converso, se un ragazzo ha un livello di benessere alto la sua vita sessuale e affettiva è tendenzialmente soddisfacente.

C’è da chiedersi allora quali fattori condizionino la vita affettiva e sessuale dei ragazzi gay. Schematicamente potrebbero essere riassunti così:

A - Condizionamenti a priori in materia sessuale o affettiva che impediscono o rendono difficoltoso il rapporto con la sessualità in genere e con la omosessualità in particolare. Si tratta di condizionamenti di origine sociale, familiare o religiosa indotti per via educativa, aventi ad oggetto divieti espliciti o impliciti di vario tipo (condanna del sesso, della masturbazione, dei rapporti sessuali, della omosessualità ) o rappresentazioni devianti della omosessualità in forma di patologia oppure enfatizzazioni e mitizzazioni di modelli di comportamento eterosessuale. Tutti i ragazzi gay, chi più chi meno, hanno avuto a che fare con queste cose. Quando questi condizionamenti sono vissuti in modo cosciente come condizionamenti esterni, essi in genere non provocano traumi troppo profondi e la risposta più comune consiste nella finzione cioè nell’adeguamento formale alle richieste sociali e familiari, almeno finché è possibile. La finzione ha un contenuto minimo consistente nel dissimulare il proprio essere gay e può avere un contenuto massimo consistente nel simulare comportamenti etero in modo più o meno completo. Questo adeguamento è già vissuto dai ragazzi come una limitazione della libertà ma in genere essi imparano presto a vivere su due livelli, uno pubblico di apparenza etero e uno privato di realtà gay. Il vero problema dei condizionamenti a priori si presenta quando essi operano al di sotto della soglia di coscienza, cioè quando i ragazzi non si rendono conto di subire condizionamenti esterni ma agiscono in modo conforme a quei condizionamenti con la coscienza di aver fatto una scelta libera, non percepiscono cioè la dimensione reale del condizionamento. È il caso tipico che ragazzi che si impegnano ad evitare la masturbazione per motivazioni dichiaratamente religiose nella piena convinzione di fare una scelta di fede, oppure è il caso ancora più radicale dei ragazzi che mettono automaticamente tra parentesi tutti gli elementi che potrebbero indurli a prendere coscienza della propria omosessualità e si orientano in modo apparentemente libero verso l’idea di avere una ragazza e di incamminarsi con lei verso il matrimonio, oppure è il caso di quei ragazzi che, pur avvertendo in sé delle pulsioni omosessuali, fanno di tutto per combatterle come se la repressione della omosessualità fosse una loro libera scelta. Si tratta di situazioni che spesso matureranno con una presa di coscienza dopo molti anni provocando gravi momenti di confusione e di sconforto. In questi casi, non ha ovviamente alcun senso andare in cerca di responsabilità, che sono, in buona misura almeno, di natura diffusamente sociale. Normalmente i condizionamenti a priori si basano sulla presunzione di conoscere e di capire cose che in realtà né si capiscono né si conoscono. Questi condizionamenti svaniscono o si ridimensionano radicalmente quando un ragazzo fa esperienza reale di che cosa siano l’affettività e la sessualità gay.

B - I condizionamenti in situazione sono spesso legati ai condizionamenti a priori non del tutto risolti. I condizionamenti a priori, anche quando vengono superati, lasciano una traccia più o meno profonda. Un ragazzo può superare i condizionamenti a priori nel senso che può effettivamente intraprendere una relazione affettiva e sessuale gay ma può trovarsi in grave imbarazzo sul come gestirla proprio per effetto delle tracce perduranti di quei condizionamenti che si mescolano con la paura della sessualità reale. Le condizioni di insicurezza sessuale e di ansia di prestazione sono in realtà frequenti. Consideriamo due esempi significativi il primo relativo alla masturbazione e il secondo alla sessualità di coppia.
Un ragazzo gay che per anni ha cercato di reprimere la sua sessualità motivando la sua scelta con la volontà di conformarsi a dei principi religiosi, giunge prima o poi (purtroppo non sempre) alla coscienza di essere condizionato, percepisce in modo esplicito il dissidio tra le proprie pulsioni e il precetto religioso e avverte come non libera la scelta di reprimere la propria sessualità, per questa ragione, nel suo riguadagnare la libertà di masturbarsi si mescolano due componenti, la prima legata all’idea di infrangere un tabù e di liberarsene e la seconda connessa all’idea del piacere sessuale. Il gesto cioè viene caricato di valenze di riaffermazione della propria libertà ben al di là di quanto avviene per i ragazzi etero. La piena soddisfazione nella masturbazione sarà avvertita come conferma del gesto liberatorio e l’eventuale insoddisfazione sarà avvertita in modo frustrante non solo in termini di incompleto piacere sessuale ma quasi come sanzione negativa all’atto di esercizio della propria libertà sessuale che apparirà immotivato o meno motivato se non addirittura solo e soltanto profondamente destabilizzante della personalità e senza alcuna utilità reale. In una situazione del genere la sessualità è vissuta in modo ansioso come una prova che testimoni la giustezza delle scelte fatte ed è proprio questa idea di mettersi alla prova, questa idea di sperimentare le proprie reazioni di fonte alla sessualità concreta che costituisce la premessa di tante esperienze deludenti. Nella misura in cui la sessualità risponde ad esigenze che non le sono proprie essa si espone al rischio concreto di non essere soddisfacente, perché la sessualità non si realizza attraverso scelte razionali e non comporta in ogni caso risposte automatiche ma in essa la dimensione soggettiva è ineliminabile e fondamentale. In genere il fallimento dei primi tentativi o meglio l’insoddisfazione che ne deriva carica ulteriormente di ansia i tentativi successivi e rischia così di istaurarsi un vero e proprio complesso di incapacità ossia un circolo vizioso: tentativo – frustrazione – tentativo.

Se queste cose accadono a livello della masturbazione, accadono sicuramente a maggior ragione quando si tratta di costruire un vero rapporto di coppia nel quale le insicurezze soggettive si sommano ai rischi della intersoggettività. Secondo il comune modo di pensare, i gay sono sessualmente nettamente disinibiti. Questa idea deriva dalla identificazione dei gay con i gay visibili (cioè con quelli dichiarati) che effettivamente, nella grande maggioranza dei casi, non sono sessualmente inibiti. Se si considerano però i gay nella loro globalità, includendo i gay non dichiarati, le cose cambiano radicalmente e l’inibizione sessuale risulta nettamente prevalente. Per moltissimi gay la masturbazione è in assoluto l’unica forma di sessualità vivibile. Si ritiene comunemente che questo fatto derivi da fattori condizionanti di tipo sociale e comunque esterni, connessi alla non visibilità dei gay non dichiarati e al rischio che le relazioni gay comportano soprattutto in termini di emarginazione sociale. Spesso tuttavia, se si analizzano i discorsi dei ragazzi che cercano di motivare il fatto che non praticano nessuna forma di sessualità di coppia, si resta stupiti perché ci si trova di fronte all’ipotesi del classico evento a probabilità statistica tendente a zero. Una tipica riposta potrebbe essere la seguente: “Non avrei nessun problema a fare sesso con un ragazzo che mi volesse veramente bene, che fosse convinto di quello che fa, che mi piacesse veramente. Se riuscissi a vederlo come il mio ragazzo in tutti i sensi e con lui ci fosse uno scambio totale, beh non avrei proprio nessun problema a vivere con lui la mia sessualità”. I “se” sono così numerosi e così radicalmente condizionanti da ridurre la probabilità dell’evento praticamente a zero. In effetti, molti ragazzi gay, molti più di quanto non si creda, quando hanno la possibilità di un contatto sessuale reale con un ragazzo non la realizzano, in buona parte chiedono delle garanzie prima di spendere la propria sessualità, cosa legittima ma certamente scoraggiante per l’altro ragazzo. In sostanza l’investimento della propria sessualità è valutato sulla base di un rapporto costi/benefici. Questo significa che la spinta verso l’eros di coppia è debole e che l’innamoramento non è una forma di trasporto capace di otrepassare la razionalità. Cioè anche il sesso è razionalizzato. Perché due ragazzi possano accettare reciprocamente la loro fisicità sessuale come elemento costituente della vita ordinaria, e non come sola avventura, è necessario che si conoscano bene e che l’affidamento reciproco sia totale, il che, stante l’idea della sessualità come investimento, spesso non si realizza.

C - Merita una particolare riflessione un’altra categoria di condizionamenti della sessualità alla quale non si dà in genere molto spazio perché si ritiene che si tratti di problemi rari e comunque marginali. Intendo parlare dei condizionamenti fisici. Lo sviluppo della sessualità non è soltanto psicologico ma anche e non secondariamente anatomico e fisiologico. Lo sviluppo psico-sessuale di un ragazzo può essere condizionato dal fatto che per quel ragazzo l’esercizio fisico della sessualità risulti impedito, parzialmente impedito o problematico. Alcune situazioni come la fimosi sono di evidenza anatomica e sono facilmente individuate dai ragazzi. In questi casi il condizionamento fisico è vissuto come un vero condizionamento fisico che, tra l’altro, comporta anche imbarazzo perché concernendo il pene lo si ritiene tabù. C’è tuttavia in età molto anticipata la consapevolezza della consistenza oggettiva del problema. Esistono però altre condizioni fisiche, che creano notevoli problemi alla sessualità, che non hanno alcuna evidenza anatomica e che pertanto sono ritenute dai ragazzi che ne fanno esperienza come cose assolutamente normali. In questo caso finisce per essere distorta la stessa percezione della normalità sessuale. L’esempio classico di questi disturbi è l’ipersensibilità del glande. Basta fare un giro su forumsalute per trovare diverse decine di pagine di messaggi connessi alla ipersensibilità del glande. Al di là delle cause e delle possibili terapie, che sono una questione tipicamente medica, va detto che la cosa comporta spesso grossi problemi psicologici. Cerco di spiegarmi illustrando una situazione tipica. Si tenga presente che l’ipersensibilità non comincia in età adulta ma in età infantile. Un ragazzo che vive la pubertà può viverla male per questa ragione. L’esposizione del glande può essere dolorosa e non poco. Se il glande scoperto viene a contatto con il tessuto della biancheria o viene toccato il dolore può essere notevole e addirittura il contatto del glande con l’acqua può fare molto male. In una situazione del genere un ragazzo può evitare di scoprire il glande per diversi anni anche fino a 16/17 anni, per lui la sessualità è in realtà impossibile e viene a mancare tutta un serie di esperienze sessuali legate alla manipolazione del pene che conducono in genere alla scoperta della masturbazione. Il ragazzo è cosciente della sua ipersensibilità ma la ritiene sostanzialmente normale o quasi e, senza individuarne coscientemente le motivazioni, finisce per sviluppare una radicale fobia nei confronti della dimensione fisica della sessualità al punto non solo di non masturbarsi ma di non mettersi mai in condizioni che comportino la scopertura del glande. Con l’andare del tempo la fobia della sessualità diventerà patrimonio tipico di questo ragazzo e lo indurrà ad isolarsi sempre di più dagli altri e a ritenersi asessuale. Il ragazzo ricercherà poi altrove le cause della sua presunta asessualità complicandosi parecchio la vita a livello psicologico. Quando questo ragazzo sentirà i suoi amici parlare di masturbazione o di rapporti sessuali non si renderà conto esattamente di che cosa siano quelle cose per non averle mai provate e per non aver neppure mai fantasticato su quelle cose. Si tratta di ragazzi che non solo con conoscono la masturbazione ma non hanno nemmeno sviluppato un sistema di fantasie sessuali. Per loro la sessualità a livello fisico è un terreno impraticabile e quella a livello fantastico manca di un supporto concreto. Si comprende facilmente il peso psicologico di condizionamenti fisici di questo tipo. Da situazioni del genere si esce tuttavia quando si prende coscienza delle reali cause del rifiuto della sessualità, che non ha motivazioni psicologiche ma mira ad evitare il dolore fisico che per questi ragazzi accompagna le esperienze sessuali. Oggi un bravo andrologo è in grado di suggerire terapie e tecniche di desensibilizzazione che possono permettere anche a questi ragazzi un contatto autentico e non doloroso con la sessualità.

Se volete, potete partecipare alla discussione di questo psot aperta sul Nuovo Forum Progetto Gay:
http://progettogay.gratisforum.tv/viewtopic.php?f=20&t=198

lunedì 9 febbraio 2009

INDICI VECCHIO FORUM PROGETTO GAY E NUOVO FORUM PROGETTO GAY

PROGETTO GAY HA APERTO UN NUOVO FORUM: http://progettogay.gratisforum.tv/index.php. Tutti i testi pubblicati nel vecchio Forum di Progetto Gay sono stati salvati nel sito https://sites.google.com/site/progettogay/Home in quel sito è disponibile un ulteriore indice https://sites.google.com/site/progettogay/indici-vecchio-... . E' possibile effettuare molto facilmente ricerche per argomento nell'ambito di tutto il sito https://sites.google.com/site/progettogay/Home utilizzando la funzione "ricerca nel sito" che compare in alto a destra in ogni pagina di quel sito. Qui di seguito si riporta l'indice tematico corrispondente all'indice delle singole sezioni del vecchio forum.


CAPIRE DI ESSERE GAY
[GAY] OGGI
ACCETTARSI COME GAY
ARCOBALENO
CAPIRE DI ESSERE BISESSUALE
CHE COSA E' LA VITA GAY
COME HO CAPITO DI ESSERE GAY
CORAGGIO E PAURA GAY
DA ETERO A GAY
ESPERIMENTI SESSUALI GAY, ETERO E BISEX
ESSERE GAY E SENTIRSI GAY
FANTASIE, DISCORSI E COMPORTAMENTI GAY
GAY E MITI
GAY INDECISI
GIOCHI GAY DI RAGAZZI ETERO
HO CAPITO DI ESSERE GAY MA NON SO AMARE UN RAGAZZO
IL MIO STRANO RAGAZZO
NON ACCETTARSI COME GAY
NON SO SE E QUANTO SONO GAY
NON VOGLIO ESSERE GAY
RITROVI GAY E VITA REALE
SENTIRSI GAY A 16 ANNI MA SI PUO' SBAGLIARE
SONDAGGIO SULLO SCOPRIRSI GAY
STO IMPAZZENDO
TERAPIA ANTI-GAY


CHAT DI PROGETTOGAY
CHAT DI PROGETTO GAY


COMING OUT
A CHE ETA' FARE IL COMING OUT?
AIUTARE UN GAY
AIUTATECI IN QUESTA IMPRESA
AMORE GAY E COMING OUT
ARCITRANS
CAMOUFLAGE GAY OVVERO VIVERE LA NORMALITA' GAY
COMING OUT A SCUOLA
COMING OUT COI GENITORI
COMING OUT CON MIA MADRE
COMING OUT DI UN GAY SPOSATO
COMING OUT IMPOSSIBILE
COMING OUT IN CHAT
COMING OUT SI E NO
CORO OMOSESSUALE PARMA
DIRE AI GENITORI DI ESSERE GAY A 30 ANNI
INDECISIONE
LA CONOSCO DA POCO MA MI FIDO, CHE FARE?
LA MIA POSIZIONE DI FRONTE AL COMING OUT
MAMME APPRENSIVE
QUANDO I CANI AIUTANO I GAY
SAN VALENTINO GAY
TEST GAY


COPPIE GAY
COPPIE GAY E PRUDENZA
DEFINIZIONE PERSONALE DI SE' NELLA COPPIA
DIFFICILI AMORI GAY
GENITORI GAY
RICONOSCERE UN EGOISTA SESSUOMANE
TIPOLOGIA DI COPPIA
UN CONSIGLIO SINCERO
VACANZE GAY
VITA DI COPPIA GAY
VOGLIO UN RAGAZZO GAY TUTTO PER ME


DI TUTTO UN PO'
ADENOIDI
AUGURI DI BUON NATALE E DINTORNI
DA LA' DAL PONTE...
EDUCAZIONE AMBIENTALE
HIVIDEO IL CONCORSO VIDEO PER LA PREVENZIONE DELL'AIDS
I FIORI DEL MALE
KING KONG
L'AMICO
L'AMORE
LA CENA
LA FORTUNA DI ESSERE GAY
LETTERA MAI PUBBLICATA
MIA ZIA...
MIO FIGLIO
NOI STESSI
PARLARE UN PO' DI ME ATTRAVERSO UNA CANZONE...
PROUST
QUALCOSA CHE SCRISSI...
QUESTIONARIO
RAZZISTI
RICHIESTA
SEDERE GROSSO...
TALES FROM A SOUNDLESS HEART
TARANTELLA
THE ONLY GAY IN THE VILLAGE...
UN AUGURIO PER IL NUOVO ANNO
UNA POESIA GAY CHE MI HA COLPITO
UNA VECCHIA STORIA...
VATICANO


DISAGIO GAY
AMORE GAY IN CRISI
AVVICINARSI DA ADULTI ALLA SESSUALITA' GAY
BUE O ASINO
BUON PRIMO MAGGIO
CAUSE DEL DISAGIO GAY
CHAT GAY E ALTRE CONSIDERAZIONI
CHE COSA SIGNIFICA PER VOI LA PAROLA GAY?
CHI SIAMO NOI?
COME LA GENTE PARLA DEI GAY... A VOLTE ANCHE A CASA TUA...
COME SI FA A CAPIRE SE SI E' UNA BELLA PERSONA?
DESIDERI SESSUALI GAY ED AMORE PER UN ETERO
DISCRIMINAZIONE TRA GAY
DISCUSSIONE RIMOSSA
E GAY E LA LEGGE
ESSERE O NON ESSERE GAY
ETERNO RITORNO
FAY IN ITALIA E GAY E PARIGI
FUOCO NELLE VISCERE
GAY CONTRO(PPA) NATURA
GAY DALLA DEPRESSIONE ALLA FELICITA'
GAY E DIFFICILE ACCETTAZIONE DEL SESSO
GAY E FENESIA DA CHAT
GAY E RIMBORSI
GAY E STATUS SOCIALE
GAY E USO DELLA CATEGORIA DEL PATOLOGICO
GAY ED EFFEMINATEZZA
GAY ED ETERO DI FRONTE ALL'OMOFOBIA
GAY IN MIGRAZIONE
GAY REPRESSI
INTOLLERANZA E DISCRIMINAZIONE
LO DEDICO A TUTTI
MALINCONIA E DEPRESSIONE GAY
NOTEVOLE CONSIDERAZIONE
OMOFOBIA A PARMA
PARANOIE MANTALI E/O AFFINI
PICCOLO SFOGO
PROSTITUZIONE GAY E POTERE
RAPPORTI GAY INTERGENERAZIONALI
RAPPORTI GAY VISCHIOSI
REALTA' GAY
RICADUTE
SI PUO' LIMITARE IL SESSO SOLO ALL'INTERNO DELLE RELAZIONI AFFETTIVE STABILI?
SOLITUDINE
SONDAGGIO GAY SULLA SOLITUDINE
SONO DIVENTATO GAY PER COLPA DI UN ABUSO DA PARTE DI 4 PERSONE A 7 ANNI
STORIE REALTA' GAY
TRAPPOLA
TRASPARENZA
TRISTEZZA DI UN RAGAZZO GAY


DOMANDE GAY? CHIEDI AL PROGETTISTA
AIUTO!
AMORE IMPOSSIBILE ???
COME FACCIO A CONOSCERE GAY DELLE MIE PARTI?
DIFFICOLTA' DI DIALOGO TRA GAY
DISAGIO CON UN MIO AMICO...
E' STATO BELLO...
FELICITA'!
FRA MILLE DOMANDE
GAY IN CUCINA
HOME E COPPIE GAY
LA DEPRESSIONE DI UN GAY
PUNTO ESCLAMATIVO
SCRIVO...
SI NASCE O SI DIVENTA GAY?
SOLITUDINE: UN OCEANO DI GHIACCIO!
SONO GAY ED ORA CHE FACCIO?


FILM A TEMA GAY - GAY THEMED MOVIES
A HOME AT THE END OF THE WORLD
A WONG FOO
ANGELS IN AMERICA
ANOTHER COUNTRY
BOY CULTURE
C.R.A.Z.Y.
IL POEMA DEL VENTO E DEGLI ALBERI
L'HOMME QUE J'AIME
MADAGASCAR 2
MAMBO ITALIANO
MENTRE LORENZO DORME
MILK
MY OWN PRIVATE IDAHO
PATTY DIPHUSA E ALTRE STORIE
PIUME DI STRUZZO
PRESQUE RIEN
PRISCILLA THE DESERT QUEEN
QUERELLE DE BREST
SHORTBUS
VERBOTENE LIEBE
VOCAZIONE


GAY ANZIANI
ANZIANI GAY E SOLITUDINE
AUGURI DA VINCENZO UN GAY DI 82 ANNI
BUONA PASQUA DA UN VECCHIO GAY
GAY AMANTI DELLA SOLITUDINE
HO BISOGNO DI TE
LETTERA A VINCENZO
MESSAGGIO DI UN GAY SESSANTENNE
PENSIERI DI GIANEUGE
RAGAZZI GAY NEGLI ANNI 60
SOLITUDINE E SPERANZA
SONO STATO GAY
UN AMICO DI PROGETTO GAY A 81 ANNI


GAY E MUSICA
(I)DEA MADONNA
A 10 ANNI DALLA SUA SCOMPARSA
ARIA
CHE MUSICA AVETE ASCOLTATO OGGI?
CHE NE DITE DEL CANTANTE GAY JAY BRANNAN?
GIORGIA
GRIDO GAY
HAPPI XMAS
I WISH I COULD LOOK IN YOUR EYES
KATY PERRY... MADONNA L'HA DEFINITA COME SUA EREDE!!
KNOWLES GISELLE BEYONCE'
KYLIE MINOGUE - DATA ITALIANA 2008
LA VERA COPPIA GAY
LUCIO DALLA
MUSICA E GAY NEGLI ANNI 80
NELLA MUSICA BLACK
OLD FRIENDS
OMAGGIO AL GRANDE BOB DYLAN
PLAISIR D'AMOUR
QUE RESTE-T-IL DE NOS AMOURS
UMBERTO BINDI GAY E GRANDE MAESTRO DELLA CANZONE ITALIANA
VIVERE IN JAM SESSION
XX


GAY E SESSO
ACCETTARE DI ESSERE GAY DOPO I 35 ANNI
AMO UNA COPPIA GAY
AMORE E SESSO GAY
AMORE GAY E ATTRAZIONE FISICA
ANSIA E SESSUALITA' GAY
BELLEZZA E SESSO GAY
CHAT EROTICA GAY
COMPORTAMENTI SESSUALI GAY
DOCCIA FREDDA GAY
EDUCAZIONE SESSUALE GAY
GAY E DIPENDENZA SESSUALE
GAY E IMBARAZZO SESSUALE
GAY E MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE
GAY E NOSTALGIE ETERO
GAY IN SPOGLIATOIO E IN DOCCIA
GAY INIBITI E DISINIBITI
GAY MILITARI DI LEVA
GAY PER UN GIORNO O GAY PER LA VITA
GAY SPOSATI
HOT!
MODELLI SESSUALI GAY E PORNOGRAFIA
NON SO COSA SONO
OMOSESSUALITA' LATENTE
PARLARE DI SESSO TRA RAGAZZI GAY
SE LA MASTURBAZIONE GAY DIVENTA UN PROBLEMA
SESSO GAY E PREVENZIONE
SESSO GAY E SUBLIMAZIONE
SESSO GAY E VIOLENZA
SESSO GAY NEL DIARIO DI UN DICIOTTENNE
SESSO GAY O AMORE GAY
SESSO GAY OCCASIONALE
SESSO ORALE E CONDOM
SESSUALITA' E AFFETTIVITA' GAY
UN GAY DIVERSO DAGLI ALTRI GAY
VERGINITA' GAY


GENITORI DI RAGAZZI GAY
ACCETTARE UN FIGLIO GAY
ANGOSCE DEL PADRE DI UN FIGLIO GAY
DIALOGO TRA GENITORI E FIGLI GAY
GENITORI DI FIGLI OMOSESSUALI
HO UN FIGLIO GAY
SCOPRIRE L'OMOSESSUALITA' DI UN FIGLIO
SONDAGGIO SUI RAPPORTI TRA I RAGAZZI GAY E I GENITORI
SONO FELICE DI AVERE UN FIGLIO GAY
UN AIUTO PER FAVORE


I GAY VISTI DAGLI ETERO
BUGIE
COME UNA DONNA VEDE UN GAY
COMPETIZIONI
DISCRIMINANTI
GAY VITA ETERO
IL GAY NON SBAGLIA MAI?
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
IL VALORE DELL'AMICIZIA
IO NON C'ENTRO NIENTE QUI
LA FINE DI UN PERCORSO
LUOGHI COMUNI
OLTRE IL CONFINE
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO ETERO
POLIFEDELTA'
PROSTITUZIONE MASCHILE ETERO
QUANDO I TUOI AMICI SONO GAY


INTERNATIONAL GAY PROJECT FORUM
FIRST GAY POLL IN ENGLISH
GAY GUYS AND GAY SEX
GAY GUYS ESCAPING HOMOSEXUALITY AND HETEROSEXUAL MARRIAGE CAGE
GAY LIFE IN ITALY
GAY LOVE AND COMING OUT
GAY LOVE IN JAMES BALDWIN
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HOW I UNDERSTOOD TO BE GAY
INTERNATIONAL GAYPROJECT FORUM
MASTURBATION GAY SEXUALITY AND SEXUAL ORIENTATION


INTERNATIONAL GAY PROJECT FORUM (section française)
la section française du Forum Gay Projet a été lancé aujourd'hui


LIBRI GAY
AMORE GAY IN JAMES BALDWIN
AMORE GAY NEL MAURICE DI EDWARD MORGAN FORSTER
ANGELI DA UN'ALA SOLTANTO
LETTERE DI UN PADRE OMOSESSUALE ALLA FIGLIA
TRILOGIA DELLA SERIE "RAINBOW"
UN GIRONO QUESTO DOLORE TI SARA' UTILE


MI SONO APPENA REGISTRATO NEL FORUM DI PROGETTO GAY
PRESENTAZIONI 1
PRESENTAZIONI 2
PRESENTAZIONI 3


ORIENTAMENTO GAY PER I PIU' GIOVANI
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SESSUALITA' GAY
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FORUM PROGETTO GAY
FORUM PROGETTO GAY FORUM GAY DI QUALITA'
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NUOVI SITI E STRUMENTI DI PROGETTO GAY

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PROGETTO GAY UN BLOG PULITO
RAGAZZI ARCOBALENO
UN GRAZIE AI RAGAZZI DI PROGETTO GAY


RAGAZZI GAY
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AMORE TRA GENITORI E FIGLI GAY
ANSIA!?
BUONGIORNO A TUTTI
COME AVVICINARE UN RAGAZZO
COME SI CAMBIA?
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FELICITA'?
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INCONTRI GAY
LA RASSEGNAZIONE
LETTERE D'AMORE
Litòst
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NON CI CAPISCO NIENTE
NUOVO ARRIVATO
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RAGAZZI GAY TRA RIFIUTO E CONFRONTO
RAPPORTI DEI RAGAZZI GAY COI GENITORI
REGOLE DI BASE IN CHAT
RIFLESSIONI
SECONDO VOI LUI...
SEMPRE MEGLIO?!
SPETTABILE DESTINO S.R.L.
TRE PUNTINI
UN GAY INNAMORATO
UN PO' DI SOLITUDINE
UNA POESIA ANCHE PER TE
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REGOLE DEL FORUM DI PROGETTO GAY E COMUNICAZIONI AGLI UTENTI
AFFILIAZIONI
APRIRE UNA DISCUSSIONE SUL FORUM DI PROGETTO GAY
ATTIVAZIONE DELL'ACCOUNT DEL FORUM DI PROGETTO GAY
BELLAAAA
BUONA PASQUA A TUTI GLI AMICI DI PROGETTO GAY
CIAO
CIAO A TUTTI
CIAO A TUTTI 2
CIAO RAGAZZI
CIAO!! 2
COMUNICAZIONE
COMUNICAZIONI AGLI UTENTI DEL FORUM PROGETTO GAY
CONGEDO TEMPORANEO DI GAYPROJECT
CONTENUTI INCOMPATIBILI CON LO SPIRITO DI PROGETTO GAY
HO BISOGNO DI VOI
HOME E COPPIE GAY
LETTERA AL MARIO MIELI
NOTA SULLA PRIVACY
PER ACCEDERE A TUTTI I CONTENUTI
PROGETTO GAY E' INCOMPATIBILE CON LA PEDOFILIA
PROPOSTA DI CAMPIO DEL NOME DI GAYPROJECT
REGOLE DEL FORUM DI PROGETTO GAY
SALVE A TUTTI
SALVE A TUTTI 2
SALVE RAGAZZI!
TANTO X PROVA
TOLLERANZA
TROPPI DELUSI
UN NUOVO ARRIVATO COME REGALINO DI PASQUA
UN NUOVO CUCCIOLO FRA NOI
UN NUOVO LIBRO
UN RAGAZZO GAY PER 10 ANNI PUO' TORNARE ETERO?


SE UNA DONNA AMA UN GAY
CERCO UN AIUTO
DONNE INNAMORATE DI UOMINI GAY
DUBBI SULLA SESSUALITA' DEL MIO RAGAZZO
GRAZIE
RICADUTE
UNA LEZIONE DI MORALITA' DA UNA DONNA CHE AMA UN GAY
VORREI AVERE UN CONSIGLIO


SONDAGGI DI PROGETTO GAY
ANALISI STATISTICA SESSUALITA' GAY
INTERVISTE ONLINE DI PROGETTO GAY
LE NUOVE INTERVISTE ONLINE DI PROGETTO GAY
SITI GAY DI INCONTRI
SONDAGGI GAY PER TUTTI
STATISTICHE E SONDAGGI DI PROGETTO GAY (UTENTI REGISTRATI)
Usted es un chico gay que habla español?


STORIE GAY VERE
07 2006
ALTRI AMORI GAY
AMICIZIA
AMORE E SESSUALITA' GAY
AMORE GAY DIFFICILE A SCUOLA
AMORE GAY E ALTRO
AMORE GAY NON EGOISTICO
AMORE GAY TRA UN VENTENNE E UN QUARANTENNE
APPARENZA O REALTA' DI UNA VITA GAY
BABY BOY
BIGLIETTI AGLI AMICI DI P. V. TONDELLI
C'ERA UNA VOLTA
CHE BELLO CHIEDERE SCUSA
CHE TRISTEZZA
CHIESA E DEPENALIZZAZIONE DELLA OMOSESSUALITA'
CIAO
COMBATTIMENTI ILLEGALI
COMPLEANNO
CONFRONTO GAY
DI GAY IN MEGLIO
DIARIO GAY
DIFFICILE CONFESSIONE DI UN AMORE GAY
DIGNITA' GAY
DIGNITA' GAY 2
DILEMMA
DUE RAGAZZI GAY
DUE RAGAZZI GAY DI 18 E 19 ANNI RISCHIANO LA FORCA IN IRAN
ERO GAY MA MI HANNO CURATO
ESPERIENZE GAY
ESPERIENZE GAY 2
FAMIGLIA GAY ALLARGATA
FAMIGLIA GAY? ESISTE UN MODELLO?
FLASHBACK
FOTO DI UNA COPPIA GAY
GAY A 40 ANNI
GAY A DISTANZA DI SICUREZZA
GAY AMICI
GAY E FAMIGLIA
GAY E MALEDUCAZIONE SESSUALE
GAY E NARCISISMO
GAY SENZA AMORE
GAY, ETERO E IMBARAZZO SESSUALE
INCONTRI GAY
INCREDIBILE!
INFERNO E PARADISO DI UN RAGAZZO GAY
L'AMORE
LA MIA STORIA: IO, LUI, GLI ALTRI
LE DUE FACCE DEL MONDO GAY
LETTERA A CASA
NON CI SONO PIU' FRENI!
NON SONO SPARITO!
NORMALITA' GAY
OPEN-EYED DREAMER
PER UN AMICO
PRIMA DI DORMIRE
QUEI GAY SERI
QUESTA SERA
RAPPORTI TRA LE GENERAZIONI GAY
ROMA TRANSGENDER
SAY GOODBYE TO A FOREIGNER
SCOPRIRSI GAY E INNAMORARSI DI UN ETERO
SESSO GAY E BUGIE IN CHAT
SONO CONTENTO
SONO DI NUOVO CON VOI
TRANSGENDER
UN GAY 43ENNE NUOVO PROF. ASHENBACH
UN GAY CHE NON AMMETTE DI ESSERLO
UN LUNGO FILO DI LANA ROSSA
UN PEZZO DI CUORE CHE SE NE VA
UN'ISOLA BELLISSIMA
UNA QUESTIONE DI ONORE E DI VERGOGNA
UNA VACANZA A LONDRA
UNA VITA SBAGLIATA
VATICANO
VERITA' NUDA E CRUDA: "C'EST MOI"
VOGLIO I MIEI DIRITTI DI SCELTA


UN FORUM GAY COME LO VORREI
BANNER DI PROGETTO GAY
CARI AMICI GAY DIAMOCI DA FARE
COME MIGLIORARE IL FORUM DI PROGETTO GAY
INCRESCIOSI INCIDENTI
LIBRI A TEMA GAY
RESTYLING GRAFICO DEL FORUM PROGETTO GAY
TESTO PIU' ORDINATO